8) Dead Boy Detectives

Edwin Paine e Charles Rowland sono due adolescenti che condividono un piccolissimo particolare: sono entrambi morti. Più precisamente nello stesso collegio, anche se uno nel 1916 e l’altro nel 1989. Eppure, nonostante le loro morti siano avvenute a decenni di distanza, i due si incontrano nell’aldilà e decidono di non attraversare il confine definitivo verso il regno dei morti. Scelgono invece di rimanere sulla Terra per fondare la Dead Boy Detectives, un’agenzia che si dedica a risolvere i casi irrisolti dei fantasmi, aiutandoli a trovare la pace e completare il loro passaggio nell’aldilà.
Durante una delle loro avventure, i Dead Boy Detectives si trovano a Port Townsend, dove vengono coinvolti nel caso di Crystal Palace, una giovane medium che ha perso i suoi ricordi a causa di una possessione demoniaca orchestrata dal suo ex fidanzato. Per aiutarla, si unisce a loro Niko, una ragazza eccentrica e dotata della capacità di vedere i fantasmi, il cui carattere vivace e stravagante aggiunge un tocco di leggerezza alle loro cupe indagini. Ma Port Townsend nasconde segreti inquietanti. Dietro la facciata di una tranquilla cittadina si celano orrori sovrannaturali: streghe che cacciano bambini, spettri intrappolati in cicli temporali mortali, e persino un re gatto misterioso e dall’aria enigmatica. Ogni nuovo caso rappresenta per Edwin e Charles una sfida unica, che li spinge a mettere alla prova non solo le loro capacità investigative, ma anche il legame che li unisce.
Nonostante una calorosa accoglienza da parte della critica e dei fan, la serie tv è stata bruscamente cancellata dopo una sola stagione.
Vittima delle dinamiche sempre più competitive dello streaming, la cancellazione di “Dead Boy Detectives” sembra derivare da una combinazione di costi di produzione elevati e difficoltà nell’attrarre un pubblico abbastanza ampio da giustificarli. Molti spettatori hanno espresso frustrazione sui social media, lamentando come la piattaforma non abbia dato alla serie il tempo necessario per costruire una fanbase solida. La cancellazione di “Dead Boy Detectives” rappresenta una perdita non solo per i fan, ma anche per l’industria televisiva. In un’epoca in cui i contenuti sembrano spesso orientati verso formule prevedibili, Charles ed Edwin ci avevano ricordato il piacere di perdersi in storie uniche e ricche di immaginazione.
9) Our Flag Means Death

Quando pensiamo ai pirati, abbiamo due possibili immagini che ci balenano subito in testa. Numero uno, Jack Sparrow. Numero due, Capitan Uncino. Si esiste anche una terza opzione, quella della figura del rude capitano con la benda sull’occhio e il pappagallo sulla spalla. Ma la serie “Our Flag Means Death“, creata da David Jenkins e prodotta da Taika Waititi per HBO Max, sovverte con maestria tutti questi immaginari. La serie racconta le improbabili avventure di Stede Bonnet, un aristocratico del XVIII secolo che abbandonò il comfort della sua posizione per diventare un pirata. Al centro della trama vi è il percorso di Bonnet nel tentativo di guadagnarsi il rispetto del suo strampalato equipaggio.
A complicare le cose, e a renderle più intriganti, è il legame che si sviluppa tra Stede e il leggendario Barbanera, interpretato magistralmente da Taika Waititi.
Lo showrunner della serie sfida le convenzioni del genere piratesco, introducendo argomenti moderni come la ricerca dell’identità, l’accettazione di sé e l’amore in tutte le sue forme. Uno degli elementi più apprezzati è proprio la diversità dei personaggi e la rappresentazione LGBTQ+. “Our Flag Means Death” non si limita a includere personaggi queer, ma li pone al centro della storia, offrendo una visione autentica e rara nel panorama delle serie mainstream. La relazione tra Stede Bonnet e Barbanera, ad esempio, evolve con il passare del racconto da una semplice alleanza a un legame romantico.
Lo stile inconfondibile di Taika Waititi permea ogni aspetto della serie. Il produttore e attore infonde nella storia una tonalità fresca e coinvolgente. Nonostante il tono spesso leggero e comico, “Our Flag Means Death” non teme di affrontare questioni più serie. Insicurezze, vulnerabilità e fallimenti dei personaggi vengono trattati con delicatezza, rendendoli straordinariamente umani e vicini al cuore dello spettatore. Nonostante la cancellazione abbia lasciato un vuoto nei cuori dei fan, le aspettative restano alte per il futuro della serie tv. Il mondo dei pirati, ricco di mistero e avventura, offre un terreno fertile per nuove storie e sviluppi.