Ammettiamolo. L’estesissima campagna pubblicitaria messa in atto da Netflix ha sortito il suo effetto. Anche noi abbiamo iniziato questa Serie Tv con la forte curiosità di scoprirne il valore. Pur avendo già messo in conto il lato trash il pilot mostra una certa stanchezza e pressappochismo nel presentare la vicenda. Santa Clarita Diet non ci appare né una comedy né una Zombie Series. Anche il lato ironico risulta poco segnato nonostante emerga già la maestria di Timothy Olyphant nel ruolo del marito di Sheila (Drew Barrymore).
Il risultato è incerto e non del tutto convincente. La Barrymore a tratti infastidisce nei suoi modi e nella sua insaziabile vivacità (e voracità) post-trasformazione. La giovane figlia (Liv Hewson) nonostante l’estemporaneità interpretativa porta avanti una trama secondaria che sa di già visto. La tentazione di abbandonare la Serie è forte. Sarebbe però un parziale errore. Gli appena dieci episodi e la leggerezza del tema inducono comunque a proseguire la visione. E al termine della stagione possiamo dirci piacevolmente intrattenuti e con qualche risata in più nella nostra vita.
