3) The Expanse (2015-2022)
Basata sulla serie di romanzi scritti da James S.A. Corey (pseudonimo di Daniel Abraham e Ty Franck), The Expanse ha debuttato su Syfy nel 2015, Per poi essere successivamente salvata da Amazon Prime Video dopo la sua cancellazione nel 2018. Un salvataggio in calcio d’angolo possibile solo grazie alla passione dei fan. La serie è ambientata in un futuro in cui l’umanità ha colonizzato il sistema solare, con Marte, la Terra e la fascia di asteroidi come principali poli di potere.
A differenza di altre opere di fantascienza, The Expanse si distingue per il suo rigoroso realismo scientifico e politico. Le leggi della fisica sono rispettate, e la gravità, la velocità della luce e la dinamica spaziale giocano un ruolo cruciale nella trama. Questo approccio realistico non solo rende lo spettacolo più credibile, ma aumenta anche la tensione nelle scene d’azione. La serie esplora temi di politica, identità e disuguaglianza sociale. Il tutto attraverso gli occhi dell’equipaggio della Rocinante, una nave spaziale che si trova coinvolta in un complotto interplanetario. Ogni personaggio ha una storia e una motivazione unica, contribuendo alla ricchezza e profondità della serie.
The Expanse combina dunque l’avventura tipica delle produzioni sci-fi a un’analisi seria e attuale degli stessi problemi che esistono anche nella nostra realtà. Le disuguaglianze sociali tra i terrestri, i marziani e i belter sono una rappresentazione dei conflitti socio-economici del nostro mondo. In un mondo diviso da confini planetari e culturali, i personaggi devono costantemente confrontarsi con la domanda di chi sono e a chi devono lealtà. Un tema che risuona fortemente con le attuali discussioni globali sull’identità nazionale, l’immigrazione e la globalizzazione.
Dopo sei stagioni di successo, la serie tv è stata cancellata nel 2021.
Tuttavia, ha lasciato aperte diverse porte narrative, in particolare quelle legate alla misteriosa Protomolecola e agli eventi descritti nei libri successivi della saga. Domande che spingono molti fan a sperare in un possibile ritorno della serie, magari sotto forma di film, spin-off o miniserie. L’eredità di The Expanse è, in ogni caso, già assicurata. Ha ridefinito cosa può essere la fantascienza televisiva, combinando un rigoroso realismo scientifico con una narrazione ricca e tematicamente profonda. Il suo impatto sul genere e la sua capacità di attrarre un pubblico così ampio e diversificato indicano che potrebbe non aver ancora detto la sua ultima parola.
4) Mindhunter (2017-2019), tra le serie tv cancellate più dolorose
Mindhunter (disponibile sul catalogo Netflix qui) è diventata un cult per gli appassionati di criminologia e per chiunque sia affascinato dai meandri della mente criminale. Basata sul libro omonimo e prodotta da David Fincher, la serie esplora l’evoluzione del profiling criminale all’interno dell’FBI negli anni ’70 e ’80. Mettendo soprattutto in luce il delicato equilibrio tra psicologia, investigazione e la lotta interiore dei personaggi. Gli anni ’70 negli Stati Uniti sono stati segnati da un incremento nei crimini violenti. In particolare da un crescente numero di omicidi seriali che lasciavano perplessi investigatori e criminologi. La polizia tradizionale, abituata a trattare casi isolati e criminali con moventi facilmente identificabili, si trovava impreparata a comprendere e catturare questi nuovi predatori. Fu in questo contesto che l’FBI iniziò a esplorare nuove tecniche investigative, puntando a comprendere la psicologia dei serial killer per prevederne i comportamenti.
Protagonisti fittizi della vicenda sono gli agenti speciali dell’FBI Holden Ford e Bill Tench, insieme alla psicologa Wendy Carr. Ford e Tench sono membri dell’Unità di Scienze Comportamentali, un dipartimento sperimentale che cerca di creare un nuovo approccio per comprendere e catturare gli assassini seriali. Il loro compito diventa quindi quello di raccogliere quante più confessioni e testimonianze possibile per stilare un “profilo”, appunto, del serial killer e delle caratteristiche peculiari che ne contraddistinguono il movente e il modus operandi. Una sorta di manuale che permetta di poter riconoscere i segnali comuni e di individuare più facilmente potenziali seria killer.
Uno degli aspetti più affascinanti e distintivi di “Mindhunter” è rappresentato dalle interviste ai serial killer. Tutte basate su incontri reali che gli agenti dell’FBI ebbero con noti criminali per sviluppare il loro modello di profiling.
La serie ci permette di entrare nella mente di mostri come Edmund Kemper, David Berkowitz (il “Figlio di Sam”) e Jerry Brudos, rappresentati in maniera tanto agghiacciante quanto umana. Queste interviste non solo mostrano le tecniche innovative usate dagli agenti, ma anche l’effetto corrosivo che avere a che fare con tali personalità ha su di loro. La serie è caratterizzata da un approccio metodico e ponderato alla narrazione, con una forte attenzione alla costruzione dei personaggi e alle loro dinamiche.
Holden Ford è giovane, determinato e idealista, spesso ossessionato dal lavoro al punto da rischiare di perdere la propria stabilità mentale. Bill Tench, più esperto e pragmatico, cerca di mantenere un equilibrio tra la vita lavorativa e quella familiare. Wendy Carr, personaggio basato sulla reale psicologa Ann Wolbert Burgess, porta una prospettiva accademica e distaccata, che spesso si scontra con la cruda realtà sul campo.
Nonostante il suo successo critico e la base di fan appassionata, Mindhunter è stata sospesa a tempo indefinito dopo la seconda stagione, lasciando molti interrogativi irrisolti. La decisione di Netflix di mettere in pausa la serie ha deluso molti, ma ha anche alimentato le speranze di un possibile ritorno in futuro. Lo stesso David Fincher ha spiegato qui i motivi per cui la serie è stata cancellata, ma proprio pochi mesi fa Holt McCallany (l’interprete di Bill Tench) ha raccontato che Fincher stesso ha pensato a una terza stagione della serie.
Il punto principale, molto probabilmente, riguarderà la possibilità di trovare una rete o una piattaforma streaming che scommetta su questa terza stagione, che ha alti costi di produzione. Il potenziale per nuove storie è enorme, considerando la vasta gamma di serial killer ancora non esplorati e le vicende personali dei personaggi principali. E Fincher sarebbe pronto: noi siamo ancora qui a sperare, perchè il margine c’è.