I momenti bui capitano sempre. È fisiologico, ai periodi di gioia si alternano quelli in cui sembra che tutti gli astri siano allineati in perfetta congiunzione proprio contro di noi. Non possiamo farci nulla, se non cercare di farli passare il prima possibile. Ma come si affrontano i periodi negativi? Cosa si può fare per renderli – se non positivi – meno tristi? C’è una formula magica, una ricetta segreta? Beh, sulla risposta all’ultima domanda sono un po’ scettica, ma per il resto so per certo che sono diverse le cose che possono dare sollievo. La compagnia delle persone giuste, l’aria aperta, la musica: ognuno di noi ha qualcosa che, in un modo o nell’altro, aiuta. E secondo voi cosa può essere d’aiuto a una persona che passa il suo tempo libero a scrivere di serie tv? Forse non c’è nemmeno bisogno di una risposta a questa domanda. Se l’esistenza del comfort food è ormai stata appurata (ho anche quello, la Nutella), direi che è arrivato il momento di sdoganare anche le comfort series e di condividere con voi quelle che per me sono serie tv confortanti.
E poi non si sa mai, magari potremmo integrare le nostre liste.
1 – Streghe
Il primo meritatissimo posto nella mia personale lista delle serie tv confortanti va a una serie che mi fa stare bene da quando ho memoria. Streghe è il mio classico intramontabile, la serie che mi ricorda la mia infanzia e che mi accompagna praticamente da tutta la vita. Da piccola registravo le puntate su dei VHS che negli anni mi hanno implorato pietà diverse volte: alcuni si sono rotti, delle scene hanno fatto posto a un blocco totale delle immagini, ma io continuavo a guardarle ogni volta che ne avevo l’occasione. Quando ero malata, quando ero triste, quando mi sentivo sola Streghe era con me, e ha continuato a esserci anche quando i VHS hanno lasciato spazio ai DVD e io ho preso la saggia decisione di comprare la collezione completa delle 8 stagioni. E ora che esiste lo streaming, ça va sans dire.
Streghe è la mia comfort serie per eccellenza: ne conosco a memoria gli episodi, le battute, le formule magiche. So esattamente cosa succederà quando, e questo è estremamente piacevole nei momenti in cui la vita non mi sorride e tutto attorno a me sembra essere un mucchio confuso di idee. E in più, cosa non meno importante, le sorelle Halliwell sono un po’ anche le mie sorelle, mi sembra quasi di conoscerle e di lottare con loro contro le forze del male. Se ce l’hanno fatta loro a superare il trauma di essere delle streghe e a combattere i demoni di San Francisco, allora posso farcela anche io. Insomma, nei periodi peggiori Streghe è un po’ la mia ancora di salvezza. E poi diciamocelo: cosa potrebbe mai farmi stare meglio di essere parte del potere del Trio?
2 – Never Have I Ever
Quando ho cominciato a guardarla non avrei mai pensato potesse piacermi tanto anzi, durante le prime puntate andavo avanti per inerzia. Nel tempo però le cose sono cambiate e oggi lo affermo con orgoglio: Never Have I Ever è una delle mie serie tv scaldacuore. Un teen drama diverso dagli altri, divertente e leggero ma che ha contemporaneamente la capacità di trattare tematiche che possono scatenare spunti di riflessione. Devi Vishwakumar non rappresenta per niente lo stereotipo della liceale americana protagonista delle serie tv adolescenziali e proprio per questo è adorabile: ha dei traumi che l’hanno portata addirittura a passare un periodo sulla sedia a rotelle, è goffa e non ha quasi mai il controllo delle proprie emozioni (ah come ti capisco, Devi). Eppure con il suo modo di fare e le sue vicende sempre in bilico tra normalità ed eventi assurdi conquista tutti, sia gli spettatori di Never Have I Ever sia i più fighi della scuola in cui la serie è ambientata.
Ho guardato le prime due stagioni quando c’era il coprifuoco e la mia vita era un mix abbastanza banale di casa e lavoro, e ho divorato la terza (in decisamente meno di ventiquattro ore) in una fase estiva che comprendeva noia e ansia per il futuro, prima di giungere alla recente quarta stagione. Il risultato? Momenti estremamente piacevoli e raramente tranquilli. Never Have I Ever, con il suo mood e le sue vicende, è riuscita nella difficile missione di farmi immergere nella storia e non farmi pensare alle mie paranoie. E considerando il fatto che la sua protagonista di paranoie ne ha parecchie, è un risultato ancora più d’impatto. E allora non può non avere assicurato il suo bel posticino tra le mie serie tv confortanti.
3 – Castle
Anche i polizieschi possono essere serie tv confortanti: non so per quale motivo, ma Castle mi ha sempre fatto questo effetto. Io lo ammetto, è una serie senza infamia e senza lode e non posso dire che mi abbia regalato chissà quali intense emozioni durante la visione. Eppure, per qualche strana ragione, Castle mi coccola. Sarà per le dinamiche tra lo scrittore e la sua musa, sarà per quel tocco di commedia che c’è in tutte le puntate e che rende gli omicidi meno pesanti, sarà perché so che in qualche modo i due protagonisti riusciranno sempre a cavarsela: fatto sta che Castle riesce a darmi un po’ di tranquillità anche quando tranquilla proprio non sono. E non è mica poco. L’ho cercata e trovata con piacere in ben più di un pomeriggio invernale passato con addosso la sensazione che tutto fosse eccessivamente noioso. Il tutto con il disappunto di mia sorella che, rientrata a casa, esordiva con “ma stai ancora guardando Castle?”. Cosa che forse mi divertiva più della serie stessa. Insomma, al di là della storia non proprio innovativa e del finale così così, Castle sarà sempre e comunque una delle mie comfort series preferite.
4 – Una mamma per amica
Mi basta ascoltare le prime note della sigla e le parole Where you lead, I will follow you anywhere that you tell me to per essere catapultata senza passare dal via a Stars Hollow, cittadina che potrebbe essere tranquillamente in un soprammobile di una palla di vetro con la neve. Le avventure di Lorelai Gilmore e Lorelai “Rory” Gilmore di Una mamma per amica sono per me quanto di più confortante ci possa essere. Anche in questo caso l’aspetto paradossale e comico della serie gioca diversi punti a suo favore: Lorelai è un fiume in piena e il modo in cui si relaziona con le persone – dal rapporto complesso con la madre a quello amorevole con la figlia passando per le interazioni con amici, colleghi e ovviamente con Luke – è uno dei motivi che mi ha sempre spinto a guardare Una mamma per amica.
Ma i motivi per cui la trovo una serie tv estremamente confortante sono principalmente due. Il primo è sicuramente il legame tra Lorelai e Rory, uno tra i più puri e forti che si siano mai visti nelle serie tv. Le protagoniste di Una mamma per amica sono madre e figlia ma sono anche cresciute praticamente insieme contro tutto e tutti, e ce l’hanno fatta. Il secondo motivo è invece proprio Stars Hollow, il classico posto dal quale, se ci fossi nata, sarei scappata il prima possibile, ma che contemporaneamente mi dà un senso di tranquillità di cui a volte ho proprio bisogno. A Stars Hollow tutto è sempre calmo e uguale a se stesso, e in un mondo che a volte mi sembra correre troppo veloce è proprio quello che ci vuole. E poi, non meno importante, tra le ambientazioni delle serie tv è l’unica che mi riporta a uno dei concetti che mi fa stare meglio al mondo: casa.
5 – Tutto in famiglia
Per concludere questa lista sulle serie tv confortanti non posso non dare i suoi meriti a Tutto in famiglia, che per anni è riuscita nell’intento di strapparmi un sorriso con le sue storie semplici e condivise. I Kyle sono una famiglia come tante, proprio come tante sono caratterizzati da dinamiche interne che si ripetono e autoalimentano nel tempo. Michael prende in giro Janet e lei se la prende ma contemporaneamente prende in giro Michael, tutti hanno sempre qualcosa da ridire a Junior e alla sua sbadataggine, Kady pur essendo la più piccola è spesso e volentieri la più furba di tutti. Ognuno ha il suo ruolo, ognuno ha i suoi punti di forza e quelli di debolezza e ognuno contribuisce in modo unico a dare vita a un nucleo familiare normale e per questo anche speciale. I protagonisti di Tutto in famiglia riescono a integrarsi perfettamente e a divertire in modo semplice ma mai banale, dando quindi anche a una persona triste qualche piccolo momento di serenità. E ci riescono anche perché, a prescindere dai litigi e dalle prese in giro, sono uniti da un amore reciproco palese. Perché poi, alla fine, cosa c’è di più confortante dell’amore delle persone che abbiamo accanto?