2) MR. ROBOT
La seconda delle 5 Serie Tv è Mr. Robot. Il protagonista è un ragazzo molto particolare: Elliot Anderson, interpretato da Rami Malek (Una Notte al Museo, Battleship, The Master). Un attore di origini egiziane che in questa serie dà una prova magistrale. Si tratta di un hacker sociopatico e depresso, con un timbro di voce lento e pacato, occhi grandi e sporgenti evidenziati da profondi occhiaie. Parla poco con le persone. Le sue abituali frequentazioni sono una spacciatrice (Shayla) e un’amica di lunga data (Angela), oltre al suo datore di lavoro (Gideon). Il suo vero compagno è un amico immaginario con il quale prende decisioni e parla assiduamente. Esso risulta un notevole stratagemma per stravolgere il cliché della quarta parete (insomma, dello schermo): siamo forse noi stessi il suo fantomatico amico?
Un personaggio introverso che più che chiudersi in se stesso parla con gli spettatori della serie di cui è protagonista: fantastico!
Rami Malek sembra nato per questo ruolo tuttavia un altro personaggio è introverso ed enigmatico quanto lui: Martin Wallström interpreta l’oscuro Tyrell Wellick, molto fragile ma allo stesso tempo cinico e spietato, a limite della pazzia, che si contrappone perfettamente al protagonista.
Elliot Anderson è molto simile al protagonista di Fight Club non solo nell’aspetto fisico ma anche nella caratterizzazione emotiva. Il personaggio interpretato da Edward Norton è introverso, chiuso in se stesso e distante dal mondo che lo circonda. Trova apparente ristoro in gruppi di sostegno per malati terminali per poi fondare un club tutto suo: il Fight Club. Le similitudini tra il film e la serie sono molteplici, e se vi è piaciuta la pellicola non potete perdervi Mr. Robot.
3) DAREDEVIL
“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”
Quando parliamo di supereroi immediatamente pensiamo a questa massima pronunciata dal caro e vecchio Zio Ben del primo Spider- man.
Ma come possono dei supereroi essere introversi?
Spesso è proprio questa loro caratteristica a renderli ciò che sono. Portano un peso che non possono condividere facilmente con tutti. Di conseguenza tendono a chiudersi maggiormente in se stessi, lottando da soli con tutte le difficoltà.
Daredevil è uno di questi. Oltre alla grande responsabilità di difendere il suo quartiere, Hell’s Kitchen, Matt deve combattere anche con la sua condizione di “non vedente”. Matt Murdock è inoltre un avvocato che aiuta i bisognosi in una città di corrotti. Non vive una delle più rosee situazioni. Gli amici non gli mancano: Foggy, Karen, Claire. Eppure , alla fine, li allontana continuamente nonostante i loro tentati di aiutarlo e stargli vicino.
Nella serie però c’è un altro personaggio “introverso”: Wilson Fisk.
Interpretato magistralmente da Vincent D’Onofrio, Fisk è uno dei cattivi Marvel più interessanti mai creati. È un villain carismatico ma allo stesso tempo “timido” e misurato. Ha un solo amico, il suo assistente Wesley e l’amore per una donna, Vanessa. Sono le uniche due persone che lo sostengono e lo amano veramente. A causa del suo passato Wilson si è isolato dal mondo divenendo uno spirito chiuso e riservato. Il suo desiderio è quello di conquistare la città in cui è cresciuto e nulla potrà impedirglielo, o forse no…
La presenza di questo personaggio e l’ottima caratterizzazione degli altri mi ha fatto amare la prima stagione. Se amate i supereroi e questa loro vena introversa, ma ve la siete persa, recuperatela il prima possibile.
(Discorso molto simile per le altre due serie Marvel/Netflix: Jessica Jones e Luke Cage)