Il momento della verità per una Serie Tv comedy, a mio avviso, lo si ha quando per la prima volta viene affrontato un evento drammatico.
Le Serie Tv di questo genere hanno lo scopo di far ridere, è innegabile. Tuttavia la capacità di mettere in scena un dramma è la caratteristica in grado di far fare loro il salto di qualità. Pensandoci bene le comedy che ho più amato sono quelle che hanno saputo soprattutto commuovermi.
Il fatto di mettere in scena ogni settimana situazioni folli e gioiose, dona alle comedy un potere che nemmeno i drama possiedono. Introdurre all’improvviso un evento triste e spiazzante può infatti essere qualcosa di profondamente catartico. Un dramma posto al centro del contesto “giullaresco” acquista, se possibile, ancor più forza per mezzo dell’agrodolce accostamento di gioia e tristezza. Per questo è necessario introdurre questi elementi con intelligenza.
Uno degli eventi drammatici canonicamente più rappresentati nelle comedy è quello della perdita di una persona cara.
Gli esempi più profondi che io ricordi – e che ho ancora nel cuore – sono due. Uno proposto da Scrubs, l’altro da How I Met Your Mother. Due delle Serie Tv più amate di sempre, proprio perché perfettamente in grado di toccare le corde più intime dell’anima dello spettatore. Due show in grado di dosare con saggezza i momenti drammatici, valorizzandoli e dandogli la profondità e lo spazio necessari.
Che Scrubs non sia una comedy come le altre è fuori discussione (e ve lo abbiamo detto qui); in essa il confine tra risata e riflessione è spesso molto labile. Sicuramente la migliore del genere per quanto riguarda il mix tra levità e drammaticità.
I momenti di questo tipo sono tanti nell’arco delle stagioni, ma la scomparsa di Ben Sullivan (Brendan Fraser) in My Screw Up (3×14) è sicuramente il più toccante. Apparso in alcuni episodi delle stagioni precedenti, Ben è un grande amico del Dr. Cox e la sua morte coinvolge i membri principali del cast. L’episodio è strutturato con un bellissimo crescendo, una situazione depistante che culmina nella tragica sequenza finale al funerale dell’amico. Ben appare lungo tutto l’arco della puntata, interagendo con tutti attraverso il Dr. Cox – quasi fosse la sua coscienza – dando consigli e facendo sentire la propria presenza.
La scomparsa di una persona amata viene qui rappresentata con grande maestria. Al centro dell’episodio abbiamo la presenza di chi non c’è più, quanto anche dopo la morte la persona continui a essere una forte influenza per le scelte di chi gli ha voluto bene. Questo episodio è uno dei vertici di Scrubs, e della serialità televisiva in generale, in grado di rappresentare uno degli aspetti più tangibili e reali di questo tipo di evento traumatico.
Il secondo esempio viene dalla quinta stagione di How I Met Your Mother e riguarda la morte del padre di Marshall. Una costruzione lenta che si prende il giusto tempo – quello del dolore – al contrario della classica rapidità del mondo comedy.
Ed è quindi questo che ho apprezzato maggiormente, l’utilizzo del tempo. Certo la morte è un evento improvviso, ma non può essere “consumata” da soli 20 minuti di episodio. Il dolore di Marshall è continuo e straziante, l’aver perso il padre è qualcosa che lo segnerà per il resto della vita. Gli autori utilizzano più episodi, creando una sorta di piccolo sub-plot; così anche lo spettatore accompagnerà il protagonista nel suo percorso di accettazione. Perché è proprio questo che accade, la sofferenza si acquieta, diventa meno dirompente, ma continua ad accompagnarti, riacutizzandosi nei momenti più impensati.
Il dolore è quindi un ingrediente di fondamentale importanza per una Serie Tv comedy, e la capacità di mostrarlo in modo adeguato è la componente in grado di alzare la qualità dello show. La sofferenza mostrata da queste è quella più profonda e intensa, proprio perché il contesto aiuta a renderla reale e spiazzante.
Senza dolore non può esistere gioia, e senza pianto non può esserci risata. Un assunto che nessuna comedy può permettersi di trascurare.