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10 Serie Tv cancellate che potrebbero realmente tornare in vita

5) Gossip Girl (2021-2022)

Il cast del reboot di Gossip Girl

Nel luglio del 2021, dopo quasi un decennio dalla chiusura della serie originale, l’Upper East Side di Manhattan è tornato a vivere con il reboot di Gossip Girl. Creato da Joshua Safran, già produttore esecutivo della serie originale, il reboot è andato in onda su HBO Max. Ridando vita al glamour, agli scandali e ai drammi adolescenziali che avevano reso la versione originale un fenomeno pop culture. Tuttavia, il requel non è solo una copia dell’originale ma rappresenta un evoluzione, sia nel contenuto che nel contesto, adattato per un pubblico moderno. La serie originale, ambientata tra le élite di Manhattan, esplorava le vite complicate di adolescenti ricchi e privilegiati. Il tutto sotto l’occhio vigile della misteriosa “Gossip Girl”, blogger anonima che rivelava i loro segreti più intimi.

Nel reboot, la stessa identità anonima ritorna, ma con un twist moderno.

L’uso dei social media è molto più prominente, riflettendo un cambiamento nelle dinamiche di potere e nei modi in cui i giovani interagiscono con il mondo digitale. Il reboot si inserisce in un’epoca in cui i social media non sono più una novità, ma una componente integrale della vita quotidiana. Il cambiamento di contesto, in tal senso, offre una nuova lente attraverso cui esplorare temi di controllo, privacy e influenza sociale. Se la serie originale ha visto poi protagonisti come Serena van der Woodsen e Blair Waldorf, icone di stile e figure centrali del loro universo, il reboot presenta un cast completamente nuovo. Un cast che rappresenta le diverse sfaccettature della società contemporanea.

Questo cast diversificato riflette non solo una maggiore inclusività, ma anche un cambiamento nei valori e nelle preoccupazioni della nuova generazione. Le questioni di identità, sessualità e classe sono affrontate con maggiore profondità rispetto alla serie originale, rendendo il reboot più rilevante per il pubblico moderno. Inoltre buone parte della narrazione viene riservata all’ideale ossessivo di perfezione online che influenza le vite dei giovani. Evidenziando le pressioni e le aspettative che seguono l’essere costantemente osservati e giudicati. L’idea di controllo, che era già presente nella serie originale, è ora amplificata dall’immediatezza e dall’onnipresenza dei social media, rendendo la dinamica tra personaggi ancora più tesa e complessa.

Dopo due stagioni altalenanti, HBO decide di cancellare la serie tv troncando di netto una storia che non ha, quindi, una vera conclusione.

Il reboot di Gossip Girl ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni fan dell’originale hanno apprezzato il tentativo di aggiornare la serie per una nuova generazione, altri hanno criticato la mancanza del fascino e della chimica che caratterizzava il cast originale. Tuttavia, è innegabile che la serie abbia trovato un suo pubblico, specialmente tra i giovani spettatori che si riconoscono nelle sfide affrontate dai nuovi personaggi. Dal punto di vista narrativo, il reboot avrebbe il potenziale per evolversi ulteriormente, approfondendo le dinamiche e continuando a esplorare il mondo sempre più complesso dei social media.

6) Our Flag Means Death (2022-2023)

Stede Bonnet e Barbanera in una scena della serie tv cancellata

Quando si parla di pirati, le prime immagini che vengono in mente sono quelle di capitani rudi, con una benda sull’occhio, spade sguainate, e avventure pericolose in alto mare. Ma Our Flag Means Death, la serie targata HBO Max creata da David Jenkins e prodotta da Taika Waititi, stravolge questi stereotipi con una narrativa fresca e piena di cuore, che ha conquistato critica e pubblico. Ispirato alla vera storia di Stede Bonnet, un aristocratico che, nel 1717, abbandonò la sua vita agiata per diventare un pirata, noto come il “Gentiluomo Pirata”, la serie esplora le sue avventure mentre cerca di guadagnarsi il rispetto del suo equipaggio e, in modo inaspettato, si lega al famigerato Barbanera, interpretato da Taika Waititi.

Il grande punto di forza della serie è proprio la sua capacità di mescolare la commedia con elementi drammatici, raccontando la classica storia di pirati nel modo più inaspettato possibile. Jenkins riesce a trasformare le aspettative del genere pirata, inserendo temi moderni come la scoperta di sé, l’identità e l’amore, tutto mentre mantiene una narrazione avvincente e divertente. Uno degli aspetti più apprezzati di Our Flag Means Death è la sua diversità di personaggi e la rappresentazione LGBTQ+. La serie non solo include personaggi queer, ma li mette al centro della narrazione.

La relazione tra Stede Bonnet e Barbanera, per esempio, evolve da una semplice alleanza a qualcosa di più profondo e romantico, offrendo una rappresentazione autentica e rara nelle serie mainstream.

L’influenza di Taika Waititi si avverte chiaramente. Conosciuto per il suo stile unico che mescola umorismo carnacialesco e un pizzico di surrealismo, Waititi porta una tonalità distintiva alla serie. Il tono della serie, pur essendo leggero e comico, non evita di affrontare temi più seri. La vulnerabilità dei personaggi, le loro insicurezze e i loro fallimenti sono trattati con una delicatezza che permette allo spettatore di connettersi profondamente con loro. Una combinazione di leggerezza e serietà è appunto ciò che rende Our Flag Means Death così speciale e unico nel panorama televisivo.

Nonostante la cancellazione dolorosa e inaspettata ci sono grandi aspettative su come la serie tv possa continuare a evolversi. Il mondo dei pirati, d’altronde, offre infinite possibilità di storie e sviluppi. I fan sperano di vedere più della relazione tra Stede e Barbanera, esplorare nuove avventure dell’equipaggio della Revenge e, naturalmente, continuare a essere sorpresi dall’umorismo e dall’umanità che hanno reso questa serie tv un successo.

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