4) Camelot
Sette milioni per episodio a firma del canale statunitense Starz, particolarmente attento alle tematiche storiche (Outlander, Black Sails, Da Vinci’s Demons). Tratto distintivo della Starz è l’approccio particolarmente crudo nei contenuti. Sesso spinto e violenza smodata caratterizzano vasta parte delle produzioni. Nei casi più fortunati queste tematiche risultano vincolate a un’estetica delle immagini che nobilita l’opera. In altri invece si scade soltanto nella più becera volgarità.
Dalla sua Camelot ha senz’altro la suadente Eva Green e scenari mozzafiato. Oltre che uno sforzo economico di tutto rispetto. Poi però ecco ricomparire il nostro (poco) amato Joseph Fiennes nel ruolo di Merlino. E per un attimo torniamo con la mente a FlashForward rivedendo quell’espressione ebete sul suo volto. L’Artù interpretato da Jamie Campbell Bower appare ugualmente piuttosto piatto e poco iconico. La trama gode di più di un’incertezza con una fata Morgana incomprensibilmente incapace di sferrare l’attacco decisivo.