9) Dexter Morgan (Dexter)
Eccoci qui con il sociopatico per eccellenza. Rimasto orfano a tre anni, viene adottato dal poliziotto Harry Morgan, che gli insegnerà a essere un perfetto serial killer e a controllare i suoi istinti omicidi tramite il Codice Harry: la regola d’oro è uccidere solo i criminali, i “cattivi”. Dexter ha una doppia personalità: agente della scientifica ed ematologo di giorno, spietato serial killer di assassini, meticoloso e ordinato di notte. Uccidere lo fa sentire vivo; afferma di non avere sentimenti o una coscienza e che tutte le sue relazioni emotive sono ben recitate per nascondere chi in realtà lui sia. Considera la relazione con Rita un bel travestimento; segue una voce interiore, il passeggero oscuro, al qual è impossibile non dare ascolto.
“Io sono un mostro molto pulito”
Uno più sociopatico di così non esiste! Ma è proprio questo a renderlo tremendamente affascinante. Ogni gesto, ogni espressione, ogni azione metodica o avventata che sia ci ha fatto entrare nel suo mondo e, piano piano, grazie anche all’interpretazione di Michael C. Hall (qui le sue parole su un possibile ritorno di Dexter), l’abbiamo amato sempre di più.