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In Italia oggi abbiamo bisogno di serie tv comedy e non ne fanno mai

serie tv comedy
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Abbiamo affrontato da diversi punti di vista la questione delle serie tv all’italiana. Da un lato analizzando i loro limiti, dall’altro riconoscendo l’esistenza di prodotti seriali di buona qualità made in Italy. Nel panorama televisivo italiano possiamo dire di sapere il fatto nostro quando si parla di serie tv crime, per esempio, o di genere drammatico. Ma c’è un assente illustre nel catalogo dei generi televisivi italiani: le serie tv comedy.

Perché? Per quale ragione in Italia non si punta più su un genere tanto apprezzato? Verrebbe da rispondere che in fondo, non si è mai puntato granché sulle serie tv comedy italiane. Se escludiamo I Cesaroni noteremo che le prime serate in Italia non vengono quasi mai concesse a questo genere televisivo, benché nel resto del mondo le sitcom siano invece considerate un genere di intrattenimento assolutamente adatto alla prima serata. Finalmente Soli, Love Bugs, Camera Cafè e persino l’acclamatissima Casa Vianello, tranne per puntate eccezionali, sono state relegate al preserale dei palinsesti delle principali reti televisive nostrane.

La scarsità di serie tv comedy italiane potrebbe essere essere frutto dell’estremizzazione del tentativo di essere presi sul serio nell’ambito seriale.

Il cast di Camera Café

In Italia del resto si è soliti procedere per estremi. Per anni il cinema italiano alternava film d’autore e cine-panettoni. Due diversissime facce della stessa medaglia. Da un lato qualcosa di estremamente impegnato, dall’altro il tentativo di intrattenere puntando sui soliti clichè. Ma l’italiano medio non è un italiano mediocre, dunque quando prodotti originali, divertenti e di qualità sono stati proposti al cinema sono diventati immediatamente grandi successi. Pensiamo ad esempio a Perfetti Sconosciuti, Smetto Quando Voglio e Lo chiamavano Jeeg Robot. Si tratta di pellicole allo stesso tempo divertenti (o comunque con spiccata vena umoristica) e con un sottofondo di critica sociale.

Avremmo un gran bisogno di puntare e di investire su prodotti a fruibilità trasversale; che possano coinvolgere un pubblico tendenzialmente più impegnato e uno che quando accende la televisione vuole mettere in pausa i pensieri e, perché no?, farsi qualche risata. Saper far ridere del resto è più complesso del saper commuovere. E soprattutto saperlo fare senza ricorrere a gag viste e riviste ma prendendo spunto dalle mille facce del nostro Paese sarebbe una ventata d’aria fresca. In Italia servirebbe davvero una serie tv comedy che ci lasci a bocca aperta e che ci ricordi quanto è bella la leggerezza e quanto serva a non prendersi troppo sul serio.

Boris

Sappiamo farlo e una serie tv comedy come Boris ne è la prova provata.

Ma oggi dopo nove anni dalla stagione conclusiva della Fuori serie italiana ideata da Luca Manzi, possiamo dire di non aver più visto nulla di neanche lontanamente paragonabile a Boris. La vera sfida inoltre sarebbe investire sulle serie tv comedy impiegando nei cast degli attori e non dei comici come capita troppo spesso. Ricordate Belli Dentro? La sitcom ambientata nel carcere di San Vittore a Milano vantava un cast composto esclusivamente di comici sradicati dal palco di Zelig, caratteristi che in un certo senso limitavano le possibilità del prodotto di per sè innovativo.

Più di una serie tv di qualunque altro genere, una comedy se ha successo fa tendenza, diventa quasi costume.

Pensiamo all’esplosione della corrente geek dopo The Big Bang Theory. O riferendoci all’Italia, al boom di vendite di lavandini con la doppia vasca dopo Finalmente Soli. Una serie tv comedy italiana ben fatta e originale, che ci faccia ridere sottolineando le nostre similitudini e che ci faccia considerare altre prospettive televisive, sarebbe LA SVOLTA. Se poi fosse anche inclusiva e ben contestualizzata potrebbe fare la differenza e svolgere un piccolo servizio sociale. Questo perché in una comedy non ci sono quasi mai nemici (escludendo i nemici mortali di Sheldon Cooper), non ci sono spari, non ci sono colpevoli da cercare e non ci sono drammi, ma quando è ben fatta può comunicare molto, tra una risata e l’altra.

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