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6 Serie Tv scritte da un grande autore che hanno deluso le aspettative

Space Force
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Brutta cosa le aspettative, vero? Soprattutto quando sono legate a un nome. Garanzia, fiducia e attesa. Queste le costanti (o la condanna) con cui le Serie Tv d’autore devono fare i conti. Quando presenta un nuovo prodotto, un autore celebre per una Serie Tv, il cui ricordo vive nei cuori dei fan, rischia di scontrarsi con aspettative, di critica e di pubblico, elevate. Si ricercano la stessa potenza di scrittura, regia e interpretazione. I cavalli di battagli di questi autori vogliono essere ritrovati, rinnovati, magari pure svecchiati e adattati a un nuovo contesto storico-sociale. Però, quegli aspetti che hanno reso grande una Serie Tv d’autore, forse, hanno funzionato proprio perché adatti a quel determinato prodotto.

Riprendere e ripescare quegli elementi non sempre può funzionare. Sebbene si possa pensare di giocare su un terreno sicuro, quest’ultimo si può dimostrare molto più impervio del previsto. Essere un grande autore, quindi, come ogni cosa, ha i suoi pro e i suoi contro. Uno di questi è, senz’altro, il senso di aspettativa che condiziona e, potenzialmente, suggestiona. Dopo un grande successo, lanciarsi in una nuova Serie Tv, per questi grandi autori non dev’essere stata impresa facile. Soprattutto perché, quando si tratta di aspettative, i fan possono essere giudici molto arbitrari e volubili.

Vediamo 6 Serie Tv d’autore che, purtroppo, non hanno funzionato come i loro predecessori!

1. Space Force – Greg Daniels

Space Force, dall'autore di The Office
immagini di Netflix

Greg Daniels. Un nome, una garanzia. O almeno così si spererebbe. Autore dell’intramontabile The Office (2005-2013), Daniels ci ha abituati a una satira incisiva e una comedy quasi slapstick, in cui il linguaggio e la mimica del corpo si articola attorno a gag tanto semplici quanto articolate. Una nuova collaborazione tra Greg Daniels e Steve Carell (il nostro amato Micheal Scott nell’appena citata The Office), quindi, ci ha sicuramente interessati, se non rassicurati. Purtroppo, però, questo non è accaduto con la Serie Tv targata Netflix che vede i due tornare dietro e di fronte alla camera.

Space Force (2020-2022) tenta a fatica di ingraziarsi gli spettatori. Ma le aspettative di questi ultimi preannunciavano un prodotto simile, se non addirittura superiore al precedente. L’abisso tra le due sitcom si vede e le cose in comune sono veramente poche. La semplicità delle interazioni degli uffici della Dunder Mifflin lascia spazio a una satira più complessa su questioni militari e spaziali. Qui seguiamo, infatti, gli sforzi (spesso vaghi) del generale a 4 stelle Naird (Steve Carell) di guidare un corpo speciale addetto alle missioni spaziali, per ordine della Casa Bianca.

Sebbene i temi siano contemporanei, interessanti, a tratti, ironici e di spessore, la superficialità con cui vengono trattati aderisce poco con le aspettative. Se da un lato una sitcom può ambire a trattare temi impegnativi (come la satira politica, oppure temi più personali, come il rapporto padre e figlia), dall’altro Space Force non si distingue come una Serie Tv d’autore. Il suo humor semplicistico non aderisce alle situazioni al limite del surreale. Semplicemente, Space Force è caruccia e non riesce caratterizzarsi in modo indipendente dalla sorella maggiore. Il paragone è inevitabile (e devastante).

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