Correva l’anno 2001 e il mondo della serialità stava vivendo un grande momento. Scrubs arrivava con la sua prima stagione, Six Feet under scriveva una delle pagine più esistenzialiste di sempre dando vita a un granidssimo cult, mentre Tutto in Famiglia ci proponeva l’avventura di una folle famiglia che ci avrebbe accompagnati per anni. Tutto ci richiamava su quel divano da cui avremmo voluto non scollarci mai. Nel 2001 guardavamo un meraviglioso universo seriale capace ancora oggi di scatenare in noi grandi botte di nostalgia che ci fanno tuttora rimpiangere quei momenti. Con l’avvento di un quantitativo sempre più ampio di Serie Tv, abbiamo perso la cognizione effettiva di quando e in quale anno abbiamo visto per la prima volta una determinata produzione, e questo può essere un ottimo motivo per fare un po’ di chiarezza e capire effettivamente che Serie Tv, oltre per esempio a Scrubs, guardavamo nell’anno 2001.
Mettetevi dunque comodi per questo viaggio nel mondo delle Serie Tv nate nel 2001, e tenetevi forte: Scrubs non sarà l’unica produzione a crearvi un senso di nostalgia
1) Lizzie McGuire
Anche se la nostalgia nei confronti di Lizzie McGuire è tanta, non possiamo negare la divisione che la protagonista ha creato nei suoi fan. Molti, infatti, ammettono di non riuscire a sopportare il suo atteggiamento e il suo modo di comportarsi, mentre altri la vedono come la tipica protagonista di una Serie Tv americana. Insomma, non è amata come London Tipton, ma di certo ha segnato una delle pagine più importanti targate Disney Channel. La nostra Lizzie, insieme ai suoi amici Miranda e Gordon, ci ha portato con sé tra i banchi di scuola anticipando a chiunque fosse ancora troppo piccolo, cosa l’avrebbe aspettato nella sua adolescenza. Insieme al suo alter ego in versione cartone animato, Lizzie cerca di sopravvivere alle scuole medie trovando nei suoi amici la carica giusta. Tra amori, famiglie sgangherate e un fratello combina guai, la nostra Lizzie cresce portandoci successivamente con sé fino a Roma. Il successo della serie è infatti stato talmente tanto da dar vita a un piccolo cult Disney che, ancora oggi, rimane uno dei successi più acclamati di quel periodo.
2) Tutto in Famiglia
Giunta da noi nel 2001, Tutto in Famiglia rappresentava una comedy familiare intoccabile. Chiunque abbia buona memoria della serie ricorderà bene le severe punizioni del patriarca della famiglia Micheale Kyle che, per rispondere ai guai dei figli, ha sempre utilizzato metodi originali ma anche molto immaturi. Il protagonista, d’altronde, è il vero bambino della famiglia. Egocentrico e immaturo, Michael cerca di farsi amare dai figli tanto quanto cerca di farsi temere. A cercare di rimettere in ordine le cose ci penserà la moglie Jay che, consapevole del carattere difficile del marito, proverà a farlo ragionare (fallendo per la maggior parte delle volte). Ironica, folle e divertente, Tutto in Famiglia è un vero e proprio manifesto comedy degli anni 2000, il diario di bordo di una famiglia americana che, nonostante l’estremismo di Michael Kyle, sembra simile anche alla nostra.
3) La Vita Secondo Jim
Continuiamo sull’onda delle comedy con La Vita Secondo Jim, un altro classico familiare che ci ha tenuti incollati sul nostro divano per ore e ore. Grazie ai suoi spassosi dialoghi e alla sua struttura narrativa, la serie ci ha portati con sé all’interno della sua narrazione facendoci vivere alcune delle vicende familiari più folli di sempre. Con un protagonista che non evolve mai e resta il solito bambino immaturo di sempre, La Vita Secondo Jim racconta la storia di una famiglia americana composta da una moglie fin troppo paziente, un marito dai tratti rozzi e insensibili e tre bambini combina guai. Ma non finisce qua: le avventure della famiglia saranno contraddistinte anche dalla presenza costante dei cognati di Jim, Dana e Andy. Quest’ultimo, in particolare, diventerà un vero alleato per Jim, il suo principale alleato. La Vita Secondo Jim, anche se per certi aspetti è invecchiata molto male, rimane comunque una vera e propria finestra sugli anni 2000, un piccolo cult capace di farci ancora sorridere e di farci guardare al passato con nostalgia.
4) Six Feet Under
Dividendosi tra la vita e la morte, Six Feet Under racconta l’esistenza attraverso una narrazione profonda che la porta tuttora a essere considerata come una delle migliori Serie Tv di sempre. Con un finale che racconta la vita in modo naturale e realista, questa produzione HBO narra le vicende di una famiglia proprietaria di un’agenzia di pompe funebri. Attraverso l’espediente narrativo delle visioni, i protagonisti riescono a rapportarsi ai defunti parlando di tutto quello che, nella realtà , non riescono ad affrontare. Le loro frustrazioni, ciò che più gli fa male, il loro dolore: ognuna di queste cose viene restituita al telespettatore attraverso dei dialoghi che rimangono ancora adesso immortali. Anche i rapporti familiari, come la tematica della morte, vengono messi in scena in modo molto naturale e realista. Non mancano i conflitti, non mancano i soliti problemi quotidiani, i momenti più drammatici. Tutto in Six Feet Under racconta la vita nel modo più onesto e vero possibile, un elemento che fino a quel momento era spesso mancato nel panorama seriale. Dopo Six Feet Under niente è stato più lo stesso, e questo, ancora oggi, riusciamo a ricordarlo bene.
5) Smalville
Nel 2001 non c’era spazio per Iron Man: il nostro supereroe di riferimento era solo uno, e si chiamava Clark Kent. Smalville infatti riadatta la storia di Superman attraverso l’utilizzo del genere teen drama e non solo. Al centro della storia troviamo infatti Clark Kent, un supereroe adolescente che si divide tra la lotta per la salvezza del mondo e i classici problemi adolescenziali. Tra un guaio e l’altro, infatti, il nostro amico dovrà vedersela anche con una storia d’amore altalenante e difficile con Lana, il suo vero amore, la donna che gli farà apparire i nemici come innocue creature. D’altronde lo sapevamo a quel tempo e lo sappiamo ancora adesso: è più semplice salvare il mondo che avere a che fare con le faccende sentimentali. E se non c’ha capito niente un supereroe, figuriamoci quanto ne abbiamo capito noi.
6) Scrubs
Se questa fosse una classifica, Scrubs sarebbe inevitabilmente sul podio. D’altronde stiamo parlando di una delle produzioni più importanti di sempre, una storia che si divide tra il mondo comedy e il mondo dramedy raccontandoci con profondità e realismo la vita di un ospedale che ogni giorno cerca di salvare delle vite. Con ironia, malinconia, tristezza, leggerezza e profondità , Scrubs ci narra una storia in cui si spera sempre che le cose vadano per il verso giusto, anche se si ha piena consapevolezza della loro difficoltà . Dividendosi tra l’ottimismo di J.D e il cinismo del Dott.Cox, Scrubs ci restituisce più punti di vista che si prendono il compito di analizzare l’esistenza nel suo momento più difficile, quello in cui si lotta tra la vita e la morte. In alcuni casi ci sentiremo come J.D, in altri come il Dott.Cox, ma non importa: a prescindere da qualsiasi cosa, Scrubs sarà pronta ad abbracciarci per curare tutte le nostre ferite, per starci accanto nei momenti più difficili e in quelli un po’ più semplici. In modo toccante e commovente, Scrubs è un vero e proprio stato d’animo, una Serie Tv che ancora oggi rimane attuale nel nostro panorama e che, probabilmente, lo rimarrà per sempre.
7) Alias
Distribuita nel 2001, Alias è una Serie Tv statunitense che segna il primo grande ruolo da protagonista di Jennifer Garner. Creata dal futuro ideatore di Lost, Alias narra le vicende di di Sydney Bristow, una studentessa che viene chiamata a lavorare per L’SD-6, una sezione della CIA in cui prenderà il posto di agente operativo scoprendo che il padre faccia lo stesso lavoro. Tra spionaggio, fantascienza e dramma, questa produzione statunitense è presto diventata un vero e proprio slogan del genere, un cult acclamato dal pubblico e dalla critica che decise di premiarla con numerosi Emmy Awards. Il successo di Alias fu infatti talmente tanto che nel 2003 un’agenzia di spionaggio decise di chiamare la Garner per uno spot finalizzato al reclutamento di nuovi agenti. Insomma, realtà e fantasia, mai come in questo caso, hanno capito bene come diventare l’una l’allungamento dell’altra.
8) Via Zanardi, 33
Torniamo indietro nel tempo adesso con una Serie Tv tutta italiana dal titolo Via Zanardi,33. Ambientata a Bologna, la serie racconta le vicende di un gruppo di studenti che vivono all’interno di uno studentato facendosi spazio tra i tipici problemi universitari e quelli quotidiani. Tra amore, amicizie, esami impossibili e vita di tutti i giorni, Via Zanardi,33 rappresenta un vero e proprio manifesto generazionale, un racconto onesto dei ragazzi di quel periodo divisi tra l’età adulta che incombe e gli ultimi momenti di spensieratezza. Con un breve cameo da parte di Cesare Cremoni nei panni di Gustavo, la serie segna i primi passi nel mondo della recitazione di grandi attori italiani come Elio Germano e Dino Abbrescia.
Allora, in quanti ricordano questa Serie Tv?
9) 24
Distribuita anch’essa nel 2001, 24 si caratterizza soprattutto per l’originalità della sua narrazione. Al centro della storia troviamo infatti Jack Bauer, un agente dell’unità anti-terrorismo di Los Angeles, che stagione dopo stagione deve riuscire a salvare gli Stati Uniti da una temuta minaccia. Che si parli di un attentato, di un’epidemia o di un’operazione militare non importa, a prescindere dall’entità del problema Jack avrà il dovere di risolvere il problema solo entro 24 ore. Gli eventi della serie vengono dunque raccontati in tempo reale e per riuscirci 24 ricorre alla funzione dello split screen. Per intenderci, le azioni dei vari personaggi verranno mostrate contemporaneamente insieme a un orologio digitale che segnala lo scandire del tempo. In modo realista, 24 ci porta con sé in queste 24 ore senza mai farci perdere neanche un istante. Vincitrice di diversi premi tra cui Emmy e Golden Globe, 24 rimane ancora oggi una delle Serie Tv thriller-politiche più amate di sempre, un classico del genere che non sarebbe male poter rivedere in una nuova chiave.