Quasi tutte le serie tv e narrazioni propongono un protagonista al centro di tutte le vicende, qualcuno che catalizza l’attenzione dello spettatore e attorno a cui si sviluppa l’intero arco narrativo della storia. Sono il cuore pulsante di un racconto e che siano amati o odiati, sono imprescindibili per la serie tv di cui sono il centro di gravità permanente. Questo non è il caso delle serie corali, in cui l’attenzione è divisa e distribuita equamente tra diversi personaggi che non rischiano di monopolizzare l’attenzione e si distribuiscono la responsabilità della storia e allo stesso tempo hanno l’occasione di rappresentare una moltitudine di storie diverse.
Perciò in questa lista abbiamo deciso di elencare le 10 migliori serie corali della storia, quelle che sono riuscite meglio a gestire la molteplicità di storie e personaggi che si intrecciano e a regalarci veri e propri capolavori seriali.
1. Lost
Spiegare perché Lost (qui cos’è rimasto di questa serie oggi) merita di diritto un posto nella lista delle 10 migliori serie corali della storia è anche superfluo, ma lo faremo comunque. La serie tv di J.J. Ambrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber è tra i prodotti seriali migliori mai esistiti. Con la sua trama complessa e intricata, spesso fin troppo difficile da seguire e che potrebbe sembrare non riuscire a chiarirsi nemmeno su un finale la cui interpretazione o spiegazione definitiva non è stata ancora trovata, racconta la storia di quarantotto sopravvissuti a un incidente aereo che è precipitato su un’isola apparentemente disabitata.
Dopo l’iniziale shock, i protagonisti si rendono conto che quel luogo è scenario di inspiegabili eventi e soprattutto di non essere gli unici abitanti del posto. Prima di loro altre persone sono naufragate lì, persone con cui saranno costretti a confrontarsi e scontrarsi mentre devono affrontare le problematiche, le amicizie e le tensioni nate tra i naufraghi tutto questo mentre fronteggiano i pericoli che quell’isola continua a porre sul loro cammino.
2. Glee
Un genere totalmente diverso da quello di Lost, ma anche Glee, la serie di Ryan Murphy, merita di sicuro un posto nella lista delle 10 migliori serie corali della storia, non solo perché è stata un vero e proprio fenomeno sociale che ha conquistato il mondo adolescenziale e non dal 2009 al 2015, ma perché per prima ha toccato e trattato temi fino a quel momento tabù raccontandoli con la leggerezza, la spensieratezza e l’ironia come solo una serie tv musicale avrebbe potuto fare.
Glee racconta la storia di un gruppo di adolescenti tutti diversi tra loro, ma legati da una comune passione: quella per la musica che li ha portati – in un modo o nell’altro – ad unirsi al Glee club, il gruppo di canto corale coreografato della scuola. Guidati dal professore Schuester e ostacolati dalla coach Sue Sylvester percorrono e affrontano le fragilità, le problematiche e la bellezza dell’adolescenza, ma anche della vita, a suon di musica.
3. Game of Thrones
E parlando di migliori serie corali della storia non potevamo assolutamente non inserire Game of Thrones, la serie fantastica di David Benioff e D. B. Weiss ispirata al ciclo di romanzi di George R. R. Martin. Game of Thrones (o Il Trono di Spade) è sostanzialmente un poema epico basato come tutti i racconti epici sull’esplorazione dei giochi di potere tra famiglie tra conflitti, alleanze e tradimenti nel mondo fantastico dei Sette Regni. L’obiettivo finale è la conquista del Trono di Spade che sancisce la sovranità assoluta sui Sette Regni, ma forze esterne e fuori dal controllo umano ostacoleranno la scalata al potere delle famiglie protagoniste fino a minacciare l’esistenza stessa del gioco dei troni.
4. Friends
E ovviamente in questa lista non poteva mancare la regina delle sitcom, Friends. La storia è nota a tutti, siamo a New York nei primi anni duemila e seguiamo la storia comune di sei amici che cercano di sopravvivere nel mondo adulto, ormai arrivati alla soglia dei trenta. Tra gag iconiche, coppie storiche e problematiche assolutamente comuni raccontante nel modo più leggero ed esilarante possibile. Friends è senza ombra di dubbio un capolavoro di serialità, di leggerezza e grazie al suo cast eccezionale, alla chimica impareggiabile tra gli attori, ci hanno accompagnato e guidato nella vita di tutti i giorni.
5. Modern Family
Rimanendo sul genere comedy, parlando di migliori serie corali mi sembra necessario parlare di Modern Family. Modern Family che ha rivoluzionato completamente l’idea di famiglia che la televisione ci propinava da troppo tempo e l’ha rivoluzionata mettendo in scena una normalissima famiglia reale e meravigliosamente numerosa e caotica. Tre clan legati tra loro da una parentela di sangue. C’è Jay Pritchett, sposato con Gloria, una donna molto più giovane di lui che ha un figlio da un precedente matrimonio, Manny. Anche Jay ha dei figli dal precedente matrimonio sono Claire e Mitchell coetanei di Gloria. Claire è sposata con Phill con cui ha tre figli: Haley, Alex e Luke, Mitchell sta con Cameron con cui ha una figlia, Lily.
Su questo marasma di personaggi si sviluppano le divertenti scenari a cui assistiamo nel corso degli episodi, scenari che giocano soprattutto sull’incontro e il mescolamento dei tre nuclei famigliari che quando interagiscono tra loro possono essere assolutamente devastanti e divertentissimi. Nonostante le risate, ci sono dei momenti profondamente emozionanti che inevitabilmente legano emotivamente lo spettatore a ciascun membro delle famiglie.
6. This Is Us
E parlando di famiglia e di emozioni arriviamo a This Is Us (qui la recensione dei primi episodi del remake italiano). La serie segue tre line temporali diverse per raccontare la storia della famiglia Pearson composta da Jack e Rebecca che negli anni ’80 sono una giovane coppia di sposi che scopre di aspettare tre gemelli, ma il giorno del parto uno dei tre non sopravvive. Nonostante il dolore della perdita, decidono di adottare un bambino afroamericano abbandonato dal padre nella vicina caserma dei vigili del fuoco. Tornano a casa dunque sempre con tre figli: Kevin, Kate e Randall.
Parallelamente alla linea temporale passata, seguiamo quella nel presente che oltre trent’anni dopo vivono la loro età adulta in modi completamente diversi. C’è Kevin, attore televisivo insoddisfatto della sua carriera; Kate, la gemella di Kevin che soffre di obesità e dunque disturbi alimentari che cerca di controllare; Randall, sposato e padre di due figlie che ritrova il suo padre biologico ormai in fin di vita per via di una malattia.
Parallelamente abbiamo la possibilità di seguire anche le vicende del passato di Jack e Rebecca, così come qualche spunto del futuro dei tre ragazzi e i loro figli.
7. Shameless
E dopo la famiglia di This Is Us, arriviamo a parlare di una famiglia assai diversa, i Gallagher. Una famiglia totalmente sconclusionata, problematica, ma tremendamente disfunzionale, quella di Shameless. C’è Frank, padre alcolizzato e drogato e i suoi sei figli. La più grande, Fiona, cerca di provvedere alla famiglia facendosi carico di tutte le responsabilità, anche se spesso e volentieri finendo in qualche guaio o utilizzando metodi non proprio convenzionali. Poi c’è Lip un ragazzo tanto intelligente e concreto, quanto problematico. Dopo Lip c’è Ian, affetto da disturbo bipolare che si ritrova a fare i conti con la scoperta e l’accettazione della sua omosessualità.
E ancora Debbie, una ragazza particolare, testarda, bisognosa di attenzioni che cerca di trovare qualunque occasione per procurarsene e Carl, un ragazzino decisamente ribelle, imprevedibile e sicuramente pericoloso per se stesso e per gli altri. Infine, c’è il piccolo Liam. Ad accompagnare i Gallagher nelle loro avventure ci sono gli amici di famiglia Veronica e Kevin.
8. Skins
E ovviamente tra le migliori serie corali della storia non poteva mancare questo gioiellino inglese: Skins. Skins è la serie a cui è stata paragonata di più Skam, i presupposti sono più o meno gli stessi: un gruppo ragazzi alle prese con la crudele brutalità e meravigliosa bellezza e intensità dell’adolescenza. La storia di Skins è quella di un gruppo di amici di Bristol e ogni episodio segue un personaggio in particolare tra i protagonisti e ne approfondisce le problematiche sviluppando diverse storyline che vengono seguite nel corso della serie.
A seconda delle stagioni cambiano le generazioni di Skins, ovvero il cambia il gruppo di amici di cui si seguono le vicende.
9. Heroes
Nella lista delle 10 migliori serie corali di sempre un posto è riservato a Heroes, questo ricordo così lontano, ma ancora così vivido che se chiudo gli occhi posso ancora vedere Hayden Panettiere nel ruolo di Claire sperimentare modi di morire diversi nel suo completo da Cheerleader. Ma bando alle ciance, Heroes racconta della scoperta di abilità eccezionali da parte di persone apparentemente comuni. Queste nuove abilità sconvolgeranno la loro vita.
Nonostante vivano in posti diversi e non si conoscano, queste persone con abilità eccezionali dette anche “soggetti avanzati” scopriranno di avere sulle spalle il peso di dover salvare il mondo. D’altronde la tagline della serie era proprio: “Salva la cheerleader, salva il mondo”.
10. Succession
E infine, a concludere la lista delle 10 migliori serie tv corali di sempre c’è Succession. Succession segue le vicende della famiglia Roy, capeggiata da Logan, la sua nuova compagna di vita Marcia e i suoi quattro figli avuti da precedenti matrimoni. Logan controlla la Wayster-Royco, una delle aziende di media e intrattenimento più grandi al mondo e decide di far firmare un testamento ai figli in cui dichiarano che l’azienda di famiglia passerà interamente nelle mani di Marcia. Questa decisione non va giù ai suoi figli Kendall, Roman, Shiv e Connor che avranno sentimenti contrastanti in merito a Marcia per la quale nutrono affetto, ma che non credono debba ottenere qualcosa di cui non è stata parte a differenza loro.
Nei toni del drama con qualche tinta di commedia nera, la famiglia Roy non riuscirà a sfuggire ai problemi soliti dei milionari: combattere per il denaro e dunque per l’eredità di famiglia.
Ps. In questo articolo non abbiamo citato un capolavoro come The Wire perchè, pur non avendo un protagonista assoluto in termini di personaggi, un protagonista in realtà ce l’ha: la città di Baltimora, specchio della società americana del tempo.