4) SHERLOCK – A quasi 90 anni dalla sua scomparsa, Sir Arthur Conan Doyle ci porta ancora tutti a scuola grazie al suo personaggio principe, Sherlock Holmes, le cui geniali e sorprendenti caratteristiche sono ulteriormente acuite dalla fenomenale interpretazione di Benedict Cumberbatch: uno a cui basta alzare un sopracciglio per scatenare nello spettatore una miriade di interrogativi. Perché inserire “Sherlock” in questa classifica? Beh, sono contorti il protagonista, l’attore che lo impersona, la trama, i dialoghi, lo stile in cui è girata e i suoi ideatori: vi basta?
3) MR. ROBOT – La complessità, l’oscurità e la totale assenza di linearità di “Mr. Robot” ne fanno una serie ideale per gli amanti di questo genere: il visionario Sam Esmail ci trascina in una realtà virtuale e distorta, dove niente è come sembra e dietro l’angolo c’è sempre una scena che con violenza e/o intensità è in grado di fare delle vostre previsioni orrido pasto di cani e d’augelli. Ovviamente la chiave di tutto è il protagonista, l’hacker Elliot Alderson (reso ancora più strambo dagli occhi spenti di Rami Malek), ma non va sottovalutato il contributo della fotografia e soprattutto della colonna sonora: un misto di suoni elettronici che creerà una vera e propria dipendenza ai vostri neuroni.