Se tempo fa abbiamo parlato di serie tv tratte da romanzi che ci piacerebbe tanto veder realizzate prima o poi (qui trovate tutti i titoli), concentrandoci in particolare sul genere fantasy, oggi vogliamo dare un’occhiata ad alcuni prodotti seriali che nascono come trasposizione per il piccolo schermo di famose opere letterarie. Non sempre è stato facile creare lo stesso coinvolgimento e ricevere lo stesso entusiasmo con cui i lettori hanno accolto i loro testi preferiti, vista soprattutto la libertà con cui i registi hanno scelto di adattare i libri in questione. Eppure in alcuni casi il risultato ha superato le aspettative.
Spesso gli spettatori divorano le puntate ignorando che dietro ciò che stanno guardando ci sia in realtà il talento incredibile di autrici o autori pluripremiati. Quindi, ora vi offriremo una lista di serie televisive che forse non avete mai saputo fossero state tratte da uno o più romanzi.
Scopriamo insieme 7 serie tv insospettabilmente tratte da romanzi di successo.
1) Foundation
Foundation, serie tv statunitense di fantascienza prodotta da Apple TV+, mantiene il titolo dall’immensa opera letteraria da cui è liberamente tratta: il Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov, l’autore forse più conosciuto del genere sci-fi. Gli appassionati del lavoro dello scrittore, iniziato nel 1951 con la pubblicazione del primo volume della trilogia principale (Fondazione) e conclusosi nel 1992 con l’uscita del secondo prequel e ultimo romanzo della saga (Fondazione anno zero), potrebbero non aver apprezzato le numerose differenze tra opera originale e trasposizione, ma il produttore David S. Goyer non sembra aver intenzione di rinunciare al progetto tanto presto.
Dopo i 10 episodi che compongono la prima stagione (qui la nostra recensione), Goyer ha infatti dimostrato di avere molto a cuore questa serie. Il suo sogno sarebbe procedere ancora con le riprese, sfruttando tutto il potenziale offerto dalla geniale mente dell’autore russo, fino a sviluppare materiale per almeno 80 episodi.
2) Firefly Lane
Firefly Lane (L’estate in cui imparammo a volare) non è nata fin dall’inizio come una serie televisiva. La produzione Netflix, che ha fatto il suo ingresso sulla piattaforma di streaming il 5 febbraio 2021, viene prima di tutto dalla penna della pluripremiata scrittrice statunitense Kristin Hannah. L’omonimo romanzo, pubblicato per Mondadori nel 2014, è stato seguito dalla pubblicazione, sempre per la collana Oscar Bestsellers di Mondadori, dal romanzo dal titolo Vola via (2019), incentrato ancora sul profondo legame tra Tully Hart e Kate Mularkey, nella serie rispettivamente interpretate da Katherine Heigl e Sarah Chalke.
Non basta certo un solo volume per raccontare la storia di un’amicizia potente e unica come la loro, così come non è sufficiente un’unica stagione per restituirne ogni sfumatura. Dall’adolescenza all’età adulta, dalla scuola al lavoro, dalle prime cotte ed esperienze alla creazione di una famiglia. Il loro rapporto si evolve e assume forme diverse con il passare del tempo e, anche se in più di un’occasione rischia di sgretolarsi a causa di insicurezze e dubbi, sappiamo che Tully e Kate non potranno mai smettere di volersi bene.
3) Altered Carbon
Le atmosfere cyberpunk e distopiche che hanno caratterizzato Altered Carbon, distribuita da Netflix dal 2018 al 2020 per un totale di 2 stagioni, sono quelle create dallo scrittore inglese Richard Morgan. L’autore, che nel 2002 aveva pubblicato il primo romanzo della trilogia con protagonista Takeshi Kovacs, intitolato Bay City, non avrebbe mai immaginato che dalla sua fantasia potessero nascere anni dopo una serie tv, un lungometraggio d’animazione (Altered Carbon: Resleeved) e due fumetti. Eppure, la sua capacità di unire l’azione e il noir a uno scenario metropolitano caotico e fin troppo informatizzato, ha conquistato il pubblico.
La trilogia originale è quindi composta da Bay City, Angeli spezzati e Il ritorno delle furie, anche se la serie fantascientifica, che si è conclusa con la seconda stagione, ha dovuto apportare numerosi cambiamenti alla trama del secondo romanzo, quasi impossibile da trasporre senza l’utilizzo di un budget spropositato. Inoltre, non tutti sono in grado di apprezzare il controverso stile di scrittura di Morgan, e per questo motivo il prodotto Netflix è stato limato e adattato per l’intrattenimento di un pubblico più ampio.
4) Passeggeri notturni
Nel febbraio 2020 veniva distribuito su RaiPlay Passeggeri notturni, una serie televisiva tutta italiana tratta dall’omonima raccolta di racconti dello scrittore e politico Gianrico Carofiglio, e da un’altra raccolta di racconti dello stesso autore, intitolata Non esiste saggezza. Con 10 episodi brevi, della durata di circa 13 minuti ciascuno (uniti poi anche nella versione di un unico film a capitoli di 90 minuti), la serie di Riccardo Grandi utilizza un cast di alto livello per riprodurre sul piccolo schermo tutte le sfumature tragiche e psicologiche delle storie nate dalla penna di un grande autore.
A tenere le fila di tutti racconti c’è Enrico (interpretato da Claudio Gioè), speaker radiofonico che, per intrattenere gli ascoltatori di RadioFuturo, ogni volta ascolta i drammi e le insicurezze di persone come tante, di donne e uomini che chiamano per avere consigli o per confessare ad altri i propri dubbi. Passeggeri notturni è il ritratto di una società variegata e intrappolata in un’immobilità da cui sembra apparentemente impossibile liberarsi.
5) Dietro i suoi occhi
La miniserie britannica distribuita da Netflix ormai un anno fa, il 17 febbraio 2021, è in realtà basata sull’omonimo romanzo di Sarah Pinborough, pubblicato in Italia per Piemme nel 2017. Rispetto alla sua trasposizione seriale, il thriller erotico e psicologico della scrittrice britannica ha riscosso molto successo, tanto da essere pubblicato in venticinque paesi. Dal romanzo, la serie prende un inizio che trascina e cattura lo spettatore fin dal primo momento ma poi, per amore di colpi di scena non sempre riusciti, complica gli intrecci della trama e rende caotico il racconto della protagonista Louise Barnsley (interpretata da Simona Brown).
I giudizi positivi della critica riscossi dal romanzo non sono bastati a Netflix per creare una serie che mettesse d’accordo lettori e spettatori e riuscisse a appassionarli fino in fondo, eppure Dietro i suoi occhi aveva grandi potenzialità.
Sapevate che Dietro i suoi occhi facesse parte delle serie tv tratte da romanzi?
6) The Night Manager
I fan del giallo e dei prodotti di spionaggio avranno sicuramente riconosciuto lo stile di John le Carré nella miniserie britannica statunitense intitolata The Night Manager. Tratta dal romanzo Il direttore di notte, edito per la prima volta in Italia nel 1994 dalla Collana Omnibus della Mondadori, la serie del 2016 è composta da 6 episodi di circa un’ora e sfrutta tutte possibilità offerte da un cast stratosferico. A interpretare Jonathan Pine, ex soldato dell’esercito britannico protagonista della storia, è un elegantissimo Tom Hiddleston, accompagnato da co-star altrettanto strepitose come Olivia Colman, Hugh Laurie, Tom Hollander, Tobias Menzies e molti altri.
Tra le serie tv tratte da romanzi nominate finora, The Night Manager è sicuramente quella che ha riscosso il maggior successo, ricevendo non solo un gran numero di consensi da parte della critica, ma riuscendo anche a portare a casa undici riconoscimenti (tra cui due Emmy Awards e tre Golden Globes) su trentasei candidature totali. Un risultato decisamente grandioso per la BBC One che he avuto il coraggio di mettere mano all’opera di un grandissimo scrittore.
7) House of Cards
La storia di uno dei political drama più conosciuti e apprezzati di sempre, House of Cards, è decisamente interessante. Se la serie statunitense creata da Beau Willimon è nata come adattamento dell’omonima miniserie televisiva britannica del 1990, al tempo stesso è anche una libera interpretazione della trilogia di romanzi dell’autore inglese Michael Dobbs. La saga, composta da House of Cards, House of Cards 2: Scacco al re e House of Cards 3: Atto finale, ha per protagonista Francis Urquhart, esponente del Partito Conservatore dopo la fine del governo di Margaret Thatcher.
Sebbene ambientazione e personaggi principali siano differenti rispetto all’originale cartaceo, la trasposizione statunitense di House of Cards ne mantiene e rielabora comunque alcune caratteristiche (a partire dal nome del protagonista: Francis/Frank) e sfrutta tutte le conoscenze e le esperienze politiche di Michael Dobbs per dare vita a qualcosa di originale e apprezzato in tutto il mondo. Intrighi, accordi, tradimenti e manipolazioni sono all’ordine del giorno in qualsiasi sistema politico.