6. Non correre! Tanto cadi lo stesso: non importa quanto lentamente il mostro si muova o quanto velocemente la vittima corra: il predatore è sempre dietro la preda quando inciampa o incontra un ostacolo.
7. Morfologia: gli alieni sono spesso antropomorfi oppure sono basati sulla zoologia terrestre. Sono strani, hanno tentacoli o hanno il sangue verde, ma comunque sono ricalcati sulla biologia nostrana. Malgrado siano originari di un pianeta completamente diverso dal nostro.
8. Barriera linguistica: pochissimi film o serie di fantascienza hanno affrontato seriamente il problema del linguaggio. Cosa succede quando un alieno sbarca sul Pianeta Terra? Non c’è problema, questi parlano inglese perché ci hanno studiato per anni. Oppure si dà il caso che in 5 minuti abbiamo già inventato un meccanismo di decodifica. Atterriamo su un altro pianeta? Nessun problema: parlano inglese. Con le dovute eccezioni del caso (come Arrival, un esempio recente di film sci-fi intelligente e ben architettato, incentrato appunto sulla barriera linguistica), lo schema è quasi sempre quello descritto sopra, di cui Stargate SG-1 è l’esempio più fastidioso.
9. Il Maverick stellare: non ne possiamo più di piloti spaziali – di solito appartenenti a eserciti scalcinati – che, dopo aver distrutto una nave aliena, urlano: “yeeeeeeeeeeee-haaaaaaa!”. Fenomeno altrimenti noto come “Military Maverick”.
10. Spara e apri: non conoscete il codice della serratura? Vi basta sparare al tastierino alfanumerico su cui si digita il codice d’accesso e la porta si aprirà. Un tropo abusato, da Babylon 5 a Arrow, da Chuck a Doctor Who, Leverage e Shadow and Bone, che preferiremmo non vedere più.