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La Classifica delle 10 annate più prolifiche nella storia delle Serie Tv

Serie Tv
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Quando pensiamo alle Serie Tv molto spesso ci focalizziamo sulle singole produzioni, senza pensare effettivamente al loro anno di distribuzione. Se per un attimo facessimo questa di riflessione, scopriremmo che esistono degli anni estremamente importanti per il mondo della serialità perché protagonisti dell’arrivo di alcune delle Serie Tv più importanti di sempre. Forse in quel momento non lo avevamo capito, non ci avevamo fatto caso, ma per esempio nel 2008 arrivarono quattro cult insostituibili, e tutti nello stesso anno. Per questa ragione il 2008 rimane ancora adesso uno degli anni di punta delle produzioni seriali, e non è l’unico. Cercando di radunare le produzioni più importanti, andiamo a scoprire quali siano effettivamente le 10 annate più prolifiche nella storia delle Serie Tv cercando di valutarle sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Nel dettaglio, esistono annate imprescindibili in questa lista perché cariche di numerose produzioni, ma ne esistono anche altre meno cariche. Queste, spiegandoci meglio, non raggiungeranno le prime posizioni a causa della differenza quantitativa con altre annate, ma escluderle – dati i pezzi da 90 che ci hanno regalato – sarebbe completamente folle.

Fatte queste premesse, partiamo con la classifica delle 10 annate più profiliche nella storia delle Serie Tv, e preparatevi a questo viaggio nel passato

10) 2019

Euphoria (640×360)

Cominciamo questo viaggio tra le annate più prolifiche nella storia delle Serie Tv partendo dall’anno 2019, un periodo molto vicino a noi che ha regalato grandi pezzi da ’90. Nel dettaglio, in questa annata facciamo la conoscenza di grandi produzioni come Euphoria, la Serie Tv teen drama targata HBO diretta da Sam Levinson, uno spaccato esistenziale sull’adolescenza capace di raccogliere di fronte a sé sia un pubblico adolescente che uno più adulto. Con un cast d’eccezione che vede nomi come quello di Zendaya, la serie ha ottenuto diverse candidature e vittorie sia agli Emmy che ai Golden Globe. Ma non è finita qua: nello stesso anno arriva anche una grande soddisfazione per Apple Tv+, una piattaforma spesso sottovalutata che si contraddistingue finalmente per l’arrivo di The Morning Show, una produzione con Jennifer Aniston e Reese Witherspoon che analizza il mondo e le sue problematiche attraverso un quotidiano in cui i doppi giochi, le ipocrisie e le diversità di genere sono purtroppo le vere protagoniste del dietro le quinte.

Ma non finisce qua. Nello stesso anno arriva su Netflix la Serie Tv rivelazione Sex Education, una produzione britannica che racconta il mondo degli adolescenti e non solo senza tabù e con grande intelligenza. A fare da ciliegina sulla torta a questo tema troviamo anche Modern Love, una Serie Tv che racconta l’amore in tutte le sue sfaccettature passando da temi come il divorzio al rapporto con i propri familiari. Ma il 2019 è stato anche un anno in cui abbiamo potuto conoscere After Life, la Serie Tv con Ricky Gervais che analizza in modo delicato e trasparente il difficile tema del lutto. Grande doppietta per HBO che, oltre a Euphoria, distribuisce anche Chernobyl, una miniserie che ricostruisce quanto accaduto alla centrale nucleare dell’Ucraina Sovietica nell’anno 1986. Con una valanga di premi e riconoscimenti, la serie è entrata di diritto nella storia delle Serie Tv biografiche più importanti e mastodontiche di sempre. Nel 2019 ci fu però anche un’altra produzione biografica di grande importanza che, anche se non ha ottenuto lo stesso successo della serie HBO, è riuscita a ottenere grandi elogi da parte della critica. Stiamo parlando di The Act, la miniserie che racconta la reale storia di Gypsy Blanchard attraverso il connubio del genere thriller e del genere drama.

Altra soddisfazione invece per Netflix che con la Serie Tv Russian Doll dà vita alla grande interpretazione di Natasha Lyonne. Come ciliegina sulla torta, il 2019 si contraddistingue anche per l’arrivo di The Mandalorian, la produzione più acclamata da parte dei fan di Star Wars e l’arrivo su Prime Video di The Boys, una Serie Tv che racconta un mondo controverso e politicamente scorretto in cui i supereroi sono i cattivi e agiscono sempre e solo secondo ciò che gli conviene.

9) 2004

Serie Tv
Lost (640×360)

L’anno 2004, a differenza di altri anni, è sicuramente uno dei più spogli a livello di quantità di produzioni importanti, ma pensare di non inserirlo in questa lista era praticamente impossibile. Nel 2004, infatti, nascono delle incredibili produzioni ritenute ancora adesso dei grandi cult intramontabili. Tra queste spicca di certo Lost, la Serie Tv rivelazione che ha cambiato per sempre le regole del mondo della serialità. Lost è infatti uno dei cult più amati e discussi di tutti i tempi, una produzione che si distacca dal concetto di verità e risposte e chiude la sua storia con un finale che lascia tutte le porte aperte e di cui ancora oggi si scoprono nuovi dettagli. Ma il 2004 è anche l’anno della soap opera per antonomasia, la Serie Tv statunitense Desperate Housewives capace di unire il genere del thriller a quello del drama con una serie di segreti che metteranno l’incolumità delle proprie protagoniste in un grosso pericolo.

Il 2004 si contraddistingue anche per l’arrivo di Dr. House, medical drama di riferimento che ha raccontato in modo cinico ma talvolta perfino delicato la vita di un medico brillante capace di vedere lì dove nessuno avrebbe mai visto. Con diverse candidature ai Golden Globe e agli Emmy, Dr. House continua ancora adesso a essere una delle produzioni di punta del genere. Ma non è finita qua. Nel 2004 arriva infatti anche Deadwood, una produzione Serie Tv statunitense di genere western che si è distinta per il suo connubio tra storia e finzione, tra drama e azione. Nello stesso anno, in conclusione, arrivano anche Veronica Mars – la serie teen drama divenuta un cult – e CSI NY, una produzione statunitense composta da 9 stagioni giunta al termine soltanto nel 2013. Ben nove anni dopo il suo inizio.

8) 2007

The Big Bang Theory
The Big Bang Theory (640×360)

Il 2007 si contraddistingue anche per l’arrivo della grande comedy The Big Bang Theory, sitcom statunitense più volte vincitrice agli Emmy che ha raccontato il mondo delle fisica e della chimica attraverso la vita di un gruppo di nerd che scopre cosa esista oltre i libri e le equazioni. Diventata un grande cult di riferimento, la serie è andata avanti per ben 11 stagioni chiudendosi con un finale commovente e delicato. Nello stesso anno arriva anche Skins, la Serie Tv teen drama che ha scritto uno dei pezzi di storia più importanti del genere. Cambiando totalmente genere, il 2007 si contraddistingue anche per l’arrivo di Mad Men, una produzione statunitense con protagonista Jon Hamm che analizza sia la crescita tecnologica e sociale del mondo che la vita di Don Draper, un pubblicitario in perenne crisi con se stesso che permette al telespettatore di riflettere sugli aspetti più importanti della propria esistenza.

Ma Don Draper non è l’unico protagonista in piena crisi con se stesso del 2007. Nello stesso anno arriva infatti Californication, una produzione statunitense che racconta la vita disfunzionale di Hank Moody, uno scrittore con tendenze autodistruttive che cerca di riaggiustare quel che da sempre rovina a causa della sua inaffidabilità e sregolatezza. Altra grande produzione di questo anno è invece l’iconica Gossip Girl, la Serie Tv statunitense di genere teen drama che racconta la ricchezza americana attraverso l’occhio di chi ne è escluso e di chi, dunque, vede in determinati meccanismi la loro natura più folle. Il 2007 si contraddistingue anche per l’arrivo di Chuck, una produzione composta da 5 stagioni andata in onda sull’emittente NBC che ha unito il genere spionaggio a quello del drama, dando vita a una storia coinvolgente e accattivante. Nello stesso anno arriva anche I Tudors, la Serie Tv di genere storico che racconta le vicende di La vita del giovane Enrico VIII, il Re d’Inghilterra. In conclusione, nel 2007 arriva anche un’altra grande produzione tutta italiana: Boris. Con un cast eccezionale, la serie riesce a imporsi come un vero e proprio cult capace di criticare in modo sottile gli stereotipi e le usanze ambigue presenti nel mondo della televisione.

7) 2014

Gomorra (640×360)

Al settimo posto di questa classifica troviamo invece il 2014, una delle annate più quantitativamente e qualitativamente importanti per il mondo della serialità. In questo anno arrivano infatti grandissime produzioni, e una di queste è tutta italiana. Nel 2014 viene infatti distribuita Gomorra, una delle Serie Tv italiane più importanti di sempre tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. Composta da 5 stagioni, Gomorra diventa una delle figlie della serialità italiana più rinomate e acclamate sia dalla critica che dal pubblico, che vedono in quest’ultima uno dei capolavori italiani che più sono stati in grado di raccontare il complesso tema della camorra con realismo e cura maniacale. Nello stesso anno, intanto, arrivano anche altri titoli di spessore come l’acclamata BoJack Horseman, la Serie Tv che racconta la disfunzionale esistenza di un cavallo antropomorfo con tendenze autodistruttive e un passato che lo ha cambiato per sempre. Con le sue 6 stagioni, la serie è presto diventato uno dei cult d’animazione di riferimento più importanti di sempre.

Ma il 2014 non finisce qua. In questa annata arriva infatti anche True Detective, un thriller-crime che racconta il mondo da un punto di vista anche filosofico. I suoi dialoghi sembrano infatti ispirati alla filosofia di Friedrich Nietzsche per via del perenne nichilismo e del pessimismo di cui sono impregnati. Con uno straordinario Matthew McConaughey, True Detective è considerata una delle serie drama\poliziesche più affascinanti di sempre. Continuando sulla stessa lunghezza d’onda, nel 2014 arriva anche Fargo, produzione antologica americana composta da 4 stagioni che si è contraddistinta per le diverse vittorie e candidature sia ai Golden Globe che agli Emmy. Anche in questo caso il genere poliziesco si fonde con l’esistenzialismo, il realismo e la complessità della natura umana, restituendoci una produzione straordinaria.

Cambiando genere, invece, il 2004 si caratterizza anche per l’arrivo di produzioni diverse tra loro capaci di passare dal mondo della DC Comics grazie a The Flash al romanticismo senza tempo di Outlander. Nella stessa annata arriva anche un’altra importantissima produzione targata Shonda Rhymes, How to Get Away with Murder che con un totale di 6 stagioni si impone come uno dei legal drama più iconici degli ultimi anni. Grandi soddisfazioni anche per il genere horror che nel 2014 si contraddistingue per l’arrivo di Penny Dreadful, una produzione anglo-statunitense con un cast d’eccezione che vede volti come quelli di Eva Green. Attraverso un viaggio nella letteratura horror che passa da Dracula a Dorian Grey, la serie si caratterizza per la sua ambientazione nella Londra Vittoriana e per il suo affascinante richiamo al mondo gotico. Non si può inoltre non parlare della grande produzione statunitense The Leftovers. Composta da 3 stagioni, la serie racconta un mondo in cui all’improvviso il 2% della popolazione sparisce nel nulla non lasciando alcuna traccia o alcuna risposta. Prodotta da HBO, The Leftovers si contraddistingue per un mistero in cui la verità è un concetto estramamente labile e controverso, e gioca a scacchi con tutti i personaggi facendoli completamente impazzire. A cosa dovremmo credere? Forse la risposta è più difficile di quanto si creda.

Ma come dicevamo, il 2014 è un anno davvero pieno di produzioni, e per tale ragione il viaggio non è ancora finito. In questa stessa annata arrivano infatti anche Silicon Valley – una delle serie tv comedy più brillanti e riuscite di sempre, che racconta le vicende di un gruppo di programmatori che lavorano alla creazione di un’invenzione che potrebbe cambiare per sempre il mondo della tecnologia – e The 100, una serie post-apocalittica dall’enorme successo andata avanti per ben 7 stagioni. Variegato come pochi anni, il 2014 si contraddistingue anche per delle Serie Tv spesso troppo sottovalutate dal pubblico. Tra queste ne spiccano decisamente 3: Black-Ish – una sitcom giunta alla fine soltanto nel 2022 e con diversi premi vinti – The Knick – medical drama dalla trama originale andato in onda per sole 2 stagioni – e Bosch, un drama poliziesco ambientato a Los Angeles in cui un detective dovrà cercare di affiancare ai diversi casi da risolvere i propri drammi personali.

6) 2005

The Office (640×360)

Torniamo adesso indietro nel tempo fino all’anno 2005. Come nel caso del 2014, anche questa annata si caratterizza per la distribuzioni di importanti cult seriali. Tra questi spiccano di certo How I Met Your Mother e il remake statunitense The Office, due comedy che ancora oggi occupano uno spazio senza tempo nella cultura seriale e che insegnano come si faccia a rimanere eterni equilibrando la leggerezza e la profondità. Il mondo comedy non si conclude però con queste sole due perle. A fargli da eco troviamo infatti anche It’s Always Sunny in Philadephia, una serie statunitense politicamente scorretta considerata dall’opinione pubblica come una delle produzioni che più hanno subito l’influenza del grande cult Seinfeld. Nello stesso anno arriva Grey’s Anatomy, una delle Serie Tv più longeve di sempre che continua tuttora ad andare avanti con le sue stagioni, anche se con un cast e un’andatura decisamente differente rispetto ai suoi tempi d’oro.

Come detto, il 2005 è una delle annate più importanti dal punto di vista quantitativo e qualitativo, dunque i titoli non sono finiti qui. Durante questa annata vediamo infatti anche la distribuzione di grandi colossi come Prison Break e la nuova serie di Doctor Who (con la serie classica che si era interrotta molti anni prima), due produzioni estremamente diverse tra loro che però condividono uno straordinario impatto sia con la critica che con il pubblico che da sempre li considerano uno dei regali più importanti del 2005. La seconda, nel dettaglio, è ancora in corso. Un altro grande impatto è avvenuto attraverso la celebre My Name is Earl, una produzione composta da 4 stagioni che è purtroppo stata cancellata senza un vero finale, imponendosi così come uno dei rimpianti più grossi della serialità. Nel 2005 arriva inoltre anche Criminal Minds, un poliziesco ancora in corso ideato da Jeff Davis che potrete facilmente recuperare sulla piattaforma streaming Disney+. Ma per gli amanti del genere questo non è l’unico prodotto di riferimento: nello stesso anno arriva infatti anche The Closer, una Serie Tv composta da 7 stagioni con Kyra Sedgwick e J. K. Simmons. Grande annata anche per il genere paranormale grazie all’arrivo di Supernatural e Ghost Whisperer.

Il 2005 continua a stupirci attraverso l’arrivo della serie Rome, una produzione prodotta da HBO e BBC che racconta le vicende legate alla Roma della seconda metà del I secolo. All’interno troviamo infatti grandi personaggi realmente esistiti come Gaio Giulio Cesare, Marco Antonio, Tito Pullio e tanti altri. In conclusione, nel 2005 arriva anche Weeds, una commedia drammatica politicamente scorretto che racconta le vicende di una famiglia che cerca di sostentarsi economicamente vendendo marijuana e cercando comunque di condurre una vita rispettabile. Per gli amanti del poliziesco, invece, nel 2005 arriva anche Bones, serie statunitense liberamente ispirata a Temperance Brennan che racconta le vicende di un’antropologa forense dalla fama internazionale grazie ai suoi scritti che indaga sui diversi casi in collaborazione con l’FBI.

5) 2001

Serie Tv
Six Feet Under (640×360)

Più si va indietro e più la quantità di produzioni, in alcuni casi, potrebbe farsi più spoglia. Negli anni passati infatti le Serie Tv venivano create in modo più contenuto e questo impediva dunque alle diverse annate di caratterizzarsi per una quantità elevate di titoli, ma escludere il 2001 da questa classifica era impossibile, soprattutto perché detentore di alcune delle più grandi Serie Tv della storia. In questo annata infatti viene distribuita Six Feet Under, un prodotto targato HBO diventato ben presto un vero e proprio cult. Con un finale che racconta l’essenza della natura umana e del suo corso, la serie è ben presto diventata una delle gemme più preziose dell’emittente e non solo, imponendosi ancora oggi come un capolavoro senza tempo. Anche in questo periodo HBO riesce però a fare una doppietta senza precedenti grazie alla distribuzione di Band of Brothers, la miniserie che racconta le vicende della Seconda Guerra Mondiale attraverso una narrazione biografica prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks. Ancora oggi questo prodotto viene considerato un vero e proprio capolavoro capace di unire il mondo della serialità a quello del cinema, con interpretazioni da Oscar e infiniti riconoscimenti.

Nello stesso anno arriva poi anche anche Scrubs, una delle migliori comedy di sempre che racconta le vicende di un ospedale in cui chiunque, sia pazienti che medici, cercano le proprie risposte. Con una grande dose di riflessioni esistenziali unite alla sua preponderante parte comedy, Scrubs è ancora oggi considerata come una delle serie televisive più emozionanti di tutti i tempi.

Grandi arrivi anche per il genere comedy che, nel 2001, abbraccia produzioni come La Vita Secondo Jim e The Office UK, la serie madre con Ricky Gervais da cui è poi stato tratto l’omonimo remake statunitense. Il 2001 si contraddistingue anche per l’arrivo di 24, un thriller originale che racconta in che modo una fittizia agenzia governativa anti-terrorismo cerca di combattere in sole 24 ciò che minaccia gli Stati Unit, raccontando la giornata tipo del protagonista Jack Bauer. Con l’ausilio di uno Split screen che mostra in tempo reale le varie azioni dei personaggi, la serie si dimostra estremamente realista e originale. Arriva infine anche Smallville, la produzione statunitense che racconta le vicende di un Superman adolescente interpretato da Tom Welling. Nonostante siano oramai passati anni, la serie continua a essere uno dei prodotti vintage più ricordati e amati di quel periodo.

4) 2015

Better Call Saul (640×360)

A un passo dal podio troviamo il 2015, un’annata che si contraddistingue sia per la qualità che per la quantità dei suoi prodotti nonchè l’anno più recente presente nella Top 5 di questa classifica. E’ proprio durante questo periodo che infatti Vince Gilligan dà vita allo spin off di Breaking Bad Better Call Saul, una delle Serie Tv più importanti e mastodontiche di sempre. Con un cast straordinario e una storia curata nei minimi particolari, Better Call Saul riesce a imporsi fin da subito come un vero e proprio capolavoro capace di vivere anche di vita propria. Lo spin-off non ha infatti nulla da invidiare alla serie madre e, paradossalmente, secondo alcuni è anche di un livello superiore. Giunta al termine soltanto nel 2022, Better Call Saul insegna come si scriva uno spin-off e come, al tempo stesso, si possa richiamare il passato senza mai diventarne una copia.

Il 2015 fa la differenza anche per l’arrivo di Sense8, la Serie Tv rimpianto di Netflix cancellata e ritornata successivamente con un episodio conclusivo per via delle diverse proteste e petizioni da parte dei fan. Senza dubbio, infatti, il 2015 verrà ricordato anche come l’anno in cui la piattaforma è dovuta tornare sui suoi passi dando ai propri utenti ciò che richiedavano. Nello stesso anno arrivano però anche altre importanti Serie Tv rivelazione come Narcos – la produzione candidata ai Golden Globe composta da 3 stagioni che racconta la diffusione della cocaina tra Stati Uniti ed Europa seguendo la storia di Pablo Escobar – e Mr. Robot, la serie con Rami Malek che narra le vicende di Elliott, un giovane ingegnere informatico paranoico e seriamente convinto che ogni cosa sia condizionata da un potere più grande e invisibile all’occhio umano. Con diverse candidature e premi vinti, la serie è presto diventata un vero e proprio pezzo da novanta della nouvelle epoque delle serie tv, con punte intimistiche raramente raggiunte in passato.

Grande momento anche per il genere comedy che nel 2015 si contraddistingue per l’arrivo di ben quattro serie: Schitt’s Creek, Unbreakable Kimmy Schmidt, Superstore e Grace and Frankie. Tutte e quattro le produzioni riescono a ottenere un enorme successo, ma Grace and Frankie riesce ben presto a fare la differenza diventando a tutti gli effetti uno dei simboli di riferimento del genere. Il 2015 si caratterizza anche per l’arrivo di Jessica Jones, una produzione Marvel capace di attirare l’attenzione anche di chi non si dice appassionato al mondo dei supereroi. La serie racconta infatti le vicende di un’eroina che apre una propria agenzia investigativa per indagare su tutti i crimini che coinvolgono le persone con abilità speciali; un prodotto, Jessica Jones, che riesce a dividersi tra la quotidianità della protagonista e la propria abilità, creando così un equilibrio coinvolgente. Nello stesso anno inoltre arriva anche Death Note, la straordinaria trasposizione seriale di uno dei manga più acclamati della storia. Con una sola stagione composta da 37 episodi, Death Note è immediatamente diventata una delle produzioni d’animazione di riferimento più amate di sempre.

In conclusione, il 2015 – data la sua variegata lista di Serie Tv – non poteva lasciare a bocca asciutta i fanatici del genere poliziesco o storico. In questo anno viene infatti distribuita The Expanse, una produzione statunitense che unisce questo genere a quello fantascientifico con una storia che racconta la scomparsa di una donna che nasconde dei segreti che vanno oltre la comprensione umana. Per il genere storico arriva invece The Man in the High Castle, una produzione di genere ucronico composta da 4 stagioni che risponde alla domanda: cosa sarebbe successo se se la Germania avesse vinto la Seconda guerra mondiale, facendo sì che Berlino diventasse la capitale del mondo con Adolf Hitler al timone? Tratta dal romanzo di Philip K. Dick, la serie si contraddistingue per la sua peculiare cura nei particolari. Il simbolo della serie ritrae infatti la Statua della Libertà in posa come la conosciamo, con la differenza che tra le mani non vi è alcuna lanterna, ma solo il simbolo della drammatica realtà dittatoriale della Seconda guerra mondiale.

3) 2011

Game of Thrones
Game of Thrones (640×360)

Apriamo ufficialmente il podio con il 2011, un anno pieno di sorprese che nascondono anche l’arrivo di uno dei cult di genere fantasy più famosi nella storia delle Serie Tv. Stiamo ovviamente parlando di Game of Thrones, una delle ragioni fondamentali per cui il 2011 occupa in questa classifica un posto così alto. Nonostante il finale controverso, infatti, non possiamo negare l’immenso peso che questa produzione HBO ha avuto nel mondo della serialità. Tratta dai romanzi di George R.R. Martin, la serie ha fatto la differenza fin dalla prima stagione narrando in che modo ogni personaggio sia mosso dalla sua sete di potere e di come questa sia capace di plasmare chiunque. E’ proprio questo infatti il motore che scatena tutti gli eventi, le decisioni e le azioni dei protagonisti. Probabilmente, il vero nemico è proprio lui, il parassita che si attacca ai protagonisti facendogli compiere azioni spregevoli e fuori da qualsiasi tipo di limite. Con un numero infinito di candidature e premi vinti Golden Globe e agli Emmy, Game of Thrones è una delle Serie Tv che più hanno fatto la storia anche grazie alla sua straordinaria regia, fotografia e scengorafia e al sottile confine che la separa dall’essere una pellicola cinematografica.

Ma se pensate che il 2011 sia soltanto questo vi sbagliate. Questa annata si contraddistingue infatti anche per l’arrivo della prima stagione di American Horror Story, la Serie Tv antologica ancora in corso di Ryan Murphy. Con delle storie sempre diverse stagione per stagione, la produzione si contraddistingue per il modo con cui tratta il genere soprannaturale. Il vero pericolo infatti non sempre risiede nell’ultraterreno, ma anche e soprattutto nelle azioni umane. In modo diverso, anche Grimm – arrivata nello stesso anno – racconta in che modo il vero terrore non abbia a che fare soltanto con i mostri, ma anche con chi ci dorme accanto.
Game of Thrones, American Horror Story e Grimm: il 2011 è stato davvero un anno generoso nei confronti degli amanti del fantasy, ma non è finita qua. Nello stesso anno arriva infatti anche Teen Wolf, un teen drama soprannaturale che racconta la storia di Scott, un adolescente che deve dividersi tra la sua vita quotidiana e la sua vita da licantropo. Con le sue 6 stagioni, la serie è presto diventata uno dei teen drama di riferimento degli ultimi 10 anni.

Prima dell’arrivo di Mr. Robot nel 2014, nel 2011 è arrivata Black Mirror, la Serie Tv antologica britannica diventata presto un cult che racconta il mondo della tecnologia attraverso una serie di espedienti narrativi estremi capaci di spiegare al telespettatore cosa accadrebbe se lasciasse a questo strumento tutto il controllo. Nello stesso anno arriva anche Person of Interest, una produzione statunitense di genere distopico che racconta la risoluzione dei casi da parte di un gruppo di vigilanti che, aiutati da un’intelligenza artificiale, cercano di impedire che pericolose cospirazioni mettano in serio pericolo l’umanità.

Ma il 2011 è anche stato l’anno di una delle comedy più amate di tutti i tempi: New Girl. Considerata come la vera figlia legittima di Friends, la serie è presto diventata un vero e proprio fenomeno mediatico capace di raccontarci la crescita di un gruppo di coinquilini e amici che cercano di crearsi un proprio posto nel mondo tra sentimenti e ambizioni. I più attenti però ricorderanno che il 2011 non vede solo l’arrivo di New Girl, ma anche di 2 Broke Girls, una sitcom statunitense che racconta l’amicizia tra due cameriere diverse tra loro e con uno stile di vita apparentemente inconciliabile. Di questa annata ricordiamo anche l’arrivo di Homeland, un grosso cult spesso sottovalutato in Italia che narra le vicende di Carrie, una donna che lavora per la CIA che nasconde il suo disturbo bipolare nel timore che possa essere sollevata dal suo incarico. Proprio a causa di questa condizione, la protagonista riesce a vedere oltre gli indizi, scoprendo le verità attraverso particolari a cui nessuno avrebbe fatto caso. Ma il 2011 è anche l’anno che annuncia l’inizio di un importante cult giunto alla fine soltanto nel 2021: Shameless. La storia dei Gallagher inizia infatti proprio in questo anno dando il via a una delle storie familiari più importanti, acclamate e anche disastrate di sempre.

Ma se avete voglia di un legal drama, è importante ricordare anche che nel 2011 è arrivata Suits, una Serie Tv statunitense con Meghan Markle che racconta la storia di un brillante avvocato che comincia a collaborare con un ragazzo brillante sprovvisto di laurea capace di trovare risposte lì dove apparentemente non ce ne sono. In conclusione, il 2011 si contraddistingue anche per l’arrivo di Revenge, una Serie Tv statunitense incentrata sul rancore e sulla vendetta. Con Emily VanCamp, Revenge è un’altra delle produzioni indimenticabili del 2011.

Adesso capite perché il 2011 dovesse assolutamente aprire il podio?

2) 2013

peaky blinders
Peaky Blinders (640×360)

Al secondo posto troviamo invece l’anno 2013. Ve lo diciamo in antipo: preparatevi perché siamo di fronte a un’annata quantitativamente e qualitativamente straordinaria per il mondo delle Serie Tv. Cominciamo questo viaggio ricordando che nel 2013 arriva quel grande capolavoro di Peaky Blinders, la Serie Tv con Cillian Murphy che ci guida all’interno del mondo degli omonimi Peaky Blinders, della storia che evolve e della terra che lo fa con essa. Non possiamo infatti negare quanto questa produzione sia una delle più importanti di sempre e, in questo caso, anche dell’anno 2013. Nello stesso anno arrivano però anche altre grandi produzioni come Hannibal – la Serie Tv NBC con Mads Mikkelsen che purtroppo non ha mai ancora conosciuto un finale – Shtisel – la Serie Tv rivelazione israeliana – The Blacklist – la produzione statunitense che racconta le vicende di un temuto criminale che aiuta l’FBI nel trovare i più pericolosi nemici così da far piazza pulita – The Following – una Serie Tv che, nonostante il calo a partire dalla sua seconda stagione, è riuscita a dar vita a uno dei villain più straordinari del mondo della serialità – e Banshee, il racconto oscuro della mentalità americana in cui la città ricopre il primo vero ruolo da protagonista.

Sempre nello stesso anno, arriva anche House of Cards, ai tempi dominatrice assoluta della scena: in House of Cards il potere gioca il suo ruolo principale attraverso il personaggio di Frank Underwood, un uomo spietato disposto a tutto pur di vincere la propria corsa verso la Casa Bianca. Composta da 6 stagioni e con uno straordinario Kevin Spacey, la serie ha ottenuto ben 33 candidature e 8 nomination ai Golden Globe. Ma i thriller politici del 2013 non finiscono qua. Anche se sottovalutata in Italia, infatti, una delle produzioni più importanti di questa annata è The Americans. Composta da 6 stagioni, la serie vede al suo interno un cast eccezionale e una trama incentrata sulla storia delle spie russe e degli Stati Uniti d’America. Nel dettaglio, la serie affronta anche il modo con cui il consumismo americano viene percepito da una prospettiva completamente diversa. Uno dei punti di forza di The Americans è, e rimane tuttora, anche il controverso rapporto che i due protagonisti condividono da sempre. Nello stesso anno, inoltre, arriva anche Agents of S.H.I.E.L.D, una produzione statunitense tratta dai fumetti Marvel andata in onda per 7 stagioni che racconta in che modo l’agenzia protagonista affronti i diversi casi cercando di tenere la popolazione al sicuro.

Il 2013 si contraddistingue anche per l’arrivo di Vikings, una serie canadese-islandese che è presto diventata uno dei simboli di riferimento del mondo seriale. Ambientata tra la Scandinavia e le isole britanniche del IX secolo, la serie narra le vicende del vichingo Ragnarr Loðbrók e tanti altri personaggi di quel periodo storico. Cambiamo adesso genere con The Goldbergs, una sitcom andata in onda per ben 10 stagioni che raccontano la vita della famiglia Goldbergs attraverso la prospettiva dell’undicenne Adam. Sulla stessa scia comedy, nel 2013 arriva anche Brooklyn Nine-Nine, una comedy poliziesca presto diventata un vero e proprio fenomeno mediatico. Ancora oggi di fronte alla canzone I Want It That Way si pensa soltanto alla serie. Ma oltre a questo gioiellino, nello stesso anno arriva anche Mom, una comedy che racconta le bizzarre vicende di una mamma stravagante che cerca di lasciarsi alle spalle il suo passato. Grande momento anche per le Serie Tv d’animazione grazie all’arrivo di Rick and Morty, una produzione presto diventata un cult ancor prima dell’arrivo di BoJack Horseman.

A fare la differenza nel 2013 troviamo anche Utopia, una Serie Tv britannica che parla di cospirazioni e teorie complottiste. Con un grande utilizzo del giallo, la serie sembra girata con un filtro che è presto diventato uno dei suoi simboli più iconici. Parlando di colori, nello stesso anno è arrivata anche Orange is the New Black, un meraviglioso drama che narra le vicende di un penitenziario femminile in cui le protagoniste cercano di trovare speranza lì dove non c’è, a volte anche a costo di agire e sbagliare. Il 2013 si contraddistingue anche per l’arrivo di Broadchurch, una produzione britannica di genere thriller con la stroardinaria Olivia Colman, e Orphan Black, che è ricordata soprattutto per la grande prova attoriale dell’attrice Tatiana Maslany. Per gli amanti dell’horror, invece, il 2013 ha riservato Bates Motel, la serie spin off che racconta il controverso e oscuro rapporto che lega Norman Bates e sua madre, i protagonisti di Psycho, il classico di Hitchcock.

1) 2008

breaking bad
Breaking Bad (640×360)

Al primo posto di questa classifica troviamo l’anno 2008, un’annata in cui troverete una quantità inferiore di produzioni ma anche un vero e proprio misto di capolavori. Al centro di questo peridodo troviamo infatti Breaking Bad, la Serie Tv rivelazione che ha cambiato per sempre il mondo della serialità. Esiste un prima ed esiste un dopo questa mastodontica produzione, e ciò porta inevitabilmente l’anno 2008 a ottenere diversi punti. Ma, come se Breaking Bad non fosse abbastanza, nello stesso anno arrivano anche altri grandi capolavori, e uno è tutto italiano. Stiamo infatti parlando di Romanzo Criminale, una delle serie italiane più importanti di sempre. Con il suo arrivo presto anche la serialità italiana, già intravista grazie all’arrivo di Boris un anno prima, è riuscita a farsi notare in modo eclatante restituendo una storia fatta non solo di azione, ma anche di grande introspezione. Il punto forte della serie ha infatti a che fare con la cura con cui i suoi personaggi sono stati scritti e caratterizzati, con i loro drammi esistenziali e le loro essenze controverse e in perenne lotta.

Ma a proposito di grandi cult, il 2008 si contraddistingue anche per l’arrivo di Sons of Anarchy, uno dei pezzi da ’90 delle Serie Tv che trae spunto dal classico Amleto di William Shakespeare. Il vero punto forte della serie, probabilmente, ha a che fare con la continua lotta del protagonista Jax tra la sua voglia di cambiamento e il richiamo all’oscurità. Questo continuo dilemma, e l’ossessione nei confronti del padre morto anni prima, porterà il protagonista a vivere alla perenne ricerca di se stesso e di verità sconvolgenti che gli dimostreranno ancora una volta quanto l’animo umano sia debole e corruttibile. Nello stesso anno, arriva però anche Fringe, una produzione che gli amanti di X-Files non si sono lasciati sfuggire. Ancora oggi il suo ricordo ci fa venire voglia di riguardarla da capo e di riscoprire dettagli nascosti che sono sempre stati sotto i nostri occhi. Fringe è infatti una Serie Tv che, dato il tema fantascientifico-distopico, va guardata con estrema attenzione e concentrazione.

Nello stesso anno, inoltre, arrivano anche True Blood – la Serie Tv di genere fantasy targata HBO – e Merlin, il fatasy che racconta la storia di Merlino sotto un nuovo punto di vista diventato presto un vero cult. Ma le grandi produzioni non finiscono qui. Nel 2008 facciamo infatti la conoscenza di The Mentalist, altro pezzo da novanta di genere investigativo andato avanti per 7 stagioni, e di In Treatment, una produzione che affronta il mondo della psicologia e delle realtà sociali attraverso le sedute che avvengono tra lo psicologo Paul Weston e i suoi pazienti.

2019, 2004, 2007, 2014, 2005, 2001, 2015, 2011, 2013, 2008: queste sono le annate più importanti per il mondo delle Serie Tv sia per la quantità di produzioni che per la qualità che le ha contraddistinte. Nonostante non siano presenti, esistono certamente anche altre annate importanti che però – a causa del basso numero di produzioni – non sono potute rientrare in classifica. Stiamo dunque parlando di anni come il 1999 con l’arrivo de I Soprano o del 1990 che è passato alla storia per essere l’anno di distribuzione di Twin Peaks: anni che non sono rientrati in classifica solo perchè attorno a questi due capolavori c’è stato poco. Per avvicinarci ai nostri tempi, invece, abbiamo tenuto i considerazione anche l’anno 2018 – grazie all’arrivo di Serie Tv di successo come Succession, l’italiana L’Amica Geniale, Yellowstone – ma anche il 2021 con le sue produzioni The White Lotus e Strappare lungo i Bordi e il 2022 con il già cult House of the Dragon e e Scissione.

Le 10 Serie Tv più brutte degli ultimi 10 anni (una per anno)