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7 attori delle Serie Tv candidati ai prossimi Emmy che meritano assolutamente di vincerne uno

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Attori candidati agli Emmy 2024 – Walton Goggins

Serie tv Fallout (640x360)
Walton Goggins nel ruolo del Ghoul in Fallout

Per quanto Fallout sia stata un’ottima sorpresa, l’attore e produttore statunitense non è stato da meno. Walton Goggins è uno dei volti più noti del piccolo e grande schermo internazionale. Dal detective Vendrell in The Shield fino allo spietato Broyd Crowder di Justified, passando per numerosi film tra cui si ricordano Miracolo a Sant’anna, Predators, Django Unchained, Lincoln, The Hateful Eight, Ant-Man and the Wasp, e per altri ruoli in serie tv come Sons of Anarchy, Six e Deep State. C’è però da dire che forse quasi nessuna di queste ottime interpretazioni è paragonabile al Ghoul di Fallout. Goggins, candidato come miglior attore protagonista in una serie drammatica, è il primo personaggio che vediamo all’inizio dello show. Allo scoppio di quelle bombe nucleari che devasteranno il mondo in superficie.

Walton Goggins in quella straordinaria prima sequenza dello show è carico di empatia nel tentativo di salvare lui e la propria figlia.

Già prima di quel terribile attentato all’umanità lo vediamo turbato nel dover presenziare a una festa di bambini nei panni di un personaggio televisivo. Venendo però emarginato e deriso. Se nel corso delle successive puntate di Fallout ci chiediamo che fine abbia fatto quella figura che ricordiamo aver visto fuggire dalla fine del mondo, la risposta arriva. Ma quando lo rivediamo è il Ghoul. Dalla pelle raggrinzita e ruvida, mutati dopo una continua e prolungata esposizione alle radiazioni, i ghoul sono mostruosi. Pronti e capaci solo di attaccare gli esseri umani o qualsiasi altro essere vivente nel raggio di pochi metri.

Ma non Walton Goggins, perché lui appartiene a una piccola cerchia di ghoul.

Quelli che hanno mantenuto il proprio intelletto, le propria abilità motorie, fisiche e di linguaggio. Anzi, lui è un assassino infallibile e senza pietà, ma consapevole. Ha un solo scopo e passa sopra a qualsiasi brutale atto per raggiungerlo. Prima di essere un ghoul, lui era però Cooper Howard, star di Hollywood. Innamorato solo della sua famiglia che viveva con lui sulle colline di Los Angeles. Un ottimo attore, un uomo semplice e mite nel rapporto con la moglie e la figlia. Ma esasperato dal mondo dello spettacolo. In particolare da coloro che volevano coinvolgerlo in una campagna di propaganda anticomunista. Attraverso il personaggio che interpretava in quei film western amati da migliaia di spettatori.

Ci sono molti flashback su chi fosse Il ghoul prima di diventare quell’essere terrificante, tanto esteriormente quanto interiormente, apparentemente privo vi sentimenti. Capace solo di uccidere, odiare, mutilare e distruggere. La traccia di umanità che solo verso la fine sembra intravedersi ha iniziato a scomparire quando lui era però ancora Cooper Howard. Come si scopre nel corso della serie, quando cioè viene a conoscenza di cosa realmente si nascondeva dietro quell’attacco nucleare che è l’incipit dello show. L’interpretazione di Walton Goggins è davvero degna di un Emmy Award, perché parte del successo di Fallout è dovuto al suo personaggio. Un’imbattibile killer, un villain dalla personalità complessa e stratificata, una figura che non si vede l’ora di approfondire.

Attori candidati agli Emmy 2024 – Anna Sawai

Attori candidati agli Emmy 2024
Anna Sawai nel ruolo di Mariko in Shogun

L’attrice e cantante giapponese Anna Sawai (5 curiosità sull’attrice giapponese), è una delle più popolari cantanti del Giappone, dove ha fatto parte di 2 gruppi musicali. Dopo alcuni ruoli minori sul piccolo schermo nel 2009 ha debuttato nel film Ninja Assassin, continuando poi la carriera come cantante. È poi nel 2019 che torna nel mondo della recitazione con la serie tv Giri / Haji – Dovere / Vergogna, seguita dal film Fast & Furious 9 – The Fast Saga, e gli show Pachinko – La moglie coreana e Monarch: Legacy of Monsters. Ecco che con la miniserie di Disney+ ha ottenuto la sua prima candidatura agli Emmy Awards come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.

Quello che Anna Sawai ha fatto in Shōgun è stato incredibile. Il personaggio di Mariko è protagonista di un’evoluzione tra le più riuscite delle ultime serie tv. E avviene in sole 9 puntate, considerando che si tratta di uno show corale che segue diversi personaggi. L’arco di trasformazione di Mariko passa attraverso più tappe. Tra cui la scoperta della sua discendenza, che all’inizio tiene nascosta e con la quale poi scende a patti. Diventando dapprima fedele seguace di un sistema e poi padrona della propria vita.

Le coraggiose scelte che compie, l’allontanamento da chi poteva proteggerla, così come l’affermazione della grande guerriera che è sempre stata, la conducono verso una consapevolezza delle proprie capacità e della propria libertà. Pronta a rischiare la propria vita e sacrificarsi per qualcosa che va oltre il rispetto, la riverenza e gli obblighi. Oltre tutto ciò che ha sempre regolato la propria esistenza. Che Anna Sawai meriti un Emmy per la sua interpretazione di Mariko è una certezza.

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