5. Raga, si è fatta una certa…
Dicevamo che non siamo proprio asociali per pura scelta, ma non è del tutto vero: siamo pure dipendenti, e la dipendenza porta ad azioni un po’ sconsiderate, tipo abbandonare una serata con gli amici perché sai che a breve ci sarà la diretta di The Walking Dead e tu devi per forza seguirla.
I tuoi amici penseranno che alle due di notte tu li stia abbandonando per un incontro amoroso, ma l’unica connessione che si stabilirà sarà quella Wi-fi.
Ancora peggio, avete presente quando ogni due anni circa esce una nuova stagione di Sherlock, rigorosamente il primo di gennaio, e fino alla fine non volete ammettere a voi stessi che in cuor vostro sperate che nessuno vi inviti a trascorrere il capodanno in montagna per non perdervi la diretta? Io sì. Ma tanto nessuno mi invita in montagna, vedi punto 4.
6. Cosplay
Ci sono poche cose che nella vita deludono più di impegnarsi completamente in qualcosa e non vedere il proprio lavoro riconosciuto.
Questa, amici, è la vita del cosplayer. Investe capitali e tempo nella realizzazione della replica perfetta di un costume, ovviamente procrastinando fino a dover passare notti insonni sulla cucitrice, tutto per arrivare al momento fatidico della fiera e imbattersi nel soggetto che vanificherà ore e ore di lavoro scambiando il tuo personaggio per un altro completamente differente.
Provate a fare il Cosplay di Missy, rigenerazione del Master (Doctor Who), e contate quante persone vi chiederanno se siete Mary Poppins.