1) Friends
La comedy per eccellenza, capace di rivoluzionare e fare da apripista a un modo nuovo di intendere la comicità televisiva. Come spesso sentiamo ripetere: senza Friends difficilmente avremmo tanti show successivi che ci hanno conquistato per profondità oltre che ironia.
Milioni di telespettatori, stipendi da record per gli attori protagonisti, fama internazionale e riconoscimenti unilaterali devono spingerci a interrogarci sui perché di questo successo. Friends ha dalla sua innanzitutto la forza dei protagonisti che ci conquistano per naturalezza. Non sembra neanche di trovarci di fronte a un recitato ma a una ripresa casuale di dialoghi tra amici veri. Martha Kauffman, creatrice dello show, è stata capace di tratteggiare le personalità di ognuno con eccellente realismo, dando vita, già sulla carta, ai quattro inseparabili amici di New York.
Il resto lo hanno fatto gli interpreti, alle loro primissime esperienze attoriali, e capaci di conquistare anche lo spettatore più esigente. Ma è solo questo? Friends rappresenta un momento decisivo per la serialità: uno spartiacque tra la vecchia e la nuova comedy. Da un lato gag e situazioni rispecchiano uno stile che rimanda ancora alla commedia classica che dominava negli anni ’90 la televisione americana. Dall’altro, però, lo show apre una porta verso un modo nuovo di intendere la comicità in tv.
L’evoluzione di tutti i personaggi, la loro capacità di apprendere dagli errori, cambiare il modo d’essere e uscire dal rassicurante ciclo in cui a fine episodio tutto torna come prima, ha spalancato gli occhi allo star system sulla possibilità che la comedy potesse elevarsi verso qualcosa di più.
Nella serie si viene a concretizzare un percorso di evoluzione che arricchisce enormemente tutti i personaggi di sfumature estremamente reali. Un rischio per l’epoca e per un pubblico abituato a cercare leggerezza e vuota rassicurazione nelle situation comedy. Ma un rischio che ha pagato, come dimostra il successo planetario. Friends si è così consacrata, è diventata un pezzo di storia seriale, il primo spettacolare passo verso i capolavori dramedy (ma anche drama) del nostro tempo.