4) The Crown – Aberfan (3×03)
Il disastro di Aberfan, che tanto ha scosso e continua a coinvolgere emotivamente il Regno Unito, trova in The Crown una narrazione magnifica, carica di poesia, delicatezza e simbolismo. L’evento è, però, sfondo, fondale drammatico ed espediente, ancora una volta, per cogliere le reazioni dei protagonisti e della regina in particolare. Emerge già in questo episodio l’insuperabile maestria attoriale di Olivia Colman, capace di far dimenticare la pur eccellente Claire Foy.
La donna si nasconde dietro la regina, dietro l’istituzionalità del suo ruolo che esige lucidità, controllo, capacità decisionale. E per tutto l’episodio la Colman si cristalizza in questa rigidità apparente e fraintesa dal popolo. Ma nei sottili momenti, nelle impercettibili pieghe del suo volto si rivela il peso e la sofferenza, il dolore e l’impotenza.
Fino al meraviglioso finale, fino a quell’unico momento di debolezza che poi non è altro che umanità vera, profonda, improvvisa. Un lusso al quale può lasciarsi andare solo in una lacrima, contenuta ma disperata. Nella solitudine alla quale lei stessa ha deciso di consacrarsi, rinunciando e sacrificando la possibilità di essere fragile, di essere umana.