3. Moonlight
Se vi dicessimo che nessuno (proprio nessuno!) si aspettava la cancellazione di Moonlight? Persino il protagonista, Alex O’ Loughlin, aveva sottoscritto un contratto di sei anni con l’emittente televisivo. Alla brusca interruzione della storia, molti fan hanno cercato di convincere la CBS a ritornare sui propri passi e a dare un seguito alle storyline dei personaggi in scena. I presupposti per l’evoluzione della storia erano sotto gli occhi di tutti: una trama interessante, ottimi interpreti e dialoghi brillanti come pochi.
Allora come si è arrivati alla cancellazione di Moonlight? Come spesso accade nei casi di serie tv cancellate, la casa di produzione aveva costi non sostenibili. La Warner Bros. non ha voluto proseguire la narrazione perché gli ascolti erano inferiori alle aspettative e i costi di produzione più alti della fruizione da parte del pubblico. A un certo punto della vita ci siamo ritrovati quindi a fare a meno di Mick St. John, un vampiro che ha messo a disposizione dell’umanità le sue capacità ultra sensoriali, diventando di fatto e contro ogni aspettativa un detective buono e giusto. L’attaccamento dei fan e l’amore del mondo verso la serie è stato così forte che i pochi episodi fossero sufficienti a dare un bellissimo ricordo di Moonlight, nonostante tutto. Nonostante la cancellazione.
4. Selfie
Quanto sono importanti i social network nella vita di tutti i giorni? E quanto è difficile scindere la vita reale da quella virtuale? Selfie, sitcom statunitense ideata da Emily Kapnek, prova a rispondere a queste domande presentandoci la vita di Eliza, una donna ossessionata dai social network e… dai selfie. Eliza entra in un vortice oscuro in cui è difficile risalire, soprattutto quando si rende conto che nel mondo virtuale tutto cambia vertiginosamente, persino il tempo.
Dopo qualche battuta intelligente, una buona ironia di fondo e un mese dalla sua messa in onda, Selfie ci ha abbandonati: la serie è stata cancellata il 7 novembre 2014. La serie dedicata al mondo dei social è andata in onda in una fascia oraria competitiva, affrontando una forte concorrenza da parte di altre produzioni televisive più consolidate e popolari. Ma non solo: alcuni critici hanno ritenuto che la trama non fosse sufficientemente sviluppata per mantenere l’interesse del ubblico a lungo termine. Nonostante ciò, non è riuscita a sfuggire alla gogna delle serie tv cancellate. Noi pensiamo che l’opera di Kapnek non sia stata capita fino in fondo e che il potenziale della serie stia cercando ancora giustizia.
5. Freaks and Geeks
Vi sentite tra i banchi dei Freaks and Geeks? Noi sì, e se avessimo la facoltà di poter tornare indietro nel tempo, potremmo salvare Freaks and Geeks dal maremoto delle serie tv cancellate e da un rovinoso destino. Perché Freaks and Geeks é, al di là e oltre ogni altra definizione, un simpaticissimo e realistico ritratto degli anni ottanta e di un mondo che non esiste più. Un mondo in cui la divisione scolastica tra “ geek and freak” ci fa tornare alla mente un ritratto adolescenziale genuino e allo stesso tempo ingenuo, fatto di marachelle e spassosi escamotage per eludere la noia. La serie ha trattato in modo realistico temi adolescenziali in un periodo in cui la maggior parte dei prodotti dello stesso genere non aveva lo stesso approccio.
Ma cos’è successo a Freaks and Geeks? Dopo la trasmissione dei primi 13 episodi la NBC ha sospeso la serie per poi cancellarla a causa di un basso indice di ascolto. Per un lungo periodo, il pubblico ha pensato che la cancellazione fosse dovuta a problemi di comunicazioni e accordi tra i creatori della serie e la rete riguardo alla direzione dello show. Dopo l’evento scatenante, i fan si sono mobilitati per salvare almeno un ipotetico finale di stagione e nel 2000. Dopo un lunga battaglia, vennero ascoltati: a luglio furono mandati in onda altri tre episodi grazie a Fox Family Channel. Cos’è che ci rende un freak o un geek? Questo pensiero ci assilla da quando non abbiamo più notizie di Weir, Lindsay e Sam, i geek and freak di una vita. I geek and freak del passato. I geek and freak per sempre!
6. My so-Called Life
My so-called life non è un teen drama come gli altri: la storia affronta temi che nella metà degli anni novanta non erano neppure vagamente accennati. In questo macrocosmo disordinato e caotico si parla di temi delicatissimi ed estremamente crudi, che cattureranno l’attenzione anche di chi non ha mai preferito i teen drama (qui vi parliamo dei teen drama che piacciono proprio a tutti, anche a chi non ha mai amato il genere).
Attraverso lo sguardo confuso e perso dei protagonisti, la serie tv ci tiene per mano affinché il viaggio nei meandri dell’adolescenza sia meno turbante. Affinché ci sia ancora spazio per la solidarietà. L’atmosfera e i contorni di My so-called life hanno influenzato parecchie opere nate negli anni seguenti, come Six feet under e Buffy L’Ammazzavampiri, serie tv in cui il sensazionale abbraccia il realismo e la descrizione ecumenica dei fatti. Non si sa cosa l’abbia resa una delle serie tv cancellate di MSCL, ma sappiamo benissimo che la storia chiede ancora giustizia, o perlomeno un finale adatto alla sua chiusura.