Ah, la critica.
C’è chi dice che sia la parte più facile, che essa sia figlia del pregiudizio e della paura, che dovrebbe farsi da parte per far spazio alla costruzione: ma dico stiamo scherzando?! La critica è arte pura!
Ci vuole moltissima intelligenza oltre che personalità per analizzare un processo, una situazione o una persona, individuarne i punti deboli e poi dire la propria su cosa si dovrebbe fare per migliorare; è un esercizio intellettivo, una forma mentis, una maniera intensa e (vedendola nel modo più democristiano possibile) socialmente utile di stare al mondo.
Sì perché se qualcuno sbaglia, tu lo noti e non dici nulla, diventi automaticamente un ipocrita e un complice della ripetizione periodica di quell’errore… no?
Ok, da buon criticone ho voluto dedicare l’introduzione a questo pezzo per lodare quella che per noi è una sorta di missione divina (sulla falsa riga del maestro Joliet Blues) e non voletemene se il vostro approccio è un filo più morbido e pacato… ma se invece vi siete rivisti in queste parole, perché non continuate nella lettura e date un’occhiata alle 10 Serie Tv che Hall of Series ha scelto di dare in pasto a noi, paladini del giudizio?!
10) Detective Monk
“Le penne sulla scrivania perfettamente ordinate”, “le manopole di quel quadro elettrico devono avere un ordine cromatico ben preciso”, “le monetine vanno catalogate e conservate alla perfezione”. Queste e altre mille frasi sono frullate nel cervello del Detective Monk, un uomo reso sostanzialmente autistico da un terribile lutto che gli ha lasciato un numero abnorme di ossessioni compulsive e un cervello analitico semplicemente perfetto per risolvere anche il più spinoso dei casi. A patto che nessuno lo tocchi, ovviamente. I germi lo destabilizzano.