Oh, il 2002. Fate un balzo indietro: i tamagochi, gli scooby-doo penzolanti dai vostri zaini, Avril Lavigne che canta Complicated. Ma quali erano le serie tv fenomeno del momento? Oggi le serie tv sono diventate parte integrante della comunità , dai bambini agli adulti tutti hanno imparato a usare Netflix per recuperare programmi e film. Eppure, ricordo un tempo in cui per vedere una puntata dovevi essere puntuale per non perdere l’inizio o la sigla preferita, e in cui per sapere come sarebbe continuata bisognava aspettare un giorno se ci andava bene, altrimenti una settimana. E così era perfetto. Se vediamo quali erano le serie tv in voga nel 2002, ci stupiremo a riconoscere che molte dominano ancora la scena: vent’anni dopo, con modalità diverse, continuano a essere fenomeni di massa. Chi più, chi meno.
1) Friends
Tra le serie tv più in voga nel 2002 era quasi scontato che ci fosse Friends, la comedy fenomeno che ha unito persone da tutto il mondo e che ha segnato un punto di partenza fondamentale per le future evoluzioni del genere. Vent’anni fa andava in onda l’ottava stagione, e dopo tutto questo tempo Friends continua a ispirare, commuovere e divertire. La Reunion dello scorso anno ha ben mostrato l’impatto che il fenomeno ha avuto su quegli anni e sulla vita delle persone, allora come oggi.
Friends mette in scena gli anni in cui si comincia a entrare nel mondo degli adulti, con tutte le difficoltà del caso. Gli anni in cui ci si inizia a destreggiare tra difficoltà economiche e amorose, obiettivi di vita e ricordi con cui si devono fare i conti. Gli anni in cui gli amici sono la famiglia che ti scegli e ti crei, grazie alla quale tutto diventa sopportabile.
2) The Sopranos
Se parliamo di grandi serie tv che hanno dominato la scena della serialità dal 2002 fino a oggi, I Soprano non può mancare. È il 2002 e i gusti stanno iniziando a cambiare: gli spettatori sono alla ricerca di prodotti che rappresentino la realtà , i problemi di tutti i giorni, anche quelli “invisibili”. Cercano storie più mature e verosimili. Ecco perché, per la prima volta, il protagonista della storia non è un mafioso italo-americano stereotipato e grottesco, ma un personaggio a tutto tondo.
E l’altra grande novità è che Tony Soprano è sì il protagonista, ma è anche l’anti-eroe: ci troviamo così a provare talvolta pietà per un pericoloso criminale. E quello che spaventa ed emerge in particolar modo dalle sedute di psicanalisi della psicologa Jennifer Melfi è che quest’uomo non è altro che questo: un uomo. Le sue paure, debolezze, insicurezze sono quelle che attanagliano qualsiasi essere umano della moderna società . I Soprano hanno influenzato la nostra cultura per tutti questi anni e, spesso, non ce ne siamo neanche resi conto.
3) Will & Grace
Altra sit-com che ha spopolato nel 2002 è Will & Grace. Anche in questo caso – come nella maggior parte delle serie tv presenti in questo articolo – parliamo di un prodotto sovversivo che ha cercato, in un tempo in cui soprattutto in tv i tabù erano tanti e opprimenti, di sdoganare il tema dell’omosessualità . Will e Grace sono una coppia di amici per la quale l’attrazione sessuale è completamente assente, ma il coinvolgimento emotivo no.
Al pari di Friends, questa serie ha messo in scena un rapporto divertente basato su malintesi, doppi sensi degni di una sophisticated-comedy, complicità e tanta tenerezza. A completare il quadro arriva poi Karen Walker (che è riuscita a superare in popolarità i protagonisti che danno il nome alla serie), l’impicciona assistente di Grace di origini benestanti, e Jack McFarland, migliore amico di Will e anche lui gay. La serie ha ottenuto 26 candidature a Golden Globes, e vinto 2 Emmy Awards
4) The Shield
Coeva e soprattutto sorella di I Soprano per tematiche e tipologia di personaggi è The Shield. Una serie sporca davvero: il sudiciume lo si vede nelle strade e nel background, nei vicoli e nei criminali, nelle storie raccontate e soprattutto nell’animo dei personaggi. Vic Mackey è un uomo che crede nella giustizia, ma non ha altrettanta fiducia nel sistema giudiziario americano e nelle sue leggi. Non esita a sporcarsi le mani e spesso è in combutta con diversi criminali minori per tenere lontani dalle strade quelli più pericolosi. Arriva persino a uccidere il nuovo arrivato nella sua squadra alla fine del primissimo episodio, dopo aver scoperto che questi era sotto copertura per incastrarlo.
Rispondendo sempre all’esigenza crescente del pubblico di verità , verosimiglianza ed esaltazione dei lati oscuri dell’essere umano, The Shield ha saputo regalare episodi fitti di critica sociale (la quinta stagione è un’aperta critica alla guerra in Iraq) e di drammi personali.
5) Scrubs
È il 2002 e stanno passando in tv una nuova serie: è un medical, ma non è ER – Medici in Prima Linea; è una comedy, ma non è Friends. Fa ridere, ma lascia un peso nel cuore, un magone che proprio non va via. Ai tempi, molte sit-com stavano definitivamente trasformandosi in comedy, distaccandosi dall’idea di episodi autoconclusivi e personaggi bidimensionali. Nel 2002, Scrubs arriva in televisione con una prima stagione rivoluzionaria che determina la nascita del genere dramedy, che solo successivamente verrà ripreso da How I Met Your Mother. Un prodotto incentrato sulla narrativa, in grado di inserire momenti drammatici senza far perdere valore alla comicità .
Scrubs riesce a essere struggente e al tempo stesso esilarante in soli pochi secondi. Il lavoro del medico è arduo, non si può salvare sempre tutti e le tematiche esistenziali accompagnano per forza di cose i protagonisti ogni giorno. Eppure JD e Turk, insieme agli altri, riescono anche a mostrarci il lato bello della vita.
6) Buffy the Vampire Slayer
Buffy the Vampire Slayer è una di quelle serie tv che ormai hanno un sapore vintage, per lo stile dei personaggi, gli effetti speciali, la struttura della prima stagione. Eppure, è una serie che non invecchia mai: sono ormai trascorsi vent’anni e si può dire che Buffy continua a essere più attuale che mai. Dietro i mostri, i vampiri, il Male stesso, questa serie raccontava ed esorcizzava i disagi dei ragazzi, dai tempi del liceo fino all’ingresso nell’età adulta. I problemi, le paure, diventano più grandi man mano che i protagonisti crescono, e ad alcuni di essi neanche la cacciatrice può porre rimedio. Dalla depressione all’abuso di droghe, Buffy the Vampire Slayer ha evidenziato tanti disturbi e ha anche fornito degli strumenti per vederli in modo diverso; risolverli quando possibile, riconoscerli quando la soluzione non era così lampante.
Nel 2002 la serie tv ideata da Josh Whedon è andata in onda con la sua sesta stagione, una delle più intense emotivamente e dense di momenti di svolta e crescita.
7) The West Wing
The West Wing è una delle serie tv che nel 2002 si è definita come prodotto ben consolidato, destinato a segnare profondamente il mondo della serialità . Ancora oggi resta un documento importante del modo di rappresentare la politica e testimonianza di quegli anni burrascosi in America. Molto prima di Scandal di Shonda Rhimes, Sorkin con The West Wing ha portato alla luce i retroscena della politica, sdoganandola. Non era mai stato fatto prima di all’ora: ebbe un’impatto forte sul pubblico, soprattutto su quel pubblico ancora scosso dalla tragedia dell’11 settembre 2001 e che sentiva sempre più bisogno di risposte e di vederci chiaro. La serie non si astenne dal trattare anche la tematica scottante del terrorismo, nella terza stagione andata in onda dal 2001 al 2002.
The West Wing ha dominato tutte le premiazioni degli Emmy a cui ha partecipato e ha reso la trasmissione settimanale un vero e proprio rito dal quale non ci si poteva astenere.