2) Boris
“Boris” non è una Serie Tv, “Boris” è un’opera rivoluzionaria. La dissacrante comicità e l’autoironia con cui viene affrontato il tema della produzione televisiva italiana ha colpito tanto il pubblico da aver creato un vero e proprio lessico condiviso da tutti i fan che abbiano sclerato con Stanis, bestemmiato con Biascica, abbaiato con Corinna, smarmellato con Duccio o gridato con René. Luca Manzi ha portato in scena una vera e propria chiave di lettura della nostra società, dove si vive costantemente illusi di fare qualcosa di bello, di perseguire la via della qualità, mentre invece si stanno portando avanti le cose “alla cazzo di cane”, come direbbe lo stesso Ferretti. Nel suo prendere in giro la quantità, “Boris” è divenuta di diritto la capofila di un movimento reazionario che vuole dire basta a queste orride produzioni che ammorbano i nostri palinsesti: siete d’accordo vero?!