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10 Serie Tv che dovreste smettere di ignorare

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Di Serie Tv ce ne sono tante, forse troppe, ed è per questo che ogni anno ci perdiamo tanti piccoli capolavori per stare dietro a Serie più mainstream.

Perché, se House of Cards l’hanno vista tutti i nostri amici, noi non possiamo essere da meno, o finiamo per restare esclusi dai discorsi, dalle battute e dai meme su Facebook. E questo non possiamo assolutamente permetterlo. Oltre al fatto che Kevin Spacey è assolutamente divino e che probabilmente era meglio se diventava lui Presidente degli Stati Uniti quest’anno. Lui o Frank Underwood o lui come Frank Underwood, per me non fa molta differenza.

Ma se House of Cards è sicuramente un capolavoro, altrettanto non si può dire di altre Serie che pure molti di noi – e sì, mi ci metto in mezzo pure io, perché qualche Serie trash la seguo anch’io! E non me ne pento!! – seguono. Come Quantico, che ormai procede stancamente (e con i pessimi ascolti difficilmente verrà rinnovata) o Once Upon A Time, che purtroppo dopo un inizio più che promettente, è degenerata. Ma è difficile mollare una Serie a cui si era affezionati, vero? Specie quando abbiamo passato anni con loro.

In fondo siamo una generazione di nostalgici, come i vari reboot stanno confermando.

Tuttavia, così facendo ci perdiamo alcune Serie davvero valide, che andrebbero recuperate e che in realtà non dovrebbero mancare nel nostro bagaglio. Andiamo a vedere quali.

THE MAN IN THE HIGH CASTLE

The Man in the High Castle

Serie Tv distopica ambientata nel 1962, che si rivela essere un vero e proprio what if: che cosa sarebbe successo se la Germania avesse vinto la Guerra? Probabilmente sarebbe stata l’America a essere divisa, spartita tra Germania (a est) e Giappone (a ovest).

Ideata da Frank Spotnitz (l’autore de I Medici, per internderci) e basata sul romanzo di Philip K. Dick, La svastica sul sole, consta già di 2 stagioni da 10 episodi l’una, prodotte da Amazon Studios.

La vicenda, ambientata a San Francisco, segue Giuliana Crain, una giovane donna che, senza volerlo, si ritrova nel cuore della Resistenza, quando la sua sorellastra le affida una borsa la notte in cui viene uccisa, una borsa che contiene un cinegiornale che mostra la Vittoria degli Alleati. Interessante nelle sue dinamiche, assolutamente credibile e ben studiato, è sicuramente da non perdere per i dialoghi e la sceneggiatura brillante, gli attori bravissimi, la fotografia e la regia sublimi.

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