5) The Killing
E per finire, abbiamo un piccolo gioiello: The Killing. Una serie tv che ha una qualità intrinseca molto alta e che sembra stonare in questo elenco. Perché dunque si trova qui? Perché rappresenta comunque in modo perfetto quello che è il format classico dei prodotti crime. Lo sviluppo delle puntate rispecchia un modello ripetitivo: sappiamo già cosa aspettarci e come si dipanerà la storia.
Eppure in questo modello consolidato vi sono degli elementi che la rendono affascinante in modo viscerale. Innanzitutto la pioggia. Quasi ogni puntata è condita da questo elemento atmosferico che sovrasta l’intera città di Seattle. Ne diviene elemento narrativo preponderante, tanto quanto la trama o gli attori. Poi vi è lo spiazzamento che gli eventi generano sul pubblico. Riuscire a muoversi negli eventi e tra le dinamiche non è scontato, almeno fino all’arrivo di quella puntata, di ogni stagione, che permette di tirare le fila e giungere a una conclusione razionale.
Infine, ma qui si entra nel gusto personale, c’è Patti Smith. Sì, la regina del rock compare nella quarta stagione con un cameo di 3 minuti che letteralmente buca lo schermo. E questo da solo vale tutto il fascino che è necessario per volerla guardare.