Silicon Valley (2014-2019)
- Stagioni: 6.
- Episodi: 53.
- Disponibile su Sky e Now.
Questo, invece, un nostro cavallo di battaglia. Ne abbiamo parlato spessissimo e non perdiamo mai l’opportunità per inserirla all’interno dei nostri listoni. Siamo convinti, infatti, che Silicon Valley sia una delle comedy più sottovalutate dell’ultimo decennio. In onda dal 2014 al 2019 sulla HBO, la serie è incentrata su un gruppo di giovani programmatori che cercano di farsi largo per arrivare al successo della vita. Hanno infatti tra le mani un progetto ambiziosissimo, ma non è mai semplice riuscire a realizzarsi. Soprattutto se poi si arriva al punto di dover valutare la possibilità di appoggiarsi a terzi, rinunciando alla propria autonomia, o cercare di farcela da soli.
Silicon Valley riscrive così i canoni delle comedy, appoggiandosi a un’orizzontalità marcata e a una particolare amalgama di elementi che, combinati, danno vita a una serie dalle caratteristiche uniche. Attraverso la serie, scopriamo meglio un mondo del quale si parla tanto ma si sa sempre poco, e si vivono i sogni e le speranze di un gruppo di ragazzi in cui è piuttosto semplice riconoscersi. Andata avanti per sei stagioni, ha un finale particolarissimo che ha evidenziato per l’ultima volta la sua audacia, portata avanti fino in fondo senza mai fare dei compromessi. In fondo, la storia della serie si sovrappone così alla serie stessa, portando a un’interazione meta-televisiva piuttosto suggestiva.
Non perdetela perché ne vale la pena: pur essendo stata spesso associata a The Big Bang Theory (con molta superficialità, al di là degli evidenti echi), è una serie dalle caratteristiche fortemente peculiari. Al punto da ricordarci quello che troppi hanno dimenticato negli ultimi anni: una comedy funziona quando si appoggia a riferimenti chiari e non rinuncia mai alla sperimentazione. Silicon Valley, dal canto suo, non ha mai sconfessato tale fine.
Reservation Dogs (2021-2023)
- Stagioni: 3.
- Episodi: 28.
- Disponibile su Disney+.
A proposito di serie tv comedy da vedere che sono comedy ma sono pure molto altro, i prossimi due esempi rientrano perfettamente all’interno di categorie piuttosto ibride. La prima è Reservation Dogs. In onda dal 2021 al 2023, debuttò in tv il 9 agosto, in occasione della Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo. Non è un caso, affatto. La serie mira a offrire un racconto alternativo delle popolazioni native presenti oggi negli Stati Uniti, attraverso un linguaggio affine alla Generazione Z e un contesto in cui superare gli stereotipi. Per certi versi, è un’operazione vicina a quella descritta poco fa a proposito di black-ish, ma incentrata su un gruppo di ragazzi di origini native, nati in un piccola comunità col sogno di abbracciare il mondo ed esplorarlo andando oltre i propri confini.
Un concetto semplice, facilmente banalizzabile. Reservation Dogs, tuttavia, è ideata e scritta da un autore d’altissimo profilo – Taika Waititi, ammirato in numerose produzioni degli ultimi anni – e i risultati sono evidenti. Pur non avendo mai catturato un pubblico importante sul piano numerico, la critica ha sempre apprezzato la serie. La terza e ultima stagione trova la sua massima espressione. Una stagione, non a caso, premiata anche con alcune candidature inedite per una serie fin lì piuttosto snobbata. Ha infatti ottenuto due nomination agli Emmy 2024 nelle categorie destinate alla miglior serie tv comedy e al miglior attore protagonista in una comedy (D’Pharaoh Woon-A-Tai).
Con ogni probabilità non ci sarà niente da fare contro la corazzata The Bear (e il suo protagonista, Jeremy Allen-White), ma è un bene che il mondo della critica abbia finalmente riconosciuto il valore di un’opera tanto significativa. Meglio tardi che mai: ora, però, anche il pubblico deve smetterla di ignorarla.