2) Gunther – F.R.I.E.N.D.S.
Parliamo di Gunther, un personaggio tristemente bidimensionale che vive solo in funzione della sua inappagata cotta per l’irraggiungibile Rachel. E già questo lo rende un personaggio per cui provare pena.
Povero Gunther, costantemente friendzonato, preso in giro, emarginato e dimenticato, anche se al Central Perk lavora solo lui. Come non provare simpatia per questo personaggio, sempre deluso, che in dieci anni della Serie Tv avrà detto sì e no quattro battute?
Sappiate che siete delle brutte persone se non provate neanche un po’ di pena per lui.
3) Daryl Dixon – The Walking Dead
Io voglio tanto bene a Daryl che sorvolo sul suo lato psicopatico ed omicida, per concentrarmi sul suo lato più segreto.
Figlio di una madre alcolizzata, morta prematuramente e di un padre violento, che abusava fisicamente e psicologicamente dei figli, con un fratello delinquente e desaparecido, Daryl è quello che non si lava da una vita, che non ha svaghi non dico sessuali, ma neanche sentimentali soddisfacenti. Uno che, da bambino, s’è perso nei boschi e nessuno è andato a cercarlo, ma è tornato a casa da solo, coi propri mezzi.
Povero, povero Daryl, qui la piccola fiammiferaia gli fa un baffo.
Ve la ricordate la sua espressione quando sparano a Beth? O quando si brucia con la sigaretta? Quando pensa di morire per le mazzate di Lucille e invece Negan ha piani diversi? O quando tutti hanno qualcuno o qualcosa per festeggiare, ma lui no? O ancora, quando, con studiata crudeltà, viene torturato con una delle canzoni più fastidiose della storia della musica mondiale?
Chi dimentica è complice.