Se si parla di attualità non si può non menzionare la Serie che più di tutti i suoi predecessori (a parte l’improprio modello di Dr. House – Medical Division) è stata in grado di modernizzare il racconto di Sir Arthur Conan Doyle. Sherlock ha così creato attorno a sé, nonostante il numero limitato di episodi un fandom eccezionale. L’interpretazione sopraffina di Benedict Cumberbatch vale più di molte parole. Le storie si rifanno all’originale ambientando però il tutto nel tempo presente e creando così le giuste variazioni alla trama, tali da rendere il racconto attualissimo e assai partecipativo. Appassiona, intriga, coinvolge e non stanca mai.
2011) Il trono di spade / Black Mirror
Annus mirabilis del mondo seriale è il 2011 capace di regalarci due assoluti capolavori tra i maggiori dell’intera storia delle Serie Tv. Il 17 aprile su HBO debutta Il trono di spade, adattamento televisivo del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin. Tra creature leggendarie e scontri titanici la Serie si sviluppa come un racconto colossale che ci appassiona e ci trasporta con la mente. Un simile coinvolgimento del pubblico mancava forse dal modello di Lost, capace di far parlare di sé tra teorie e analisi approfondite.
A dicembre è invece il turno dell’opera magna di Charlie Brooker, Black Mirror che rilancia il genere distopico nelle Serie Tv con una serie di racconti di fortissima attualità. La critica mirata si concentra spesso e volentieri sulla tecnologia ma al centro di tutto è sempre e solo l’uso che l’uomo ne fa e le contraddizioni della natura umana. Una raffinata analisi sulle discrasie della modernità che inquieta e ispira episodio dopo episodio.
