Nel vasto panorama delle serie tv, non è raro imbattersi in show che, nonostante una base di fan devota e trame coinvolgenti, vengono cancellati prima del tempo. Tuttavia, la storia recente della televisione ci ha insegnato che le cancellazioni non sono sempre definitive. Grazie alla passione dei fan, alle campagne sui social media e all’interesse rinnovato da parte delle piattaforme streaming, alcune serie hanno avuto la fortuna di tornare per un ultimo canto del cigno. Tra i casi più eclatanti e recenti c’è sicuramente quello di Lucifer (la serie tv che ha vinto contro il destino) ma non è di certo l’unico. E la speranza che altre beniamine del pubblico possano salvarsi è l’ultima a morire.
Ecco a voi una selezione di serie tv cancellate che potrebbero realmente tornare in vita (con in allegato, i motivi per cui potrebbero tornare).
1) Hannibal (2013-2015)
La serie tv creata da Bryan Fuller ha, da subito, affascinato tutti per una combinazione di estetica e narrazione che si era vista raramente prima. Trasformando il materiale originale in un’esperienza unica e profondamente inquietante Hannibal ha saputo trovare il proprio ruolo di prestigio nel palinsesto televisivo. Nonostante il successo critico, però, la serie è stata cancellata dopo tre stagioni, lasciando i fan con un profondo senso di vuoto e il desiderio di vedere la storia continuare. L’adattamento seriale dei celebri romanzi di Harris, segue il rapporto tra l’abile psichiatra Dr. Hannibal Lecter e Will Graham, un profiler dell’FBI con la capacità di entrare in empatia con la mente dei serial killer. La serie esplora così i meandri più oscuri della psiche umana, mescolando elementi di thriller, horror e dramma psicologico.
Fin dalla prima stagione, Hannibal si distingue per la sua atmosfera gotica e surreale, per le sue inquadrature studiate e per un uso simbolico del cibo che riflette l’ossessione del protagonista per la morte e la bellezza. Le successive stagioni espandono la mitologia dello show, portando alla ribalta altri personaggi iconici come Mason Verger e Francis Dolarhyde, In modo tale che il mondo di Hannibal si arricchisca con nuove dinamiche e complessità.
Nonostante l’acclamazione da parte della critica e un gruppo di fan estremamente leale, la serie tv è stata cancellata dalla NBC dopo la terza stagione.
Le ragioni dietro la cancellazione sono molteplici, ma principalmente si riducono a una combinazione di ascolti bassi e al fatto che la serie era troppo oscura e sofisticata per una rete televisiva tradizionale. Tuttavia, la cancellazione ha lasciato molti interrogativi in sospeso. La terza stagione ha concluso con un cliffhanger che ha visto Hannibal e Will precipitare da una scogliera. Una scena simbolica che ha fatto discutere a lungo i fan su un possibile seguito. Inoltre, molti elementi della storia, specialmente quelli legati agli eventi del romanzo Il silenzio degli innocenti, non sono stati esplorati a fondo. I “Fannibals”, come si fanno chiamare, hanno mantenuto vivo lo spirito dello show attraverso fan art, fan fiction, e campagne social media incessanti.
Il creatore Bryan Fuller ha più volte espresso il desiderio di riprendere la serie, spiegando di aver già in mente la trama per una quarta stagione. In varie interviste, Fuller ha parlato di un possibile salto temporale, esplorando le conseguenze del finale della terza stagione e introducendo nuovi personaggi e scenari. In un’epoca in cui piattaforme di streaming sono alla ricerca di contenuti originali e di qualità, Hannibal potrebbe benissimo trovare una nuova casa. Inoltre, il clima televisivo attuale è maturo per un ritorno di Hannibal (ecco 10 dettagli maniacali dello show). Con il successo di serie come Mindhunter e True Detective, c’è un crescente interesse per show che esplorano la mente dei criminali e le sfumature morali dei protagonisti. Hannibal non solo si inserirebbe perfettamente in questo panorama, ma potrebbe anche elevarlo, grazie alla sua estetica unica e alla profondità della sua narrazione.
2) The OA (2016-2019)
Creata da Brit Marling e Zal Batmanglij, questa serie è stata una delle più ambiziose e originali produzioni di Netflix. Capace di fondere elementi di fantascienza, misticismo, e dramma psicologico in un racconto che ha sfidato le convenzioni narrative tradizionali. Nonostante ciò, The OA è stata interrotta dopo sole due stagioni, lasciando numerose domande senza risposta. Ma questa serie merita davvero un ritorno? The OA racconta la storia di Prairie Johnson, una giovane donna cieca che scompare per sette anni e ritorna inspiegabilmente con la vista ripristinata. Mentre cerca di riadattarsi alla vita, Prairie inizia a raccontare una storia incredibile di prigionia, esperienze in dimensioni alternative e poteri soprannaturali. La sua narrazione si dipana e si spiega attraverso una serie di flashback e incontri misteriosi con personaggi che si trovano, come lei, in bilico tra diverse realtà.
L’approccio narrativo di The OA rimane una delle sue caratteristiche distintive. La serie esplora temi complessi come la fede, il destino, la connessione umana e la natura della realtà stessa. Il formato utilizzato per raccontare questi temi offre un’esperienza visiva e intellettuale unica che raramente si vede in televisione. Uno dei motivi principali per cui The OA merita un ritorno è il modo in cui la seconda stagione ha lasciato la storia in sospeso. La stagione si conclude con un cliffhanger che introduce una nuova dimensione narrativa, suggerendo che la storia stesse per evolversi in modi ancora più complessi e sorprendenti.
Tuttavia, con l’essere stata cancellata, molte delle questioni sollevate nel corso della serie tv sono rimaste senza risposta.
Cosa sarebbe accaduto a Prairie e ai suoi compagni? Qual è la vera natura delle dimensioni parallele e dei poteri che hanno acquisito? E soprattutto, come si sarebbe risolto il conflitto tra il bene e il male che si stava delineando? Sono tutte domande che meritano una conclusione, non solo per soddisfare la curiosità dei fan, ma anche per onorare l’ambizione e l’originalità del progetto. La mente visionaria dei suoi due autori ha dato vita a un progetto tanto particolare quanto magnetico. The OA divide, fa discutere, confonde e spaventa perché si tratta di qualcosa di diverso. Una caratteristica più che sufficiente per recuperare lo show.