Quando sta per finire una serie tv, speriamo sempre che il suo episodio finale concluda degnamente tutte le sue storie. Non deve necessariamente avere un lieto fine, ma ogni personaggio deve chiudere il suo percorso in maniera più coerente e naturale possibile. Non chiederemmo mai, ad esempio, l’happy ending a BoJack Horseman nello stesso modo in cui l’abbiamo fatto – e preteso – da Scrubs. Sono due show diversi, che meritano finali diversi.
E serie tv come Scrubs ce l’avevano il finale perfetto. Peccato che poi i produttori hanno deciso di andare avanti.
Alcuni prodotti hanno tentato di fare qualcosa di diverso da quello visto precedentemente, con risultati discutibili. Altri magari non si sono fermati in tempo, continuando anche quando quasi tutte le trame erano finite, cosa che ha comportato un calo della qualità. Altre ancora hanno stravolto la loro identità, non sempre in senso negativo, avendo anche un finale all’altezza. Ma non efficace come quello originariamente deciso.
In ogni caso andiamo a vedere insieme i 5 finali di stagione che sarebbero stati perfetti come finale di serie.
E indovinate qual è il primo?
1) My Finale (8×18/19) – Scrubs
Il finale dell’ottava stagione è uno dei più perfetti mai realizzati. Perché rappresenta la chiusura di un percorso iniziato da JD ormai otto bellissimi, intensi e sconvolgenti anni fa. Anni che hanno consentito al protagonista di Scrubs di crescere.
John Dorian ripercorre quei corridoi dove vede colleghi, amici, amori, pazienti che hanno fatto parte di quel cammino che ora sta finendo. E li saluta insieme a noi.
Ma per ogni porta che si chiude, ce n’è una che si apre. Il futuro è lì che aspetta ed è spaventoso perché costringe JD ad allontanarsi dal caldo e confortevole Sacro Cuore. Bisogna però essere coraggiosi per buttarsi nell’ignoto. E JD lo è, facendo sua la frase dell’ultimo paziente avuto in quell’ospedale, quel Dan che non ha mai voluto scoprire se e quando la sua malattia l’avrebbe colpito:
Così il futuro può essere ancora quello che voglio io.
Quelle parole scatenano l’ultima fantasia di JD: un inno alla semplicità in tutta la sua bellezza.
Una puntata di Scrubs così bella perché rappresenta il percorso della vita. Di quella già vissuta e di quella che ci attende. La degna conclusione di una delle serie tv più significative di sempre.
2) And Justice For All (4×12) – Californication
Californication è una di quelle serie tv che non ha saputo fermarsi in tempo. Sacrificando stile e qualità per sopravvivere più a lungo. La fine perfetta già c’era, quindi perché proseguire con tre stagioni di troppo?
Il finale della quarta stagione chiude perfettamente l’arco narrativo portato avanti in quattro anni. Hank, dopo il processo, riesce a riappropriarsi della sua opera rubata. Inoltre verrà fatto un film sulla sua vicenda con Mia. Sul set vede la sua vita ricostruita, la sua casa identica, gli attori e le attrici che impersoneranno lui e le persone della sua storia. E capisce che quello non è il suo mondo. Resta solo una cosa da fare: andarsene. Ci sarà sempre per i suoi amici, amerà sempre sua figlia e Karen. Ma non può più stare lì, non può più essere un male per gli altri.
Sale sulla sua iconica Porsche, indossando i suoi occhiali da sole, e sfreccia via sulle note della stessa canzone che ha aperto il pilot della serie, mentre un tramonto arriva sulla costa californiana.
Un tramonto che chiude un capitolo e, con una nuova alba, ne aprirà un altro.
3) The Gift (5×22) – Buffy
È vero, se Buffy fosse finita con la quinta stagione non avremmo avuto episodi epici come Once More With Feelings, Tabula Rasa e Conversations with Dead People. In più sarebbe finita tragicamente.
Ma quell’episodio di Buffy aveva un significato molto profondo.
Non solo la vita di una Cacciatrice è profondamente legata alla morte, ma la prima Slayer disse a Buffy che la morte è il suo dono. Quando si trova sulla torre nel tentativo di salvare Dawn, capisce il significato di quelle parole, accetta il suo destino. Non cerca di evitarlo come fece nella prima stagione, quando era solo una ragazzina di sedici anni con una lunga vita davanti. Era difficile al tempo venire a patti con questa realtà, con la sua morte. Ma adesso non più. Buffy si sacrifica volontariamente per salvare il mondo, se ne va facendo quello per cui è nata e dona la sua stessa vita per salvare tutti da Glory.
Una decisione che dimostra la forza, l’intelligenza e la preoccupazione per l’umanità di una ragazza di soli 20 anni. Ecco come sarebbe dovuta finire la serie leggendaria: con la degna morte di un eroe. Un finale dannatamente potente.
4) The Stopped Show (5×12) – BoJack Horseman
Il finale della quinta stagione sarebbe stato perfetto per concludere al meglio BoJack Horseman (qui la classifica delle 5 puntate più struggenti). Questa serie tv targata Netflix è incentrata sulla dipendenza, sulla salute mentale, sull’affrontare la realtà con le regole stabilite da Hollywood. Ma soprattutto è un viaggio verso la sobrietà in un cammino estremamente arduo e pericoloso. Proprio in questa stagione BoJack ammette qualcosa che doveva dire fin da quando lui e Diane hanno iniziato a lavorare insieme:
Ho bisogno di aiuto.
E ottiene quell’aiuto di cui necessita. Va in riabilitazione, accompagnato da Diane. Forse il lieto fine più vicino che BoJack possa mai avere. Finire così avrebbe perfettamente senso. Se pensiamo che poi tutte le trame della serie tv erano state concluse – eccetto quella di Mr.Peanutbutter e Pickles – lo show aveva la sua chiusura perfetta: BoJack che va in riabilitazione, Diane che guida verso il tramonto, Princess Carolyn che finalmente ha il suo bambino.
E poi forse un finale aperto sarebbe stata la decisione più saggia. Il rehab funzionerà per BoJack? Oppure abbandonerà tutto a metà dell’opera? Ricadrà subito nelle vecchie abitudini? Sta allo spettatore decidere.
5) The Final Battle (6×21/22) – Once Upon a Time
Come Scrubs, anche Once Upon a Time ha una stagione di troppo. La settima è una sorta di soft reboot di cui non sentivamo la necessità.
Negli ultimi due episodi della sesta stagione va in scena la Battaglia Finale tra luce e tenebre. È la Salvatrice a doverla combattere sia a livello fisico che mentale: la Fata Nera sta cercando di farle perdere la fiducia nel mondo delle favole. Solo grazie a Henry la ritrova, si riunisce con la sua famiglia e si sacrifica in nome del bene. E per le sue gesta eroiche ritorna poi in vita. Ecco che la sua storia si conclude perché adempie alla sua missione. I regni magici vengono restaurati e tutti i personaggi trovano il lieto fine: Emma e Uncino felicemente sposati, la prima e Regina mamme fiere di Henry, i Charmings che vivono finalmente la loro vita familiare così come Belle e Tremotino.
In più, se ci mettiamo che il libro su cui si è basato Once Upon a Time (la cui forza risiede nella nostra infanzia) fino a questo momento è finito, sarebbe stato poetico concludere la serie all’interno dello stesso libro con cui è iniziata.