Il 15 settembre 2024 si terrà la storica cerimonia degli Emmy Awards, anche noti come gli Oscar della televisione. Gli Emmy Awards sono infatti i premi più prestigiosi del piccolo schermo. Come ogni anno, anche questa 76ª edizione si prospetta competitiva (qui tutte le candidature dell’edizione del 2024). Con attori e serie tv meritevoli di un premio. È anche vero che quest’anno è stato pieno di nuove sorprese con imprevedibili serie tv di grande successo. Da show come Fallout e Shōgun, fino a miniserie come Baby Reindeer e Ripley, fino alle immancabili The Crown e The Bear. Insieme nuovi ingressi come Slow Horses, che è alla sua terza stagione. E a grandi ritorni con The Morning Show, nuovamente candidata dopo 4 anni, anch’essa per la terza stagione. Oggi, però, parleremo degli attori candidati agli Emmy 2024 che ne meriterebbero uno.
Tra gli interpreti troviamo così attori premio Oscar, nomi di Hollywood e iconici volti del piccolo schermo. Tra cui Bob Odenkirk, che, mai vincitore di un Emmy, nonostante ne abbia meritato più di uno negli scorsi anni, potrebbe aggiudicarsi quello come miglior attore guest star in una serie tv comica. Una categoria che quest’anno vede in testa The Bear e Saturday Night Live, seguiti da Hacks e Only Murders in the Building. Non è facile scegliere chi sia più o meno meritevole del prestigioso riconoscimento. Ma vediamo insieme alcuni attori che per la loro performance dovrebbero ottenere l’ambita statuetta.
Ecco 7 attori candidati agli Emmy 2024 che meriterebbero di vincere
Attori candidati agli Emmy 2024 – Bob Odenkirk
Se si pensa a Bob Odenkirk, non si può non pensare al suo straordinario Saul Goodman. Personaggio che, prima con Breaking Bad, poi con Better Call Saul, è entrato nel cuore e nell’immaginario di migliaia di spettatori. Sembra quindi, ancora più incredibile, che Bob Odenkirk non abbia mai vinto un Emmy Award. Essendo inoltre stato candidato 6 volte, e solo per Better Call Saul. Quest’anno l’abbiamo visto in una delle serie tv più amate di tutti i tempi che continua ancora ad essere annoverata come comedy: The Bear. Bob Odenkirk, insieme a molti altri, è stato tra le guest star di una delle migliori puntate dello show, tra le più caotiche e stressanti.
La sesta puntata della seconda stagione, della durata di un’ora, presenta e descrive la famiglia Berzatto.
Si è trattato di qualcosa di mai visto, neanche in The Bear. Con un cast di guest star davvero incredibile, che ha aumentato l’eccezionalità dell’episodio. Tra questi Bob Odenkirk nel ruolo dello zio Lee. Protagonista non solo del momento apparentemente più disteso e di festa precedente alla cena, ma anche di quello immediatamente successivo e cioè la cena stessa. Una delle più lunghe sequenze di tensione nella Storia delle serie televisive. Interprete di un monologo crudo e offensivo nei confronti del personaggio di Michael, ottimo anche Jon Bernthal, candidato nella stessa categoria.
Se all’inizio della sesta puntata lo zio Lee sembrava un personaggio, forse non mite, ma che cercava comunque di mantenere una certa armonia, nel corso dell’episodio si rivela l’esatto contrario. Dando addosso a Mickey, mettendolo di fronte alle proprie difficoltà e al proprio obiettivo di vita e creando la “famosa scena della forchetta“. Punto di partenza di quella tensione sempre più alta che non si abbandonerà mai, neanche nel finale. Bastano pochi minuti sullo schermo a Bob Odenkirk per dar vita a un personaggio che rimane impresso. Una figura che si ama e si odia al tempo stesso, elemento fondamentale della puntata.
Attori candidati agli Emmy 2024 – Jamie Lee Curtis
Anche Jamie Lee Curtis, premio Oscar per Everything Everywhere All at Once, è stata una delle guest star della sesta puntata della seconda stagione di The Bear. E anche lei si è guadagnata la candidatura come attrice guest star. Interprete della madre di Carmy, Natalie e Michael, Donna contribuisce a quell’atmosfera tesa e snervante che pervade l’intero episodio. Schiacciata da una tradizione con una cena piena di regole alle quali non si può non sottostare. Altrimenti si decreterebbe il totale fallimento del Natale e dell’unico momento dell’anno per stare tutti insieme.
Donna Berzatto è travolta dall’organizzazione. Pietanze da infornare, scaldare, preparare. Fornelli da accendere, spegnere, insieme ad altri piatti da controllare, con un timer che suona in continuazione. Tutto intervallato da un bicchiere di vino di troppo, tra un tentativo e l’altro di far riappacificare i fratelli. Non perdendo poi un attimo per lamentarsi invece della figlia Natalie.
Il personaggio interpretato da Jamie Lee Curtis appare così tanto fuori dagli schemi, quanto folle e commovente. Incapace di star bene, di non sentirsi usata e completamente travolta da un continuo stress. Uno stress solo esteriormente dato dalla preparazione della cena. Una cena perfetta per tutti coloro che, come dice lei stessa, mai hanno fatto qualcosa per lei. Una cena che diventa uno sfogo per la sua solitudine, il suo alcolismo, il suo amore e rancore per i figli. Ognuno con la propria vita e che si sono, forse, a volte, dimenticati di lei. Che sia vero o no, The Bear lo lascia a margine. E l’attrice è talmente convincente nei panni di una donna alle prese con una personale devastazione interiore, che ogni fatto scatenante e apparentemente assurdo, è verosimile e intenso. Un pugno nello stomaco per qualsiasi spettatore.