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8 attori delle Serie Tv che sono morti suicidi

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Il peso della fama, una vita all’insegna di eccessi e vizi, la paura di fallire e l’assuefazione dal successo. I motivi che spingono un individuo all’estremo atto del suicidio sono riconducibili ad un profondo malessere che attanaglia le più profonde viscere dell’anima. Spesso e volentieri, dietro l’autodistruzione, si nasconde una paura primordiale, quella di fallire, quella di affrontare la vita e quella di essere dimenticati. Ed è forse quest’ultima motivazione che ha spinto celebrità di ogni tempo a decidere di mettere fine alla propria vita. Il mondo del cinema e delle Serie Tv è irto di esempi di persone che, schiacciati dalla paura, si sono lasciati sopraffare dal desiderio di morte.

8 storie tristissime, 8 tragedie, 8 anime spezzate … 8 attori delle Serie Tv fautori della loro fine!

JONATHAN BRANDIS

Un bambino prodigio che a soli 5 anni iniziava già a muovere i primi passi nel mondo del cinema e della Tv. Jonathan è noto soprattutto per aver interpretato la versione giovanile di Bill Denbrough nella miniserie It del 1990 e Bastien in La Storia Infinita 2. Apparve in moltissime altre Serie Tv tra cui persino La signora in Giallo. Brandis si suicidò all’età di 32 anni impiccandosi con una corda di nylon. Era ancora vivo quando alcuni amici si accorsero di lui ma non riuscirono a salvarlo, le ragioni che lo hanno spinto a questo atto estremo non sono del tutto chiare. Familiari, colleghi e amici hanno dichiarato che Jonathan, da tempo, era particolarmente assente e pensieroso. Spesso esponeva il suo pessimismo e la sua frustrazione legata ad una carriera mai decollata del tutto.

Jonathan è una vittima di se stesso e della disperazione che il mancato successo può instillare in un attore.

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SAWYER SWEETEN

L’ex baby star che, insieme al gemello Sullivan, fu una presenza fissa nella famosissima sitcom della CBS: Tutti amano Raymond.

Sawyer si è sparato davanti la casa dei suoi genitori in Texas a solo 19 anni.

Le ragioni del suicidio sono avvolte nel mistero ma un indizio giunge dalla sorella Madylin che, in un intervento sul suo profilo Facebook, invitò il prossimo a non trascurare le persone amate.

Che alla base di questo plateale gesto vi sia una dolorosa mancanza d’affetto?

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BRAD BUFANDA

Noto soprattutto per il ruolo di Felix Toombs nella Serie Tv, Veronica Mars, Brad Bufanda si è tolto la vita lanciandosi dal tetto del palazzo in cui abitava a Los Angeles. Il giovane attore stava vivendo un buon momento della sua carriera ma nonostante ciò era frustrato e sfiduciato. Sui suoi profili social aveva più volte attaccato l’industria del cinema postando foto in cui era mostruosamente dimagrito con la provocazione: “Troppo bello per Hollywood“. Un’altra volta arrivò persino a pubblicare la foto di un assegno di 40 dollari e la scritta “Fuck Hollywood”.

Brad Bufanda aveva solo 34 anni quando si suicidò!

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DAVID CARRADINE

Prima che Quentin Tarantino lo facesse diventare Bill nel suo capolavoro cinematografico, David Carradine era famoso per il ruolo di Kwai Chang Caine nella Serie Tv, Kung Fu degli anni 70′ e i suoi sequel. La vicenda legata alla sua morte è rimbalzata in tutto il mondo. David era a Bangkok per le riprese di un film quando venne trovato morto impiccato nella sua stanza d’albergo. Secondo i più le ragioni che hanno portato Carradine a impiccarsi sono collegate all’aver appreso di aver contratto un tumore inoperabile. Alcune prove però sembrano dimostrare che si sia trattato di un incidente causato da un gioco erotico finito male. Tuttavia la morte di David Carradine è stata classificata come un suicidio.

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LEE THOMPSON YOUNG

C.S.I, Scrubs, Flashforward, Smallville ma soprattutto Rizzoli & Isles. Il curriculum di Lee Thompson Young non è per nulla banale. Era il 2013 quando il suo corpo fu ritrovato esanime. La morte è avvenuta per colpo da fuoco ma quello che inizialmente sembrava un omicidio si rivelò essere un suicidio, come confermato poco dopo dal suo manager.

Le ragioni che hanno spinto il 29enne attore americano ad uccidersi sono tuttora ignote.

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DANA PLATO

Chi non ricorda Il mio amico Arnold?

Comedy celeberrima degli anni 80′. Oltre che per la sua  comicità questo telefilm è anche noto per la sua maledizione. Infatti, a partire dal protagonista, la maggior parte degli attori che vi hanno partecipato hanno subito un destino nefasto. Dana Plato ha forse avuto il fato più avverso. Quella che tutti ricordiamo come la dolce Kimberly finì a lavorare una film di serie B prima di sfociare in filmati pornografici e in riviste hot. Venne trovata moribonda in una roulotte dopo che si era imbottita di farmaci e droghe al solo scopo di suicidarsi. I tentativi di salvarla furono inutili e Dana morì poco dopo a soli 34 anni.

Tragedia che continua anche dopo la sua dipartita. Undici anni dopo,  suo figlio Tyler, giovanissimo, si spara un colpo in testa e muore suicida.

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HERVÉ VILLECHAIZE

In pochi se lo ricorderanno per Fantasilandia; Serie Tv celebre negli Usa ma quasi inedita in Italia. In molti invece ricorderanno il malefico Nick Nack In 007 – L’uomo dalla pistola d’oro. Hervé Villechaize era un attore di origini filippine affetto da nanismo. Molto attivo nel sociale e comunemente noto per la sua affabilità Villechaize divenne depresso e violento con il tempo a causa di varie delusioni professionali e gravi problemi di salute. Tali nefandezze lo portarono a spararsi in testa nel 1993 quando aveva da poco compiuto 50 anni.

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MANRICO GAMMAROTA

Manrico Gammarota era una presenza abitudinaria della serialità italiana. Prese parte a Don Matteo, Distretto di Polizia, Squadra Antimafia e molte altre. Inspiegabilmente si tolse la vita a 59 anni mentre era a Roma per lavoro. Il suo amico e collega Alessandro Gassman lo ricordò con un toccante Tweet.