Se non avete voglia di imbattervi in serie tv lunghe e interminabili, che vi tengano impegnati per giorni e giorni di visione senza mai arrivare alla fine, siete nel posto giusto. In questo articolo abbiamo selezionato sette prodotti televisivi che potrebbero fare al caso vostro. Si tratta di serie tv brevi, formato smart, da guardare anche in un solo pomeriggio, con episodi da 20-30 minuti e stagioni corte, l’ideale per chi non abbia voglia di buttarsi a capofitto in visioni impegnative e spezzettate. In estate, il binge watching è il modello di fruizione di prodotti televisivi più gettonato. Nei pomeriggi di afa, tra una pennichella e un bagno in piscina, le serie tv brevi in stile Schmigadoon! sanno come tenerci compagnia.
La prima stagione di Schmigadoon! è stata appunto distribuita nel mese di luglio. I suoi ritmi leggeri, il fluire della narrazione e delle musiche di sottofondo, ne hanno fatto un prodotto perfetto per una visione estiva senza impegno.
Nella lista che vi proponiamo, abbiamo selezionato titoli freschi, spensierati, poco aggrovigliati. Non c’è dramma, non ci sono spari, morti violente, complessi meccanismi psicologici alla base delle scelte dei protagonisti. Si tratta invece di storie frugali, brevi, veloci da smaltire. Abbiamo evitato titoli troppo noti, preferendo concentrarci su prodotti che passano più inosservati. La selezione ha riguardato un po’ tutte le piattaforme ed è solo un frammento di quello che c’è in giro nei cataloghi. Vi consigliamo la visione di queste sette serie tv, consapevoli che, se non dovessero essere di vostro gradimento, il tempo che ci avrete sprecato dietro non sarà stato oltre quello di un pomeriggio.
Eccole qui.
1) It’s Bruno
It’s Bruno è una delle serie tv più brevi che troviamo sul catalogo di Netflix. Con episodi che variano dai 12 ai 20 minuti, lo show può tranquillamente essere divorato in un pomeriggio. Solo otto episodi per una storia stravagante e bizzarra, con protagonista un cane e il suo padrone Malcom. It’s Bruno è stata scritta e interpretata da Solvan Naim, che ha dato vita a un formato particolare di serie tv. Le riprese di It’s Bruno sono fatte al livello del marciapiede, per focalizzare l’attenzione sul punto di vista del cane Bruno, il vero protagonista della serie. Negli otto brevissimi episodi, i due personaggi principali si imbattono ogni volta in una mini avventura che ci porta a conoscere vicini di casa strambi e passanti dal carattere particolare. It’s Bruno è anche il racconto di una Brooklyn in continua evoluzione, che il creatore della serie vuole farci scoprire calcando le sue strade ad “altezza cane”.
2) Candidato Unico
Tra le serie tv di cui non si sta parlando come meriterebbero c’è anche Candidato unico, che nel titolo originale è Represent. Si tratta di uno show lanciato quest’anno da Netflix e che fa parte della categoria di comedy francesi che sanno sempre come sorprenderci positivamente. Candidato unico è una enorme parodia delle dinamiche politiche che, da Parigi alle zone nostre, sembra rispettare sempre lo stesso copione. Il protagonista, un ragazzo di colore animatore di un centro giovanile della periferia parigina, si trova per caso a correre per la Presidenza di Francia. Davanti ha avversari che con la politica hanno una certa dimestichezza: è l’esperienza contro il fervore giovanile, il potere annidato nei gangli della macchina dello Stato contro l’elemento di rottura, il “nuovo che avanza”. Candidato unico, pur trattando di temi attuali come l’integrazione, l’etica pubblica, le discriminazioni, il potere dei social sulla manipolazione collettiva, conserva per tutta la durata delle sue sei puntate un tono leggero e confortevole. È una serie divertente, senza troppe pretese, facile da seguire.
3) Mammals
Veniamo invece a Mammals, un’altra serie tv recente – rilasciata nel 2022 – che troviamo stavolta su Amazon Prime Video. È un prodotto britannico, che risente di quell’umorismo caratteristico dei prodotti d’oltremanica. Protagonista è un uomo che scopre che la moglie lo tradisce ed è costretto a misurarsi con le conseguenze di questa scoperta devastante per la sua vita privata. Jamie e Amandine sono una coppia come tante, alle prese con i problemi di tutte le coppie e con la tragedia di un aborto che ha sconquassato il loro matrimonio mettendone in crisi le fondamenta.
Una crisi coniugale è il punto di partenza, come in Schmigadoon!. Anche se poi l’epilogo è completamente diverso.
Nonostante Mammals abbia una vena drammatica, il tono della serie è quello di una comedy, nella quale l’umorismo si mescola a riflessioni un po’ più profonde. Mammals parte dal presupposto che, su circa cinquemila specie di mammiferi presenti sulla Terra, solo uno striminzito 5% riesce a formare delle coppie che durano tutta la vita. Il titolo dello show è dunque una grossa metafora che suggerisce ragionamenti tutt’altro che banali.
4) Dov’è Mario?
Ma veniamo invece all’offerta di casa nostra, con una delle comedy più belle che siano state prodotte in Italia negli ultimi decenni. Dov’è Mario? è il frutto di una mente brillante come quella di Corrado Guzzanti e continua purtroppo ad essere una meravigliosa anomalia nel nostro panorama televisivo. Se ne fanno poche di serie tv come questa, capaci di essere graffianti e divertenti allo stesso tempo, di cogliere il senso vero della risata, senza svilirla, senza snaturarla. Dov’è Mario? è la storia di uno sdoppiamento di personalità che avviene nella vita di Mario Bambea, rappresentante di quella frangia radical chic che fa opinione nel nostro Paese. Dopo un incidente d’auto, il professor Bambea conosce il suo doppio, Bizio Capoccetti, un cabarettista cafone che è l’esatto opposto di Bambea. Il contrasto tra i due personaggi dà luogo a situazioni davvero comiche, ma la risata di Guzzanti nasconde sempre qualcosa in più, riflessioni sulla nostra società e sul nostro modo di essere che, pur mascherate, ci colgono alla sprovvista e ci costringono a fare i conti con la realtà.
5) Please Like Me
Please Like Me è invece una serie tv australiana andata in onda su ABC2 e trasmessa al pubblico internazionale su Netflix. La prima stagione non dura più di tre ore e si manda giù senza neanche accorgersene. Josh Thomas è il protagonista dello show, nonché suo creatore, ed esplora il tema dell’omosessualità e dell’accettazione all’interno di una narrazione leggera e scorrevole. Josh (omonimo del suo interprete) è un ragazzo che esce da una relazione durata anni con la sua ragazza Claire. Non appena mette la parola fine al suo fidanzamento, piombano le avances di un ragazzo, collega di lavoro, che lo mettono in crisi e lo spingono a riflettere sulla propria sessualità. Il tutto in un contesto esilarante, con la compresenza di una famiglia disfunzionale con la quale il protagonista deve fare i conti. Si tratta di una serie che non fa ridere a crepapelle e che, forse proprio per questo, si guarda senza neanche accorgersi del tempo (poco) che passa. La prima stagione ha solo sei puntate. Se dovesse piacervi, sono state prodotte altre tre stagioni, anche queste molto brevi.
6) Flaked
Titolo un po’ defilato è anche Flaked, che potete trovare sulla piattaforma Netflix. La prima stagione ha otto episodi che complessivamente durano circa quattro ore, la seconda è ancora più breve (due puntate in meno). Si tratta di una creatura di Will Arnett, già stranoto al pubblico delle comedy per il suo ruolo in Arrested Development. In questa serie tv, Arnett recita la parte di Chip, un uomo che gestisce un negozio di arredamento poco frequentato e che ha un passato tormentato alle spalle: da ubriaco, molti anni prima, ha causato un incidente nel quale una persona è morta e per circa un decennio si è portato sulle spalle il peso di quella colpa. Nell’assolata California, Chip prova a reinventarsi e a dare all’esterno un’immagine di sé che non corrisponde proprio alla realtà.
Non ci sono i grandi musical di Schmigadoon! a trascinare il protagonista fuori dalla sua crisi, ma il tono di Flaked è ugualmente leggero e fluido, proprio come fosse una canzone da ascoltare in spiaggia.
C’è un’ombra di malinconia nelle trame di questa serie, ma si abbina alla perfezione con un ritmo piacevole e una storia che alterna momenti squisitamente comici a attimi di più intima riflessione. Provate a guardare la prima stagione: vi verrà automatico andare avanti anche con la seconda.
7) Schmigadoon!
E dopo Flaked, l’ultimo titolo che abbiamo selezionato per questa lista è Schmigadoon!, reperibile su Apple TV+. Finora sono state prodotte due stagioni della serie, una nel 2021 e una nel 2023, entrambe da soli 6 episodi. Lo show è ispirato al musical degli anni Quaranta Brigadoon ed ha avuto buoni riscontri di critica.
Schmigadoon! declina la satira nel formato musicale, rendendo il prodotto fresco, digeribile e divertente da seguire.
La prima stagione si rifà alla tradizione dei musical degli anni Quaranta e Cinquanta, la seconda invece guarda più avanti, alle tendenze di fine anni Sessanta/inizio anni Settanta. Protagonisti di Schmigadoon! sono Josh e Melissa, una coppia in crisi che finisce per caso nel villaggio di Schmigadoon e da lì prova a ricostruire la propria relazione cercando il lieto fine perfetto. È una serie tv bellissima, con guizzi degni di nota, ma purtroppo è stata finora snobbata dal pubblico internazionale, soprattutto da quello di casa nostra. Potrebbe essere un’occasione per darle una chance: la visione non vi terrà impegnati per più di un pomeriggio.