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9 Serie Tv che per fortuna o purtroppo sono finite nel 2024

Netflix, Young Sheldon (640x360)

5) Yellowstone (per fortuna)

Yellowstone, tra le serie tv finite nel 2024, in foto il protagonista mentre siede guardando l'orizzonte
credits: Linson Entertainment

Yellowstone segue le vicende di John Dutton, patriarca della famiglia Dutton, che lotta per mantenere il controllo del ranch di Yellowstone. Il territorio è costantemente sotto pressione da sviluppatori immobiliari, compagnie energetiche e dalla comunità nativa che rivendica i propri diritti sulla terra. La serie mette al centro il dramma familiare, ma anche la complessità del rapporto uomo-natura e il conflitto tra tradizione e progresso. Tutti i costituiscono un punto di incontro e sconto per i personaggi che devono trovare il loro posto non solo all’interno del nucleo familiare ma anche della comunità attorno a loro.

Soprattutto la serie tv, conclusasi nel 2024, mette in luce come il potere, pur essendo uno strumento di protezione e influenza, possa spesso portare alla corruzione e al compromesso morale.

John Dutton incarna l’ambiguità intrinseca del potere. Da un lato, è un uomo che si batte per difendere la sua terra e il suo stile di vita, dall’altro, non esita a manipolare gli altri per raggiungere i propri obiettivi. Le alleanze politiche e le azioni violente dei Dutton mostrano come il potere sia spesso una forza distruttiva, capace di logorare sia chi lo esercita sia chi lo subisce. Questo tema si estende anche al contesto più ampio della serie, dove lo sviluppo economico e la politica si intrecciano in un gioco di influenze che non risparmia nessuno. In questo mondo, la corruzione non è solo una scelta, ma a volte una necessità per la sopravvivenza.

John Dutton veste perfettamente anche i panni dell’eroe americano. Un personaggio segnato dalla disillusione e dalla sofferenza, che preferirebbe morire piuttosto che tradire i propri principi. La sua figura richiama molti elementi del classico eroe malinconico e tormentato. Si tratta di un personaggio simile a quello di Clint Eastwood in Gli Spietati, specialmente nel modo in cui affronta il lutto per la perdita della moglie e nella sua riluttanza a vivere un’esistenza passiva e rassegnata. Non mancano anche rimandi ai personaggi tipici dei western interpretati da John Wayne, per quella fierezza silenziosa e introversa che, oggi, potrebbe essere associata senza troppe remore alla mascolinità tossica. E c’è tanto in John Dutton del suo interprete, Kevin Costner (ecco il vero motivo per cui ha lasciato la serie).

6) Arcane (purtroppo)

la protagonista di Arcane, serie tv finita nel 2024 con la seconda stagione
credits: Netflix, Blizzard

League of Legends è uno dei videogiochi MOBA più celebri a livello globale. Nel 2021, la serie animata Arcane (disponibile sul catalogo Netflix qui), è riuscita a replicare lo stesso successo, attirando sia fan storici che nuovi spettatori. Ambientata nello stesso universo e ispirata ai personaggi del gioco, Arcane racconta la storia di due sorelle, Vi e Jinx, profondamente legate ma che il destino ha messo su due schieramenti opposti. La loro vicenda personale si intreccia a una più ampia guerra sociale e ideologica. Da un lato troviamo coloro che desiderano un cambiamento radicale, dall’altro chi, invece, preferisce mantenere le tradizioni e il passato.

La serie tv fonde sapientemente l’animazione tradizionale disegnata a mano con una CGI straordinaria, creando un’esperienza visiva mozzafiato che cattura lo spettatore fin dalla sigla e fino all’ultimo episodio andato in onda a novembre 2024.

Netflix ha centrato ogni aspetto con Arcane, che è diventata la serie più vista sulla piattaforma dopo appena una settimana dal suo debutto. Non solo i fan di League of Legends sono rimasti entusiasti, ma anche un pubblico completamente nuovo, estraneo al mondo del videogame, è stato attratto dalla narrazione avvincente e dalla qualità visiva di questa serie. Dopo una prima stagione straordinaria, dunque, l’attesa per la seconda era altissima e abbiamo dovuto aspettare non poco tempo prima che finalmente sbarcasse sulla piattaforma Netflix.

La seconda stagione, però, ha rappresentato anche il canto del cigno lasciando una grande fetta del pubblico delusa e amareggiata. Non tanto per la sua messa in scena, emozionante e visivamente impressionante, ma per il poco tempo riservato alle diverse storyline. In moltissimi infatti sono rimasti delusi dalla risoluzione frettolosa della storia di Jinx, di Vi e degli altri protagonisti. Christian Linke, creatore della serie animata, ha deciso di rispondere a queste critiche in un’intervista rilasciata a TechRadar.

Durante l’intervista, Linke ha affrontato direttamente le osservazioni mosse al ritmo della serie, che secondo alcuni spettatori è sembrato accelerato e poco approfondito. In molti hanno inoltre notato come alcuni personaggi principali siano stati messi in secondo piano a favore di altre trame narrative. Il creatore non ha respinto queste critiche, ma al contrario, ha assicurato che lui e il team di produzione terranno conto di questi feedback per migliorare il lavoro futuro.

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