4) American Born Chinese è stata relegata da Disney+ alle Serie Tv cancellate nel 2024
Tratta da una graphic novel di Gene Luen Yang, la serie racconta una storia a metà tra il misconosciuto mondo mitologico cinese e l’universo adolescenziale di un ragazzo cinese in America di nome Jin Wang. Quest’ultimo vive a fatica le incombenze della sua età, sentendo addosso il peso di non essere nato in California senza riuscire ad inserirsi facilmente nel giro dei suoi coetanei.
Ma la svolta arriverà per lui con l’ingresso a scuola di Wei-Chen, uno studente che si era trasferito nel suo istituto per uno scambio. Attraverso il suo personaggio, che sotto mentite spoglie nascondeva la sua natura di figlio dell’antico Re Scimmia della tradizione cinese, entriamo in contatto con un Paradiso in subbuglio. Jin pertanto, sarà colui che permetterà al nuovo arrivato di adempiere alla profezia secondo cui un comune ragazzo avrebbe messo fine alla rivolta contro il Regno degli Dei.
All’interno della storia non mancano infatti i luoghi comuni tipici della narrazione asiatica
La serie, non a caso, è uscita lo scorso anno quando la travolgente onda K-pop stava iniziando a prendere piede prima di esplodere letteralmente oggi. E in questo show emergono infatti grandi talenti di questo mondo. Annoveriamo per prima la straordinaria Michelle Yeoh nei panni della Dea della misericordia o il grandioso Ke Huy Quan nei panni del Re Demone di Toro, il vero cattivo della storia. Tuttavia il mondo mitico non rischia mai di surclassare la compagine del racconto introspettivo. Questo anzi analizza a fondo i concetti di accettazione di sé, integrazione nella comunità e superamento dei propri limiti. Al peculiare fantasy, si unisce dunque un teen e family drama sul tipico viaggio dell’eroe, dove action e comedy prendono il sopravvento tenendo sempre alta l’attenzione di chi guarda!
American Born Chinese (qui la nostra recensione) fa, in formato seriale, quello che il live action di Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli aveva già saputo fare al meglio. Parliamo di un racconto tra storia e leggenda che nelle mani di un autore americano per metà orientale si trasforma in un’allegoria sulla crescita personale. E come la graphic novel, la serie si dipana in tre storie convergenti. La prima è la rivisitazione contemporanea di Viaggio in Occidente. La seconda segue Jin mentre la sua famiglia si trasferisce da Chinatown in un sobborgo bianco dove è uno di pochi studenti asiatici americani. La terza trama ruota invece sia attorno a Wei-Chen alla ricerca di un oggetto sacro che alla lotta di Jin contro gli ostacoli del coming of age.
Tuttavia, la serie non si prende troppo sul serio rimanendo costantemente ironica
L’obiettivo era infatti rendere il prodotto leggero, senza però rinunciare a un taglio verace e piuttosto solenne. Tornando però alle spiacevoli notizie, anche questa è rientrata tra le le serie tv cancellate, privando così i suoi telespettatori della tanto attesa seconda stagione. Ciò nonostante lo show aveva ottenuto buone recensioni sia dalla critica che dal pubblico e sull’aggregatore di recensioni Rotten tomatoes aveva il 94% di gradimento da parte della critica e l’82% da parte del pubblico.
Il sito TheWrap ha condiviso la notizia spiegando che una fonte vicina alla produzione ha sostenuto che i dati d’ascolto non giustificassero il rinnovo per una seconda stagione. Mentre i produttori starebbero cercando di trovare un altro acquirente per dare nuova vita allo show. Il portentoso cliffhanger dell’ultimo episodio resterà dunque in sospeso, così come il fiato di tutti coloro che stavano diventando grandi fan. Ma se ci pensiamo, anche superare l’interruzione di una bella serie può diventa per tutti noi una grande occasione di crescita.