6) Fleming – Essere James Bond
Per chi non lo sapesse, Ian Fleming era nientepopodimeno che la geniale mente dietro le storie di “James Bond”, la spia più famosa del mondo della cinepresa. Mat Whitecross ebbe l’ardire di raccontare per una volta non tanto le imprese di 007, quanto quelle del suo autore che negli anni della Seconda Guerra Mondiale venne coinvolto in un certo numero di operazioni di controspionaggio da parte della marina, riuscendo a svolgere il suo compito in maniera impeccabile…ma senza che tutto ciò interessasse granché il pubblico, troppo innamorato del personaggio per preoccuparsi anche del suo ideatore. Sigh.
5) Fortitude
Vi avevamo già detto qualche cosa di questa Serie ambientata tra i ghiacci, capace di unire introspezione, paura, tensione, amore, altruismo e violenza nella piccola cittadina di Fortitude, uno degli ultimi avamposti di civiltà nelle fredde isole Svalbard. La ragione per cui, nonostante la cervellotica e interessante trama, il cast stellare (Stanley Tucci e Dennis Quaid, mica briciole) e le riprese mozzafiato, non siamo rimasti particolarmente colpiti dalla creatura di Simon Donald è probabilmente la sua stessa indefinibilità, che unita al ritmo lentissimo della narrazione non è riuscita a scaldare i cuori del pubblico.