5) The Walking Dead
Se risvegliarsi dal coma per trovare un mondo popolato più da morti che da vivi non è già abbastanza traumatico, a dare il colpo di grazia è scoprire che da qui in poi ti aspetteranno (almeno) sette stagioni all’insegna del mai una gioia.
Mentre ci spinge ad interrogarci su chi sia il vero mostro tra gli umani sopravvissuti e morti viventi, The Walking Dead ci mostra anche che uno show non ha bisogno di una gioia per essere valido. Perciò perché regalarne al pubblico?
6) Game of Thrones
Se dico mai una gioia… Nonostante sia già stata (giustamente) usata in precedenza, non si po’ negare come anche a Game of Thrones questa frase stia a pennello.
Anche se non si ha mai visto neanche un episodio della Serie Tv, o letto una sola pagina dell’immensa saga firmata G.R.R.Martin, che questa storia sia una fedele espressione del mai una gioia è ormai nozione comune.
Ma Game of Thrones ha molto altro da raccontare, e c’è ben più di una valida ragione se milioni di spettatori di tutto il mondo la seguono da fan sfegatati, vivendo il continuo trauma della morte del proprio personaggio preferito.
7) Downton Abbey
L’Inghilterra è il paese del tè e del pudding; ma soprattutto patria della famiglia Crawley e delle tre sorelle più sfortunate della storia.
Fortunatamente, Downton Abbey si è guadagnato un futuro decisamente più roseo di quello dei suoi protagonisti, raggiungendo in poco tempo il meritato successo, entrando perfino nel Guinness dei primati e diventando la seconda serie drammatica britannica in costume di maggior successo.
Eppure neanche questo ha potuto salvare i suoi personaggi, condannati anch’essi all’ingiusto destino del mai una gioia. Che sia una delle chiavi del successo?