5) Westworld: “Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?“
Se siete arrivati fino a questo punto e ancora non avete trovato il tema che fa per voi non temete. Ora vi presentiamo un jolly. Una Serie Tv maiuscola e monumentale che vi permetterà di spaziare in un orizzonte talmente vasto nel quale potrete cucire la vostra tesina a pennello sulle vostre esigenze. Westworld. Questo prodotto distopico e futurista vi darà l’opportunità di viaggiare con medesima efficacia delle opere di Aldous Huxley fino al futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, sul tema della fiducia nelle macchine (vi ricorda qualcosa?).
Avrete poi l’opportunità di coinvolgere i sonetti di Shakespeare tanto quanto le opere registiche di Stanley Kubrick. La capacità di questa Serie Tv di interrogarsi (e farci interrogare) sui grandi temi tipici dell’ermeneutica filosofica occidentale “chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?” vi garantirà di spaziare dal concetto di “iperuranio” di Platone fino alla “Critica della ragion pura” di Immanuel Kant. Soffermandovi principalmente sul concetto leibniziano di “appercezione“ che in Kant si declina nel famoso “Io penso” (appercezione trascendentale).
L’unico limite che avrete se sceglierete di prendere spunto da Westworld sarà quello che voi stessi deciderete di darvi. Nell’arte ad esempio potrete citare con medesima forza ed efficacia sia l’espressionismo di Dalì, soffermandovi sulla tecnica del trompe-l’oeil (l’inganno dell’occhio), che sul post-impressionismo di Edward Munch (ad esempio con la serie su “il vampiro“).
Alla fine di questo percorso potrete anche calarvi negli aspetti storici della prima parte del Novecento, collegandovi al secondo periodo futurista e al cambiamento epocale che avviene in Europa tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. E, perchè no, imbastire uno straordinario parallelo tra i due Ford: Robert, quello che nella serie è interpretato da Hopkins ed Henry, l’inventore della catena di montaggio, Le Opportunità e possibilità sono davanti a voi: non vi resta che coglierle!
ITALIANO: F. T. Marinetti “Il Manifesto del Futurismo”
FILOSOFIA: I. Kant “La critica della ragion pura”
ARTE: S. Dali; E. Munch
INGLESE: W. Shakespeare “Sonetti” (Queste gioie violente hanno violenta fine)
STORIA: La prima parte del Novecento