Che bel periodo quello di adesso, vero? La Regina Carlotta, il ritorno di Zerocalcare, l’attesa per il ritorno di Black Mirror. Le continue piogge primaverili sono riuscite a essere più sopportabili in questo modo, le nostre domeniche chiusi a casa molto più interessanti del previsto. Insomma, anche in questo caso le Serie Tv ci hanno salvati, o almeno alcune lo hanno fatto. Non tutto è infatti andato liscio come l’olio e, per certi versi, in questo periodo ha piovuto anche nel mondo della serialità. Potremmo dire che ci sia stato quasi un temporale. In questo ultimo periodo sono infatti arrivate alcune produzioni che non possono avere alcuna giustificazione o alcun altro aggettivo se non brutte. Non sono incomprese, non sono mediocri. Sono, semplicemente, Serie Tv brutte. Regina Cleopatra è forse il titolo che più ci ha sconvolti, ma purtroppo non è l’unico.
Da Regina Cleopatra a Ossessione: ecco le 5 Serie Tv peggiori di questo periodo
1) Ossessione
Avete presente il testo di quella canzone che gira tra le radio in questo periodo? Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei che bacia me? Bene, questo è forse il modo più giusto per descrivere Ossessione, la nuova Serie Tv Netflix di cui nessuno sentiva il bisogno. Tratta dal romanzo e dall’omonimo film Il Danno, la serie riporta in scena la vicenda di una famiglia che viene sconvolta da un assurdo triangolo amoroso. Il figlio di un medico di successo si innamora infatti di una ragazza che comincia a sua volta una relazione con il padre di lui che, attenzione, è consapevole della loro relazione. Non è un equivoco. Il padre dell’anno continua questa relazione nonostante qualsiasi cosa perché, semplicemente, la ragazza con il caschetto e i capelli rossi appena conosciuta è più importante del proprio figlio. Insomma, in questi anni di famiglie disfunzionali del piccolo schemo ne abbiamo viste milioni, ma mai nessuna ci ha lasciato con così tanto vuoto tra le mani.
2) Regina Cleopatra
Arrivata da poco ma già considerata come un’allucinazione collettiva, Regina Cleopatra non ne fa una giusta. La docu-serie Netflix fallisce il colpo sia dal punto di vista storico che di narrazione restituendo informazioni errate e una struttura narrativa molto debole. Fin dal suo arrivo i critici e l’opinione pubblica non parlano d’altro che delle sue inesattezze storiche e della sua struttura confusionaria. La produzione si divide infatti tra il genere documentaristico e quello seriale cercando così di unire sia le diverse interviste che le parti recitate. L’obiettivo della serie è quello di ricostruire la figura di Cleopatra sia dal punto di vista personale che politico, ma alla fine il risultato che si ha non va oltre una sviolinata che cerca di omaggiare una delle figure storiche più importanti. Insomma, no: Regina Cleopatra non è stata un’allucinazione collettiva, è successo veramente, e adesso questa cosa va affrontata cercando di provare a dimenticare quanto visto.
3) Il Sarto
No, l’immagine che vedete non è una scena tratta da Cinquanta Sfumature di Grigio, ma da Il Sarto, una Serie Tv turca che ci ha fatto chiedere perché. Perché. Perché. Perché non siamo andati in cucina a fare una torta quel giorno, invece di guardare quello che abbiamo visto? Perché siamo stati così masochisti? Perché? Composta da 7 episodi, Il Sarto racconta la storia di Payemi, un ragazzo che eredita l’attività del nonno e che decide di trasferirsi a Instanbul con l’obiettivo di scoprire i segreti della sua famiglia. Una volta giunto comincia a lavore come sarto e a scavare dentro l’anima e i tormenti del proprio nonno ma, tra un segreto e l’altro, non mancherà una storia d’amore che riporta in scena le caratteristiche principali delle peggiori soap-opera che abbiamo mai visto. Insomma, Il Sarto cerca di essere una Serie Tv thriller-drammatica, ma alla fine è soltanto una soap-opera non riuscita, un’altra delle Serie Tv brutte di questo periodo.
4) Anime False
Giungiamo quasi alla fine con Anime False, una Serie Tv Netflix di produzione turca che cerca di raccontare la propria storia con adrenalina senza però raggiungere il suo obiettivo. Insomma, Anime False è l’ennesima produzione che corre veloce come il vento mostrandosi ripetitiva nella struttura tanto quanto nei colpi di scena (se così possono essere chiamati). Al centro della storia troviamo una madre e una figlia che continuano a scappare e a nascondersi da una parte all’altra. La piccola vorrebbe capirne il motivo, ma la madre continua a nascondere il segreto per evitare che le cose peggiorino da un momento all’altro. Anime False mette così in piedi un thriller dalle poche pretese e dalla struttura estremamente fragile che impedisce al telespettatore di prendere sul serio i vari eventi che pian piano si susseguono senza tregua all’interno della serie. Insomma, Anime False corre per cercare di non far notare le sue debolezze, ma qualcuno dovrebbe dirgli che – al contrario delle sue protagoniste – nascondere non è un verbo che ha saputo utilizzare e mettere in atto.
5) Transatlantic
Basata su eventi realmente accaduti, Transatlantic è una Serie Tv di genere biografico che cerca di raccontare la Seconda Guerra Mondiale a modo proprio ma, purtroppo, disfunzionale. La storia segue le vicende di Varian Fry, Mary Jayne Gold e dell’Emergency Rescue Committee, il comitato che durante quegli anni mise in salvo più di 2000 persone tra ricercati, artisti ed ebrei. Transatlantic cerca di narrare i fatti in modo contemporaneo cercando di mettere in scena la storia attraverso un ritmo moderno. Questi due contraddittori, invece di unirsi e creare equilibrio, si scontrano facendo sì che Transatlantic non si distingua né per una narrazione moderna né per una narrazione storica di qualità. Transatlantic diviene così una produzione vuota, priva di firma e struttura identificabile. Le intenzioni erano buone, ma la riuscita non è andata di pari passo con queste ultime. In questo caso lo sforzo c’è stato, ma niente da fare: Transatlantic è una delle Serie Tv più brutte di questo periodo.