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15 frasi in dialetto che abbiamo imparato grazie alle Serie Tv

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Il dialetto nelle narrazioni è molto importante per delineare alla perfezione un certo ambiente e rendere il ritratto più credibile e aderente alla realtà. Lo aveva capito già Giovanni Verga che reputava assurdo far pronunciare ai protagonisti dei suoi romanzi una lingua che si addiceva più ai salotti letterari piuttosto che a degli abitanti di un piccolo paesino della Sicilia. Allo stesso modo è inimmaginabile che la banda della Magliana o che i capi della Camorra parlino in italiano corretto. Perciò il dialetto viene molto utilizzato in molti romanzi di successo, ma anche in produzioni cinematografiche e in Serie Tv, anche se questo costringe una grossa fetta di pubblico ad adoperare i sottotitoli.

Per far entrare realmente il pubblico nei vicoli bui di Secondigliano bisogna necessariamente far recitare gli attori in dialetto. Per descrivere un ambiente in cui il grado di alfabetizzazione è basso e in cui la mafia gode e si nutre di quell’ignoranza che va a braccetto con la malavita, il dialetto è più che essenziale.

Ma il dialetto nelle Serie Tv non viene usato soltanto per descrivere una situazione di degrado e analfabetizzazione e può servire spesso anche per rendere più simpatico e peculiare un personaggio. È il caso di “Boris” in cui René Ferretti, interpretato da Francesco Pannofino, ci risulta inevitabilmente più simpatico grazie al suo marcato accento romano. In “The Young Pope” abbiamo il personaggio del Cardinal Voiello che pronuncia spesso frasi in dialetto napoletano. In questo caso gli sceneggiatori hanno sfruttato il dialetto e altre uscite campanilistiche per fare un ritratto meno duro del personaggio e renderlo più goliardico e più gradito al pubblico. Ne “Il Commissario Montalbano” il dialetto siciliano ci fa calare ancora meglio in quella Sicilia in cui sono sono ambientate le avventure del commissario.

Ma grazie alle Serie Tv abbiamo imparato un sacco di espressioni dialettali! Ecco 15 frasi in dialetto che abbiamo raccolto per voi.

1) “Quanno sei arivato ‘n’cima poi solo scenne!” (Il Freddo al Libanese in “Romanzo Criminale”)

2) Libanese: “Ma se se tratta de mena’, tu non te tiri indietro, no?”
Bufalo: “Piuttosto moro!” (Romanzo Criminale)

3) “Mo ce nemo a pià Roma?”

Il Freddo: “Famo domani!” (Romanzo Criminale)

4 “E tu chi cazzo saresti?”
“Io so er Maestro.”
“E allora me sa popo che hai sbajato indirizzo, pecche io nun c’ho n’cazzo da imparà!” (Romanzo Criminale)

5) “Ci ripigliamo la vita nostra.” (Suburra)

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