3) WHITE DEAR PEOPLE
Un gruppo di ragazzi neri frequenta una prestigiosa università statunitense dove gli studenti sono quasi tutti bianchi. E ovviamente – purtroppo! – questo comporta tensioni ed episodi di razzismo. A cercare di dare una svolta è Samantha, attivista di colore, che conduce un programma radiofonico universitario chiamato, appunto, White Dear People.
Insomma, le premesse sono più che interessanti, no? Già solo leggendo la trama sembra una Serie Tv che, oltre a svolgere la sua funzione di intrattenimento, potrebbe anche essere educativa, trattando il tema del razzismo con rara delicatezza, ma senza troppo buonismo.
Una Serie Tv, quindi, abbastanza innovativa, che però non ha trovato molto spazio presso il pubblico non per ignoranza o razzismo ma fondamentalmente perché in pochi la conoscono. Io stessa l’ho scoperta per caso, perché me ne hanno parlato delle mie amiche su Facebook, ma prima non ne avevo mai sentito parlare: non ho visto una pubblicità che fosse una, né un trailer in giro, né tantomeno anteprime o una certa aspettativa da parte del pubblico.
Che ancora una volta Netflix abbia sperato che la gente vedesse la Serie solo perché inserita nel suo catalogo?