Non sempre una Serie Tv va giudicata dalla copertina. In alcuni casi i pilot sono decisamente meno significativi di quanto crederemmo. È certo forte la tentazione di buttare tutto all’aria e abbandonare ogni buona disposizione di fronte a un esordio mediocre. Nello stesso tempo però sentiamo quella vocina che ci spinge a continuare. A dare ulteriore credito al racconto. In alcuni casi la nostra perseveranza viene premiata, in altri vediamo confermate le nostre impressioni iniziali. Proviamo a passare in rassegna alcune Serie che ci hanno lasciati un po’ perplessi nella première e scopriamo insieme se nel proseguo sono riuscite a riabilitarsi o meno.
1) The OA
La Serie Tv targata Netflix si è presentata senza grosse aspettative e con una campagna virale decisamente limitata. Nonostante questo, la forza del racconto e l’originalità delle tematiche hanno dato una spinta fortissima all’affermazione definitiva dello Show nel palinsesto seriale dell’ultimo anno e mezzo. Di questa Serie abbiamo già approfondito diversi aspetti, dalla forza del racconto alle numerose teorie e easter eggs.
Per questo motivo ci concentreremo qui più diffusamente e specificatamente sull’episodio di esordio. La narrazione si apre con il misterioso ritorno a casa di Prairie dopo anni di assenza e le speranze dei genitori ormai sopite. Colpisce da subito (negativamente) l’aspetto miracolistico. Prima il tuffo dal ponte che lascia illesa la ragazza, poi la vista riacquistata. Storciamo un po’ la bocca di fronte a questo elemento ‘supernatural’ e ci aspettiamo già uno stile da teen-drama farcito di tematiche sci-fi. Si avanza stancamente nella vicenda con una première che si protrae per oltre un’ora e i cui titoli di testa si aprono solo al minuto 57.
Finiamo per rimanere interdetti, confusi e disorientati. Ma nello stesso tempo sentiamo di voler dar fiducia a Prairie. Di assecondarla e accettare la cosiddetta sospensione dell’incredulità. E nel proseguo della vicenda non ci pentiamo di aver dato credito a The OA, capace di restituire, soprattutto nel finale, una profondità narrativa impensata.