7) Spoiler dappertutto
La più banale delle nuove abitudini date dai moderni metodi di frazione delle serie tv è anche la più difficile da combattere, ancora oggi. Per quanto tanti colossi dello streaming abbiano adottato recentemente metodi diversi di distribuzione, il rilascio in blocco continua a essere costante. L’effetto più sfortunato (e inevitabile) del binge-watching è lo spoiler. Quando una serie viene resa disponibile in blocco non ci sono più regole: chi la vede per primo può parlarne per primo. Chi invece per scelta o semplicemente per motivi di tempo non può avvalersi del binge-watching, non può fare altro che sperare di sopravvivere in un campo minato. Quei programmi che propongono un episodio a settimana hanno un vantaggio per quanto riguarda la discussione che si accende attorno alla serie. In più si mettono dalla parte dei fan, creano un’esperienza collettiva vera e propria, mettendo tutti sulla stessa barca in attesa della prossima puntata.
Dall’altra parte, il binge-watching è spesso spietato. Se uno spettacolo viene distribuito in un unico blocco, ogni spettatore è artefice del proprio destino, il che significa che nessuno sarà mai perfettamente allineato. C’è anche da dire che, dal momento in cui grandi titoli hanno recentemente adottato il rilascio settimanale (basti pensare all’ultima fantastica stagione di Better Call Saul), si potrebbe parlare di un “pericolo scampato”. Nel senso che, nell’era del tutto e subito, forse anche lo spoiler non rappresenta più uno scoglio fastidioso. È come se anche lo spoiler sia improvvisamente diventato aggirabile, questo perché la discussione non trova più la stessa importanza che aveva prima. Da una parte è un bene, ma dall’altra questa dinamica sta impoverendo tantissimo l’analisi e la collettività nel discutere di ciò che si vede.