4) Sue Sylvester (Glee)
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Come non amare Sue Sylvester? La bulla più tremenda che fa impallidire i bulli, la regina dell’inganno e dei sogni infranti. Glee (insieme a Scrubs) è una delle serie più motivazionali di sempre: infonde coraggio e insegna a inseguire i propri sogni. Ma a rovinare l’atmosfera e distruggere le speranze dei giovani talenti entra in gioco Sue, la spietata allenatrice delle cheerleaders che vede nei ragazzi del Glee Club dei poveri perdenti destinati a vivere di illusioni e rimpianti. Con momenti di alti e bassi, di affezione e di rancore e alla fine di sostegno, la Sylvester diventa un personaggio fondamentale nell’evoluzione della storia. Eppure, negli atteggiamenti o nei modi di agire, pensare e complottare è assolutamente caricaturale.
Come una parodia di un genio del male che fa le bizze. A tratti ridicola, sa come colpire e con poche parole affondare l’autostima di una persona. Sebbene sia – almeno per le prime stagioni – l’antagonista principale, non siamo riusciti a trattenere le risate o a rubarle battute sarcastiche e irriverenti. Un personaggio che non risulta mai negativo nella sua totalità, ma che è spesso fonte di gag comiche anche grazie a compagni come il preside Figgins e Becky.