La Fox è nota per aver prodotto alcune delle serie tv più memorabili degli ultimi decenni, ma non tutte sono riuscite a sopravvivere nel panorama televisivo competitivo. Alcune di queste serie hanno guadagnato fan appassionati e recensioni positive, solo per essere poi cancellate prematuramente. Questo fenomeno ha spesso lasciato il pubblico deluso e desideroso di vedere la conclusione delle storie, ma anche di esplorare ulteriormente i personaggi e i mondi creati. Tra le serie cancellate da FOX compaiono alcuni titoli che avevamo addirittura dimenticato.
Tra questi c’è Firefly (2002), una serie di culto che ha visto la fine dopo una sola stagione, ma che è stata rivalutata come una delle migliori serie sci-fi mai realizzate. Lie to Me (2009-2011), un crime drama psicologico che ha offerto una nuova prospettiva sulla menzogna e il comportamento umano. O ancora Pitch (2016), che ha raccontato la storia pionieristica della prima donna nella Major League Baseball. Ognuna di queste serie rappresenta un’opportunità persa per la televisione, ma anche un esempio del potere delle storie ben raccontate che riescono a penetrare e rimanere nei cuori degli spettatori, nonostante la loro brevissima durata.
Ecco a voi le 7 cancellazioni premature di FOX
1) Firefly (2002)
Partiamo con Firefly, una delle serie più amate e cancellate troppo presto da Fox. Creata da Joss Whedon, la serie mescolava il genere western e la fantascienza. Seguendo le avventure dell’equipaggio della nave spaziale Serenity, guidata dal carismatico e tormentato Mal Reynolds (Nathan Fillion). Malgrado l’idea innovativa, Firefly si scontrò con diversi problemi. Tra questi, la trasmissione fuori ordine degli episodi e una promozione sbagliata che la presentava come una commedia, allontanando il pubblico potenzialmente interessato.
La decisione di Fox di cancellare lo show dopo soli 11 episodi (su 14 prodotti) fu motivata anche dai bassi ascolti, con una media di circa 4,7 milioni di spettatori per episodio. Tuttavia, molti attribuiscono il fallimento alle difficoltà di programmazione. Tra cui la scelta di mandarlo in onda in una “death slot” (il venerdì sera) e i continui conflitti tra Whedon e i dirigenti della rete riguardo al tono dello show e i rapporti tra i personaggi. Nonostante la cancellazione, Firefly è diventata una serie di culto, supportata da una fanbase leale che ha contribuito al successo del film Serenity (2005), prodotto per dare una conclusione alla storia rimasta in sospeso.
2) Tru Calling (2003-2005)
Molti non la ricordano neanche più, eppure questa serie ha conquistato molte persone a inizio anni 2000. Andata in onda tra il 2003 e il 2005, aveva come protagonista Eliza Dushku, famosa per il suo ruolo in Buffy the Vampire Slayer. La trama seguiva Tru Davies, una giovane che lavora in un obitorio e scopre di avere la capacità di rivivere le giornate, cercando di prevenire le morti di persone che le chiedono aiuto dopo essere decedute. Questo concetto intrigante di riscrivere il destino si è sviluppato con un crescendo di misteri e tensioni drammatiche. Nonostante la presenza di un cast talentuoso che includeva anche Zach Galifianakis e Jason Priestley, la serie non ha mai raggiunto grandi ascolti.
Fox ha interrotto Tru Calling dopo la prima stagione e solo una parte della seconda è stata trasmessa. Questo ha lasciato numerosi fili narrativi in sospeso. Tutto ciò infastidendo e svilendo i fan, che avrebbero voluto vedere come si sarebbe evoluta la dinamica tra Tru e Jack Harper (interpretato da Priestley), il suo enigmatico antagonista. Uno degli elementi più apprezzati era proprio la contrapposizione morale tra Tru, che cercava di salvare le vite, e Jack, che invece sosteneva che la morte non dovesse essere evitata, creando una riflessione interessante sulle conseguenze del cambiare il corso degli eventi. Nonostante l’accoglienza tiepida iniziale, la serie ha guadagnato un seguito di culto che ancora oggi ne chiede il ritorno.