Si sa, ormai il catalogo di Netflix è sempre più ampio.
Ma siamo proprio sicuri che tutte le serie tv originali Netflix abbiano avuto il successo che meritavano? Tra i prodotti esclusivi a firma del colosso dello streaming alcuni sono stati fin troppo acclamati dal pubblico e dalla critica, altri invece sono stati snobbati e relegati alla categoria di “serie minori”. Molti titoli sono anche passati inosservati durante la ricerca di nuovi intrattenimenti da godersi da soli o in compagnia.
In questo articolo vogliamo restituire ad alcune serie l’importanza e l’attenzione che meritano, chiedendoci come mai non siano state apprezzate quanto altre che, forse, lo meritavano di meno.
Ecco a voi le 5 serie originali Netflix più sottovalutate di sempre.
5) Godless
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Prodotta da Steven Soderbergh e Scott Frank per Netflix nel 2017, Godless è una miniserie che unisce western e drama in un mix sorprendente. Ambientata nel 1884, racconta la storia di Frank Griffin (Jeff Daniels), un fuorilegge alla ricerca dell’uomo che una volta era suo amico e che lo ha tradito, Roy Goode (Jack O’Connell). Più che intenzionato a distruggere qualsiasi cosa si ponga tra lui e la sua vendetta, Frank dovrà vedersela con le cittadine determinate e forti di La Belle, dove Roy si nasconde.
Oltre ad avere un cast importante, di cui fanno parte anche Thomas Brodie-Sangster e Michelle Dockery, Godless ci mostra che è possibile portare sullo schermo qualcosa di originale anche in una sola stagione composta da sette episodi. Tematiche come la parità dei sessi e la discriminazione sono affrontate in modo inusuale ma attuale, nonostante l’ambientazione un po’ cupa e i misteri che si celano dietro alcuni personaggi.
Insomma, una miniserie da recuperare in pochissimo tempo!
4) Love
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Dal 2016 al 2018 su Netflix sono state distribuite le tre stagioni di Love, comedy creata da Judd Apatow, Paul Rust e Lesley Arfin. Al centro della serie c’è la storia d’amore tra l’esuberante Mickey (Gillian Jacobs, che forse ricorderete nei panni di Britta in Community) e l’insicuro e timido Gus (Paul Rust).
Love offre al pubblico un’immagine disincantata delle relazioni e mette in evidenza tutti i problemi e le difficoltà che due persone devono affrontare per stare insieme. Eppure, leggerezza è la parola d’ordine di questa comedy.
Oltre alla calzante interpretazione dei due attori protagonisti, Love merita un posto in questa classifica perché è in grado di mostrare la differenza fra le relazioni disfunzionali e quelle che invece, nonostante in apparenza un po’ goffe, si rivelano come frutto di una perfetta combinazione. Ci viene presentata una visione dell’amore originata dall’insieme di tutti i difetti di due persone. Love offre l’occasione giusta per ridere dell’amore.
3) When They See Us
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Parliamo di un’altra profonda miniserie.
When They See Us, creata da Ava DuVernay nel 2019, è tratta da una storia vera e fa rivivere al pubblico la drammatica vicenda della jogger di Central Park, aggredita nel 1989 durante un allenamento nella Grande Mela. A seguito della violenza, cinque giovani furono accusati e condannati, nonostante la mancanza di prove, e scagionati grazie alla confessione del vero colpevole solo molti anni dopo.
When They See Us è una serie che scava dentro lo spettatore, offrendogli il punto di vista dei cinque giovani che furono accusati dell’aggressione e permettendogli di immedesimarsi in loro anche solo per un momento. La paura, l’angoscia e la frustrazione di un gruppo di ragazzi ingiustamente accusati e incriminati, costretti a confessare una violenza che non avevano commesso. When They See Us è un riscatto per le ingiustizie subite da poveri scapestrati, colpevoli solo di essere stati oggetto di discriminazione e odio da parte della società e di coloro che, in primis, avrebbero dovuto difenderli.
2) Unbelievable
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Un’altra imperdibile perla tratta da una storia vera è Unbelievable, creata da Susannah Grant per Netflix nel 2019. È una serie che dà una dura lezione, perché al centro dell’attenzione è la drammatica vicenda di Marie (la bravissima Kaitlyn Dever), una giovane accusata di mentire sulla violenza subita da uno sconosciuto che si è introdotto nella sua abitazione. Spinta a confessare di aver mentito dal detective che segue il suo caso, Marie deve fare i conti anche con il dolore di essere ritenuta una bugiarda.
Nata dalla segnalazione di una serie di stupri avvenuti realmente nello stato di Washington e in Colorado, Unbelievable ci fa ingoiare un boccone amarissimo e ci mette davanti alla cruda realtà. Una serie intensa, in cui il dramma e la sofferenza di una donna diventano quelli di tutte, in cui ancora una volta si mostra il lato oscuro e ottuso di una società che volta le spalle troppo spesso.
Eppure, Unbelievable è una delle serie originali Netflix inspiegabilmente più sottovalutate.
1) Shes’s Gotta Have It
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Il primo posto spetta a quest’incredibile prodotto di Spike Lee per Netflix, creato nel 2017 sulla base del suo film del 1986 Lola Darling.
She’s Gotta Have It è ambientata a Brooklyn e al centro della sua storia ci sono la splendida Nola (l’incantevole DeWanda Wise) e i suoi tre amanti. Il suo rifiuto di qualsiasi vincolo o stereotipo fa di lei un personaggio stravolgente, modello femminile attualissimo di una donna che può desiderare con tutta sé stessa essere un’artista e portare avanti la propria carriera senza dover rinunciare per questo ai piaceri dell’amore.
Gli uomini con cui Nola si lega sono volutamente stereotipati per mettere in evidenza quei difetti dell’uomo e della società in generale, ma soprattutto di quelli che hanno sempre visto nelle donne il “sesso debole“, incapace di essere indipendente e di farsi strada nel mondo del lavoro. Una serie assolutamente imperdibile e che, purtroppo, non ha avuto finora il successo che avrebbe meritato, nonostante l’importante precedente cinematografico.