2) Jon Hamm
Mad Men è stata una Serie Tv di straordinario successo. La sceneggiatura, i dialoghi, gli stessi attori sono superlativi, così come la storia in sé. Eppure, chiunque abbia seguito questo show, conosce la malinconia che avvolge ogni episodio. Il cuore assorbe la tristezza come una spugna, divenendo un tutt’uno con quello che provano i personaggi, con quello che prova IL personaggio (Don Draper). Il successo, il potere, la ricchezza tentano di colmare il vuoto con cui si convive, perché ogni libro, ogni mass media, persino i nostri familiari ci hanno educato in questo modo.
Ci viene detto che raggiungendo la fama si potrà raggiungere la felicità stessa, perché la favola de “i soldi non fanno la felicità” in realtà è solo un’idiozia.
La Serie Tv Mad Men scardina tutto questo. Ci mostra quanto la mascolinità che impedisce a un uomo di lasciarsi andare alle proprie emozioni sia tossica, sbagliata, e quanto invece sia importante avere qualcuno al proprio fianco. La delusione verso la vita diventa pian piano una certezza, costringendo persino chi guarda a porsi delle domande su cosa, nella realtà, abbia davvero valore.
Nel 1960 ci viene mostrato quello che a occhi estranei potrebbe sembrare l’uomo più felice al mondo, Don Draper: donne, lusso, piccoli piaceri della vita che coinvolgono il fumo, l’alcol, il sesso. Ebbene, è proprio lui – invece – a essere l’anima più tormentata. Ammettiamolo: Don Draper soffre di depressione. Lo si intuisce in quasi ogni episodio, dal dolore provato in seguito alla perdita dei suoi cari – sia fisica, che affettiva –, dal modo in cui tenta di soffocare quel vuoto inspiegabile con l’abuso di alcol.
Si assiste a una distruzione lenta, causata da lui stesso, in un’epoca in cui parlare del proprio malessere interiore era un tabù, era strano, specialmente per un uomo.
E così come Don affoga la propria dannazione nel bere, così fa il suo interprete. Hamm andò in riabilitazione a causa della sua dipendenza dall’alcol nel 2015. È stato un passo importante per lui, perché consapevole di avere un problema. La motivazione a voler uscire da quel limbo lo spinse a reagire al proprio malessere. Jon Hamm è un attore che ha conosciuto il successo un po’ tardi rispetto a molte celebrità del medesimo calibro. A 36 anni prende parte a Mad Men, dando prova del suo enorme talento.
Ma il raggiungimento della fama non cancella quello che è stato un passato oscuro.
Il seducente attore, così come il suo personaggio, ha infatti sofferto di depressione. Egli ha parlato apertamente dei suoi problemi con l’alcol e la malattia. In un’intervista al Daily Mail, Hamm ha dichiarato che la sua interpretazione di Draper è stata inspirata da suo padre, il quale era intelligente, furbo, gentile con le persone, il classico “amico di tutti”. Eppure, come il pubblicitario protagonista della Serie Tv, era un uomo sofferente. L’attore ha vissuto il divorzio dei suoi genitori, la morte della madre quando aveva soltanto 10 anni e la lenta malattia del padre. Fu un’esperienza durissima per Hamm.
Suo padre si ammalò di cancro, così come i suoi nonni. Guardarli soffrire lentamente, impotenti, fu l’ennesima sconfitta per l’attore che ricorda quel periodo come il più triste della sua infanzia. Perse la figura paterna a 20 anni e dopo aver lasciato la scuola cominciò a vivere nell’ombra della propria tristezza. Era depresso, restava a letto ogni giorno, dormendo sino al pomeriggio del giorno successivo, senza far mai nulla.
L’attore ha persino confermato di aver avuto dei pensieri riguardanti il suicidio, aggiungendo quanto possa essere “semplice” averli se si vive in quel modo, isolandosi da tutto e tutti. Fu proprio sua sorella a fargli realizzare di essere depresso e di aver bisogno di aiuto.
Dopo aver cominciato a essere seguito da un terapista, ricorrendo a vari psicofarmaci, capì che era quella la strada giusta da percorrere.
Gli antidepressivi e la terapia aiutano davvero, ti donano una nuova prospettiva quando sei perso nella tua stessa spirale. Cambiano il tuo modo di riflettere in positivo, facendoti pensare: okay, sto meglio, posso alzarmi questa mattina, fare qualcosa, andare a lavorare. Non restare a letto a non far nulla, posso tornare a essere il mio stesso motivatore.
Ancora oggi Hamm non ha concluso il suo percorso verso la guarigione, poiché guarire dalla depressione è difficile ma non impossibile. È una continua lotta con se stessi e lo stesso attore sa di essere “rotto”, nessuno può negarlo. Ma è ugualmente consapevole di essere forte abbastanza da poter superare ogni difficoltà.