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Le 14 Migliori Serie Tv con protagoniste femminili

serie tv con protagoniste femminili
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Il mondo della serialità ha sempre accolto un numero infinito di storie restituendoci dei veri e propri miti. I personaggi di una Serie Tv svolgono per questo un ruolo fondamentale capace di donare al mondo della serialità, e al nostro, delle personalità forti e distintive. Lo abbiamo visto in diverse occasioni, e ognuna di queste è stata in grado di svolgere il proprio obiettivo narrativo presentandoci un personaggio degno della storia di cui era protagonista. Walter White era l’essenza di Breaking Bad, Ted Mosby di How I Met Your Mother, Dawsons Leery di Dawson’s Creek, ma non è di loro che oggi vogliamo parlare. Ci sono infatti anche altre Serie Tv che meritano tutta la nostra attenzione, e sono quelle che vedono nelle vesti di protagoniste grandi personalità forti e, soprattutto, femminili. Con loro abbiamo toccato con mano qualsiasi argomento passando da temi importanti come l’emancipazione ad altri come i sentimenti, la disillusione, l’amicizia, la carriera, la vulnerabilità. E’ inutile negarlo: le Serie Tv che citeremo hanno dato vita al volto femminile della serialità, e ognuna con un contributo differente. Tra di loro sono diverse, e questo non è un altro che un valore aggiunto. Il modo di raccontarsi delle protagoniste di questi prodotti è riuscito nell’arduo compito di creare un volto capace di far immedesimare chiunque, senza mai escludere nessuno. Non importa se siano ciniche, arrabbiate, dolci, fragili o imbattibili, quel che importa è tutto quello che ci hanno trasmesso attraverso la loro storia e tutto quello che, da sole, hanno raccontato. In questo senso le Serie Tv da ringraziare sono davvero tante, e il viaggio – vi avvertiamo – sarà intenso e lungo, ma ne varrà la pena.

Da High Fidelity a Sex and the City: ecco le 13 migliori Serie Tv con protagoniste femminili!

1) Big Little Lies

Cominciamo il nostro viaggio all’interno delle Serie Tv con protagoniste femminili con Big Little Lies, una storia che potrete gustare direttamente su Now. Con a capo un trio di attrici dall’indiscutibile talento – Nicole Kidman, Reese Witherspoon e Shailene Woodley – la serie racconta la vita di tre normalissime madri di famiglia, ma solo all’apparenza. Ognuna di loro vive un profondo momento di crisi che minaccia la stabilità del loro equilibrio individuale. Traumi, violenze e rapporti in crisi sono tutto quel che le tre protagoniste possiedono, e ognuno di questi drammatici motivi le porta continuamente al baratro, costringendole a far azioni che non fanno onore a chi le compie. Il tutto viene aggravato da un evento che non sconvolge soltanto le protagoniste, ma anche l’intera cittadina: durante una festa di beneficenza, infatti, viene commesso un omicidio. Chi è il colpevole? Cosa è avvenuto durante quella notte? Le tre protagoniste sono coinvolte? Ognuna di queste domande si impone all’interno della trama in modo permanente portandoci a non fidarci mai di nessuno, neanche di loro. Eppure, durante la narrazione, riusciamo comunque a farci travolgere dal flusso di sensazioni ed eventi che si ripercuotono su a ognuna delle tre, portandoci ad affrontare temi delicati e drammatici come l’abuso e la violenza. Per questo motivo Big Little Lies è una delle Serie Tv con protagoniste femminili più interessanti degli ultimi tempi: riesce a catturare l’attenzione con un sano intrattenimento crime e d’azione che però non esclude la fragilità e il dramma dalla storia. Tutto combacia con grande equilibrio, restituendoci una narrazione che ci terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo momento.

2) High Fidelity

High Fidelity è la Serie Tv che molti di noi stavano aspettando già dal lontano 1995. La storia è infatti tratta dal libro bestseller di Nick Hornby, ma con una grande novità: il protagonista del romanzo nella Serie Tv viene totalmente stravolto e sostituito da niente poco di meno che da Rob, una donna indipendente e da una libertà interiore affascinante. Fedelmente al romanzo, la serie viene ambientata durante gli anni ’90. Ogni cosa, all’interno di High Fidelity, rispolvera quelle che erano le caratteristiche di quell’epoca che sembra sempre così vicina, ma che in realtà è già vecchia di vent’anni. Rob riesce in questo senso a imporsi come la perfetta protagonista di quel momento, con i suoi vestiti vintage e un negozio di vinili. Ma non è tutto, perché High Fidelity è soprattutto il racconto di una donna che cerca di fare il punto della sua vita partendo dalla sua situazione sentimentale. Perché viene sempre lasciata? Cosa c’è dentro di lei che non va? Non può fare a meno di chiederselo. Per rispondere a queste domande è però necessario fare un passo indietro e, dunque, chiederlo direttamente ai diretti interessati. Chiamare gli ex è un po’ come studiare in una biblioteca in piena sessione: vorresti urlare, ma alla fine stai zitto. Tra rimorsi, crisi interiori, sarcasmo e una ricerca di un posto nel mondo, High Fidelity ripercorre la vita di una donna fragile e per questo ricoperta da scudi. Aprirsi a tutto quello che arriverà non sarà semplice, ma un modo alla fine lo si trova sempre. Parola di Rob.

3) Sex and the City

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Continuiamo il nostro viaggio rimanendo ancora negli anni ’90, ma stavolta davvero. Sex and the City ha scritto la propria storia proprio in quegli anni raccontando e anticipando tematiche non ancora totalmente sdoganate durante quell’epoca. L’indipendenza e la totale libertà femminile sono infatti i veri protagonisti della serie che, con leggerezza e spontaneità, ha raccontato la vita di un gruppo di ragazze innamorate dell’amicizia, della carriera e dell’indipendenza. Durante gli anni ’90 la libertà sessuale era ancora un tabù, un argomento che era meglio ovviare. Spesso i prodotti preferivano raccontare l’amore in modo lineare parlando di un unico e solo uomo per la protagonista, ma non Sex and the City. La serie cult era ben consapevole della necessità di affrontare alla luce del sole alcuni degli argomenti che più venivano silenziati, e così ha fatto. Le sue protagoniste sono così presto diventate delle vere icone capaci di tenere banco ancora oggi, vent’anni dopo. Possiamo senz’altro dirlo: Sex and the City è sicuramente la base che ha influenzato molte delle Serie Tv che nomineremo, e di questo non possiamo che esserne felici.

4) Fleabag

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La storia di Fleabag è stata scritta durante l’anno 2016, e da quel momento molti di noi sono riusciti a trovare il perfetto volto della serialità femminile. Perché Fleabag non è soltanto un affascinante personaggio delle Serie Tv, ma molto di più. E’ la disillusione, lo smarrimento, la perdita dei punti fermi. E’ quello che accade quando il mondo ci cade addosso e non si riesce ad alzare, è la certezza che non importa quanto tu stia male: c’è sempre qualcuno più infelice di te. Perché la felicità non dilaga, non cade come pioggia. Te la devi andare a prendere scavando dentro un terreno in cui spesso c’è solo fango. E non importa se Fleabag non è mai riuscita a raccogliere quel che c’era sotto le pozzanghere, perché – con la fine della serie – ha imparato quantomeno a scavare, ha imparato a cercare con la speranza di poter trovare qualcosa lì sotto, anche se sembra inesistente. Riuscire in questo obiettivo non è sempre facile, neanche se proviamo in tutti i modi a raccontarci che lo sia. Per questo il suo è uno dei personaggi più reali del mondo delle Serie Tv femminili: è come noi, e il suo percorso graduale verso la crescita interiore ne è la conferma. Nessun miracolo da parte della felicità, nessuna sorpresa. Solo il trascorrere del tempo, solo la certezza che prima o poi, chissà quando, riusciremo a star bene con noi stessi.

5) Maid

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Maid arriva sulla piattaforma streaming Netflix durante il 2021, e da quel momento il mondo delle Serie Tv femminili acquista un nuovo volto, uno di quelli che riescono nell’intento di raccontarti, in breve, che cosa sia la forza. Alex è una ragazza madre vittima di violenze, una donna che ne ha viste tante, anche troppe. Il dramma non l’ha mai lasciata diventando di fatto la sua costante. Non esistono certezze nella sua vita, se non sua figlia. Tutto quel che fa lo fa per lei, respira per lei. Ma Alex ha bisogno di riscrivere la propria vita, e per farlo deve partire dalla base, deve partire da sé. Per questo motivo, insieme alla figlia, decide di trasferirsi in un rifugio e ricominciare la propria vita da lì. Da quel momento le cose cominceranno ad assumere un’aria diversa capace di far comprendere alla protagonista che la rivoluzione sta finalmente avvenendo, ma i momenti bui non finiranno. La lotta per l’affidamento della figlia sarà difficile, e questo farà luce su alcuni malfunzionamenti imperdonabili della burocrazia statale. Maid è per questo una delle Serie Tv recenti più importanti venute a galla, una di quelle che non ti lascia indifferente ma, al contrario, ti fa riflettere e ti apre le porte di un mondo in cui il riscatto e la rivoluzione diventano strumenti necessari, e non più delle sole possibilità. Il riscatto si può compiere, e comincia da noi.

6) GLOW

glow

Glow è forse una delle Serie Tv meno conosciute della lista, e questo è un vero peccato. Complice la sua iconicità anni ’80, la serie racconta la storia di un gruppo di wrestling femminile in modo estremamente affascinante. L’emancipazione, scoprirete, ricopre uno degli argomenti principali di questa storia in cui un gruppo di ragazze cerca in tutti i modi di affermare la propria presenza non solo nello sport, ma anche nel mondo. Gli anni ’80, infatti, non sono soltanto quelli che Stranger Things ci ha raccontato, ma sono anche quelli che Glow mette in scena attraverso alcuni interessanti mezzi narrativi. Nel dettaglio, la serie racconta la vita personale e professionale delle protagoniste ma con uno sfondo che mette in scena l’attualità sociale e politica di quegli anni. Entriamo così a contatto con una realtà anche crudele che fa luce sulla determinazione e la forza di un gruppo di donne che riesce a far sentire la propria voce anche quando tutti si tappano le orecchie. Entrare a contatto con questa realtà significherà conoscere una storia dirompente, frizzante, ma anche dall’importante sapore culturale, e darle una possibilità potrebbe aiutarvi nel darci ragione.

Accettate la sfida?

7) The Handmaid’s Tale

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Parlare di The Handmaid’s Tale in questo caso risulta ovvio come bersi un bicchier d’acqua quando si ha sete. Non esiste un tempo, non esiste una data, esiste solo il dramma di una storia che non conosce realtà, ma non per questo non denuncia alcune situazioni realmente esistenti. Perché The Handmaid’s Tale racconta un mondo distopico in cui, a causa dell’infertilità e del crollo delle nascite, le donne fertili vengono assegnate a delle famiglie elitarie con l’obiettivo di dar alla luce dei bambini, tutto questo subendo degli aberranti abusi. Ed è con questo espediente narrativo che la serie affronta l’argomento della fertilità femminile in modo estremo diventando a tutti gli effetti un manifesto della lotta per la parità di genere. In The Handmaid’s Tale le donne vengono trattate come una macchina sforna figli, un concetto che ancora oggi purtroppo non ci ha lasciati. Le donne sono anche altro, e le decisioni che riguardano il loro corpo sono, appunto, proprie, individuali. Nessuno può sindacare a riguardo, e The Handmaid’s Tale è riuscita a trovare un modo intelligente e crudele quanto basta per gridare questa realtà, nella speranza che le cose possano cambiare in modo netto.

8) WandaVision

Continuiamo questo viaggio addentrandoci all’interno dell’universo Marvel con WandaVision, il prodotto rivelazione del 2021 targato Disney+.

Wanda non è soltanto un’eroina, è anche una donna forte con dei superpoteri che prescindono da quelli fisici, e questo è uno dei motivi per cui questo prodotto Disney+ potrebbe interessarvi anche se non siete fan del genere. Il suo è di certo uno dei personaggi femminili più carismatici dell’universo Marvel, e di questo ce ne accorgiamo fin dai tempi in cui il suo contributo era marginale. Grazie alla Serie Tv, infatti, riusciamo a conoscere alcuni degli aspetti più intimi e personali di questa supereroina constatando quanta umanità risieda nella sua forza. Non è soltanto in grado di reggere una battaglia, è anche in grado di reggere la frustrazione di sentirsi perennemente in pericolo mentre cerca di vivere una vita quantomeno più tranquilla del solito. Non è un caso che sia bastata soltanto una miniserie per consacrare a tutti gli effetti un volto femminile Marvel, non è un caso che abbia riscosso tutto questo successo. WandaVision è riuscita nel suo intento di creare un personaggio femminile iconico senza tralasciare nulla, e il risultato è stato grandioso.

9) Orange is the New Black

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Come non preservare un posto anche a Orange is the New Black, la storia di un carcere femminile che per anni non ci ha fatto distogliere lo sguardo dallo schermo. Il suo è di certo un posto d’onore fatto di troni e tappeti rossi, un posto che si impone in questa lista come fondamentale. Orange is the New Black non è infatti soltanto il racconto di un gruppo di donne obbligate a dover scontare la propria pena in un penitenziario, ma molto di più. E’ lo studio approfondito di varie personalità femminili, l’analisi delle conseguenze che si impongono nella loro vita. Sono sorvegliate, non hanno più libertà, ma questo non vale per quel che hanno dentro. Quella è tutta un’altra storia, e ce la raccontano loro in prima persona mentre costruiscono, scena dopo scena, un racconto in cui la solidarietà, gli scontri, la crescita e l’amore si fondono a tal punto da creare un equilibrio perfetto che gli ridona vita anche dentro quelle quattro mura. Ognuna di loro si reinventa, impara a farlo. Trovare la forza in questi casi sembra impossibile, ma non per loro. Per loro ogni cosa è possibile, anche la libertà all’interno di un carcere.

10) The Morning Show

The Morning Show si impone presto come uno dei prodotti più freschi e attuali del momento, e tutto questo senza mai forzare la mano. Non cade nel pietismo, non cade nel drammatico. Con un perfetto equilibrio di generi, la Serie Tv targata Apple Tv e prodotta da Jennifer Aniston, scrive una storia in cui la discriminazione di genere diventa la più potente nemica da combattere, focalizzandosi soprattutto su quella inerente al mondo del lavoro. Le molestie sessuali sono in questo senso uno degli aspetti più oscuri della serie. Quel che The Morning Show racconta è infatti un problema reale che perseguita molte donne che, purtroppo, oltre a trovare un lavoro trovano anche delle attenzioni non richieste per cui spesso non trovano tutala. Ed è proprio su questa mancata protezione che si basa la serie, facendo così luce su un malfunzionamento che non possiamo più sopportare, sia nel mondo del lavoro che fuori.

11) The Marvelous Mrs. Maisel

The Marvelous Mrs. Maisel

The Marvelous Mrs. Maisel è lo schiaffo di cui tutti noi abbiamo bisogno, il coraggio che tutti dovremmo portarci dentro. Il mondo di Midge Maisel sembra sprofondare: il marito che avrebbe dovuto lasciare la lascia, e la famiglia non è in grado di fornirle alcun supporto. Tutto suona come un terremoto che spazza via tutto, ogni certezza, ma non la signora Maisel. Dopo un primo momento di crisi, infatti, la donna riesce a trovare la forza necessaria per ripartire da se stessa cibando e mantenendo vivo il suo talento di comica. I suoi spettacoli piacciono, è originale, fresca. Non è un caso. I suoi show sono graditi dal pubblico perché sono futuristici, all’avanguardia. Sono moderni e, soprattutto, vedono il ruolo della donna come libero e indipendente, dettaglio non poco irrilevante data l’epoca di ambientazione della serie. Nelle sue parole il genere femminile riesce a essere descritto come qualcosa di distaccato dal genere maschile. Non sono più subordinate, sono le frasi principali. La signora Maisel è pronta a questo, è pronta a questa vita in cui, da sola, interpreta il ruolo della protagonista. Finalmente è il suo momento, e noi siamo pronti a goderci il suo spettacolo.

12) Desperate Housewives

Desperate Housewives è uno dei fenomeni mondiali che più, insieme a Grey’s Anatomy, ha riportato la ABC alla ribalta. Fin dalle prime puntate la serie cult è stata in grado di imporsi come un prodotto moderno che non vedeva più le donne come vittime o prede semplici, ma come personalità forti e indipendenti. Il gruppo di protagoniste, infatti, si fa spazio all’interno di un quartiere che nasconde crimini, segreti e amori proibiti. Ognuna di loro riesce a tirar fuori la forza e il coraggio necessario per affrontare ognuno degli oscuri misteri del posto in cui abitano, riuscendo anche a far luce sulla propria personalità. Insieme a Sex and the City la serie riesce ad anticipare molte tematiche attuali ribadendo l’indipendenza e la libertà del genere femminile. Desperate Housewives è inoltre la Serie Tv con protagoniste femminili più longeva della storia, dettaglio che non poteva di certo sfuggirci in una lista come questa.

13) Unorthodox

Concludiamo questo viaggio con Unorthodox, una miniserie targata Netflix che ha scalato tutte le classifiche. La storia che abbiamo di fronte non è soltanto la storia di una ragazza che si ribella alla religione d’appartenenza scegliendo di partire, è la storia di una ragazza che non si riconosce nei suoi doveri e in se stessa. Non ha mai avuto l’occasione di farlo, non sa chi è. Come può saperlo, se da quando è nata tutti non fanno altro che dirle come comportarsi? Ogni cosa che la riguarda è per lei un mistero, e la necessità di risolverlo è oramai più forte che mai. Per questo Esty sceglie di partire: non per un capriccio, non per fuggire. Lo fa per lei, perché se lo deve. Ha diciassette anni, e ancora non sa chi è. Ha bisogno di arrivare alla risposta, di staccarsi dalle radici per conoscerne di nuove, magari create da lei stessa. E’ un sogno che vuole realizzare e che, per fortuna, riuscirà a realizzare, scoprendo di essere un fiume in piena di ambizioni e talenti. Questo è quel bisogna fare qualche volta: fermarsi un attimo, e conoscersi da capo. Il risultato potrebbe essere meraviglioso.

14) How to Get Away with Murder 

How to Get Away with Murder ha scritto una delle pagine più importanti dei legal drama. Con un totale di sei stagioni, la serie creata da Shonda Rhimes racconta la vita sregolata di un avvocato dagli infiniti segreti. Stiamo parlando di Annalise Keating, una penalista tutto d’un pezzo che, nel corso delle stagioni, crollerà senza mai riuscire a rimettere in piedi la sua vita. Il personaggio di Annalise è presto riuscito a diventare un vero e proprio simbolo all’interno del mondo della serialità grazie ad alcuni dei tratti più distintivi che l’hanno resa come una delle donne più forti e determinate, ma non questo non indistruttibili. In questo senso la critica ha subito riconosciuto all’attrice che la interpreta, Viola Davis, una delle migliore interpretazioni conferendole per questo diverse nomination ai Golden Globe. Se avete voglia di vivere una storia piena di suspense e trainata da una delle donne più forti, magnetiche e misteriose che potrete mai conoscere, How to Get Away with Murder è tutto quel che fa al caso vostro. Parola nostra.

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